Anteprime e Buy Wine, la Toscana scopre i suoi terroir. Una kermesse che si apre come un ventaglio su business e comunicazione, territorio e identità, vino e cultura, spiri di una terra dalle mille sfumature ma con un solo cuore.
di Antonella Iozzo
Firenze – Calici con vista sui territori con le Anteprime di Toscane, evento dedicato all’enologia regionale, che vede per la prima volta riunite in un’anteprima tutte le denominazioni. A inaugurare l’evento, la quarta edizione di Buy Wine il 15-17 febbraio 2014 presso la Fortezza di Basso da Firenze, workshop internazionale organizzato da Regione Toscana e Toscana Promozione per favorire l’incontro tra la Toscana del vino e il trade internazionale. 258 i produttori presenti e quasi 300 buyer provenienti dall’America del Nord, dal Regno Unito, dai paesi scandinavi, dal Giappone dal Sudafrica, dalla Georgia, impegnati in due giornate di incontri B2B, obiettivo consolidare il mercato nei Paesi dove siamo già presenti e contemporaneamente cercare di conquistare le nuove aree che, in questi anni, si stanno affacciando al mondo del vino.
Business e comunicazione, territorio e identità, vino e cultura, elementi chiavi di una composizione armonica articolata in modo strategico e coinvolgente che riunisce i 18 consorzi toscani, di cui 14 presenti all’Anteprima e 4 che saranno raggiunti dagli operatori su territorio nei giorni a seguire, tutte fieri delle proprie peculiarità.
Consorzi dai più conosciuti come Bolgheri, alle tante sottozone del Chianti (Chianti Colli Senesi, Chianti Colli Fiorentini, Chianti Rufina), fino ai meno noti alle grandi platee internazionali. Ed è proprio con un seminario dedicato a quest’ultime che si sono aperti i lavori, presso Villa Montalto. Seminario condotto da Sebastiano Barisoni, vice direttore di Radio 24, che ha alzato il sipario sulle denominazioni toscane emergenti quali Carmignano, Costa degli Etruschi, Terratico di Bibbona, Elba, Val di Cornia, Montecucco, Morellino di Scansano, Cortona, Valdarno Superiore.
Buy Wine una kermesse che per due giorni ha focalizzato l’attenzione sull’importanza di fare sistema per essere concreta espressione qualitativa dai grandi numeri. Innovazione, tradizione, dinamismo economico, coordinate di una realtà storica e culturale codificata in gesti autentici, leva di uno sviluppo enologico che guarda lontano creando ogni giorno il domani nel mercato globale. Ecco allora che “Anteprime di Toscana” si apre come un ventaglio sulle diverse declinazioni del vino toscano, respiri di una terra dalle mille sfumature ma con un solo cuore, che pulsa all’unisono e un solo obiettivo crescere insieme nel rinascimento del vino toscano. Un’idea dalle forme concrete e promettenti molto apprezzata dal presidente del Consorzio del Chianti, Giovanni Busi che ha inaugurato la prima edizione dell’Anteprima del Chianti che abbraccia in pratica la maggior parte del territorio della regione con il 49,7% del vino a denominazione.
Carattere, territorio, identità non ci stancheremo mai di ripeterlo perche costituiscono l’essenza del vino toscano, una realtà che si accorda perfettamente alla ricerca, alla progettualità e agli investimenti che le aziende toscane hanno sostenuto non solo nelle cantine, ma anche nei vigneti come ha ricordato l’assessore All’Agricoltura Gianni Salvadori all’inaugurazione delle Anteprime di Toscana. Altro cospicuo e fondamentale investimento e stato attuato, anche attraverso i consorzi di denominazione, sul fronte dei controlli. Severissimi perché l’eccellenza e la qualità vanno preservate e garantite perché sono intrinseche al valore del prodotto.
Buy Wine e Anteprima della Toscana, un’ esperienza unica aperta sul mondo che, mette insieme i vari Consorzi, specie i più piccoli ed emergenti, in una celebrazione d’intenti che valorizzando i territori esaltandone ogni singola caratteristica ed è come se ogni curva orografica fosse l’espressione fondante il ritratto della memoria e della poesia della terra toscana.
