Casa del Vino della Vallagarina, ogni accordo rivela il gesto del produttore teso fra passione, dedizione e professionalità, coordinate capaci di rinsaldare il legame con le proprie origini e veicolare, attraverso l’eccellenza eno-gastronomica, valori autentici e forti.
di Antonella Iozzo
Isera (TN) – Casa del Vino della Vallagarina, il piacere di vivere momenti unici nel fascino discreto dell’eleganza. Solida e concreta realtà nata nel 1996 dall’unione cooperativa di circa 30 aziende vitivinicole locali con l’obiettivo di valorizzare, sviluppare e promuovere la realtà territoriale attraverso coesione sociale e dinamiche di sviluppo innovative.
Nel cuore di Isera la Casa del Vino della Vallagarina un luogo dove ospitalità, qualità e territorialità rilasciano il senso della bellezza in istanti che dilatano la percezione del tempo. Nell’essenzialità accogliente del seicentesco Palazzo de Probizer, sapientemente restaurato, il gusto si apre alle prospettive inattese dei piatti della tradizione lagarina e all’espressività dei vini trentini.
Un ambiente nel segno del bianco, colore predominante che dilata gli ambienti, moltiplica la luce e offre lo sfondo ideale per la modulazione delle sensazioni che si sprigionano dall’effluvio dei sapori e dei profumi che si eleva dai calici e dall’interpretazioni dello Chef Carmelo Donati. Ambienti, come la sala ristorante, che comunicano con l’esterno quasi a creare un grande spazio unitario: giardini, verande, terrazze diventano partiture armoniche, dove la natura entra con i suoi elementi e così gli squarci di cielo, il profumo del verde, la vista coinvolgente del panorama circostante, ridisegna lo spirito della Casa del Vino.
Alloggiare presso la Casa del Vino o semplicemente soffermarsi per una deliziosa cena, un gustoso pranzo o una piacevolissima pausa durante il giorno è come ascoltare le voci della tradizione, percepire il carattere fortemente identitario della comunità, avvertire le infinite variazioni musicali della terra trentina, una sinfonia che esalta la tipicità e il carattere del territorio. Ogni accordo rivela il gesto del produttore teso fra passione, dedizione e professionalità, coordinate capaci di rinsaldare il legame con le proprie origini e veicolare, attraverso l’eccellenza eno-gastronomica, valori autentici e forti.
Total living culturale
Total living culturale in sorsi di vitalità che promuovono il piacere di vivere all’ombra della qualità e dell’accoglienza. Sembra quasi che antichi saperi custoditi fra le anse del tempo ci vengono incontro, esprimendo la bellezza e la ricchezza di questi luoghi.
Bucolici paesaggi tersi dal fiume, mitigati dall’Ora del Garda, abbracciati dalle montagne, semplicemente terroir come scrigni dai quali nascono prodotti dalle caratteristiche ben precise: vini del Trentino, olio, formaggi e altre prelibatezze.
In uno spazio che esprime l’organicità della natura, la classe declinata in cordialità ed eleganza del Presidente Carlo Guerrieri Gonzaga e l’Arte dell’ospitalità del Direttore Luca Bini, c’introducono nel cuore pulsante della Casa dove ogni socio diviene interprete del territorio lagarino ed ogni vino riflette la filosofia del proprio produttore, in un’opera d’arte totale che coniuga evoluzione e tradizione, sapori e profumi di una Vallagarina protagonista sulla scena del gusto.
Casa del Vino un luogo perfetto per una degustazione che rinasce evocazione sensoriale: l’ambiente caldo e avvolgente crea una naturale corrispondance tra note organolettiche ed emozioni, tra profumi che si elevano, sorso dopo sorso, e sapori che cesellano le forme culinarie.
Taste experiences tra incanti di natura e storia.