Un turbine di idee che puntano dritto al cuore toscano confermato anche da Silvia Burzagli, vice direttore di “Toscana Promozione”, fermamente convinta che l’unità concreta e produttiva è la quintessenza che ci proietta nel futuro. A “Buy Wine”, anche Luca Sani, presidente della Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati, che ha riportato l’attenzione sulla contraffazione e il cosiddetto “Italian sounding”.
Toscana: terra di arte, di cultura e di vino, è una musica infinita che si propaga grazie ai produttori toscani, gli stessi che ritroviamo all’Anteprime di Toscana e al Buy Wine. Piccole e grandi realtà che entrano in un dialogo continuo con il mondo tutte le aziende infatti sono caratterizzate da una forte vocazione all’export: con un catalogo vini di fascia alta, pur on disdegnando etichette di fascia media.
Due giorni nei quali gli assaggi hanno disegnato la scenografia del gusto, dove le variazioni sul tema del vino hanno innalzato la poesia dei luoghi, dove ogni sorso ha raccontato la propria storia.
Abbiamo particolarmente apprezzato l’Azienda Poggio Salvi di Siena, il suo Chianti Colli Senesi DOCG, è armonioso, morbido, ammalia lentamente lasciandoci il piacere di scoprire le sue nuances corpose quanto basta dilatando il tempo istante dopo istante. Superlativo e importante il Riserva 2011, sensuale e mai stucchevole il DOC Vin Santo del Chianti, leggeri sentori di legno e mandorla si diffondono con naturalezza lasciandoci in bocca una vellutata armonia.
Proseguiamo la degustazione con l’Azienda Tognetti di Montaione (FI): è il Chinati a parlare, a sussurrarci la trama di una partitura complessa cadenzata con gesti nobili e passione. Strutturato ed elegante il Chianti Bosco Lazzaroni DOCG 2012, intenso e maestoso la Riserva. Ogni podere Tognetti comunica la propria linfa, la propria vibrazione che risuona di ospitalità nell’agriturismo, di arte e natura da vivere con lo spirito e il corpo, tanto da solleticare l’idea di una visita.
Emozioni in rosso per un’Anteprima che non ha confini e suggella questo prezioso nettare. Un sorso di Castello di Poppiano Riserva Chianti Colli Fiorentini DOCG, dell’Azienda Conte Guicciardini di Montespertoli ( FI), e il passato rinasce qualità in una struttura corposa e preziosa.
La qualità è una costante durante la nostra promenade e il Consorzio di Tutela Bolgheri DOC non può che essere una conferma, con aziende storiche come Castello Bolgheri o la Tenuta dell’Ornellaia. Taste in love per un’esperienza che ci porta tra le anse del territorio e il fremito della passione qualitativa semplicemente saggiando rispettivamente Castello di Bolgheri DOC Bolgheri Superiore e Serre Nuove DOC Bolgheri Superiore.
Ogni vino una creazione e ogni azienda una realtà di risorse umane innanzitutto che vive all’unisono con la propria terra come l’Azienda Terradonnà della Val di Cornia. Un terreno per lo più argilloso ed un clima mediterraneo ridefiniscono le caratteristiche del Sangiovese per una rotondità che snella e ben ritmata. Non potendo, ovviamente saggiare tutto, concludiamo con un ottimo Carmignano DOP dell’Azienda Pratesi di Seano – Carmignano (PO), morbidamente tannico dall’attrazione fatalmente conturbante. La sua persistenza è un blues caldo che ricama un feeling con l’anima, stessa intensità ma ancora più voluttuosamente carnoso e imponente il Carmione del 2010 che lambisce suggestioni sagaci e rimandi speziati.
Anteprime di Toscane e Buy Wine 2014 terroir dal carattere unico che cambiano e ampliano l’orizzonte del mercato e ridefiniscono l’eccellenza Made in Toscana in calici unici e diversi per una Bellezza che rinasce sorso dopo sorso.
di Antonella Iozzo ©Riproduzione riservata
(18/02/2014)
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