Una storia che ripercorre le origini della vitivinicoltura lagarina dai tempi romani ai giorni nostri passando per le invasioni barbariche e il medioevo. Un nobile passato cadenzato nei versi di Wolfgang Johann Goethe e teso verso l’inafferrabile da W.A. Mozart che nel secondo atto dell’ opera Don Giovanni dedica al Marzemino memorabili versi.
Oltre i secoli, il reale divenire della natura declinato in espressività del territorio, qualità, unicità, caratteristiche che non ci stancheremo mai di ripetere.
Come una travolgente empasse emotiva, l’anima del vino trentino imprime su di noi il ritmo pulsante e sincopato della vitalità e della convivialità, le timbriche varietali baciate da un eccellente micro-clima, l’armonia di un nastro di luce in accordo con la terra. Sono frammenti pulsanti il carattere di vitigni come Chardonnay, Marzemino, Lagrein, Merlot, Moscato giallo, Pinot Grigio, Schiava gentile e grossa, Sauvignon bianco, Cabernet, Traminer e Teroldego che nell’espressività dei produttori divengono diademi custoditi nell’Enoteca della Casa del Vino, momenti da vivere e condividere.
Ordinate partiture ripropongono la produzione migliore di ogni socio, le cinque espressività Top aspettano pazientemente di essere stappate per stillare il desiderio assopito di ogni acino di uva: elevarsi in poesia della terra.
La tradizione, l’anima del gusto
Nettari che esaltano i prodotti tipici trentini, dal sapore intenso dei formaggi del Monte Baldo e del Vezzena, alla sapidità degli insaccati fino al profumo foriero di tradizione dell’olio extravergine d’oliva. Sono solo alcune delle materie prime che nei gesti sapienti dello Chef, divengono creazioni gastronomiche semplici e gustose dove il sapore del passato incontra il senso dell’inventiva per piatti che raccontano storie di vita, attimi di storia.
Aperto tutto l’anno senza chiusura settimanale, l’ospite scopre e riscopre la migliore tradizione culinaria trentina in un’atmosfera che ci concilia con il mondo circostante e rilascia la quiete dell’armonia.
Ogni giorno il menu si apre su una nuova proposta abbinata ad uno dei vini prodotti dalla Casa del Vino, una nuova suite che prende vita grazie ai prodotti dei Soci, aziende che continuamente puntano sulla qualità e la territorialità. Settimanalmente sono organizzate serate dedicate ai vini trentini dei produttori associati, ed eventi eno-gastronomici per una cultura che trionfa nella lucida razionalità dei sensi e nella passione della mente.
La nostra degustazione inizia con una “Torta di prosciutto e asparagi bianchi accompagnata con asparagi versi marinati” la consistenza è leggera e soffice, una diafana poesia punteggiata dal dolce contrasto degli asparagi ed esaltata da eleganti bollicine Trento DOC Cantina d’Isera. È una pausa pranzo gustata in terrazza, complice la bella e calda giornata di sole.
L’arredamento sobrio e moderno è accostato ad elementi del passato come un antico carro divenuto con le giuste rivisitazioni un particolarissimo tavolo, oppure gli originali portapane, stampi del burro usati un tempo. Fil rouge con la tradizione che regna sovrana nel primo piatto “Gnocchi di ricotta con crema di basilico, guanciale e pomodorini” , l’avvolgente densa cremosità della ricotta, affonda nella delicatezza della salsa per poi riprendere vigore nella croccantezza del guanciale e al giusto tocco di acidità dei pomodorini in abbinamento un “Revì Trendo Doc Rosè, suadente espressione che permane in bocca assumendo tutte le sfumature della raffinatezza, forse merito del Pinot nero usato al posto della liqueur d’expedition.
Nuova alchimia di sapori con il “Vitello con patata al cartoccio, carote e cavolfiore aromatizzate all’aceto di mele” un piatto impegnativo che unisce sapori decisi ma ben equilibrati: la carne tenera e cotta al punto giusto si lascia avvolgere dalla patata esaltata dalla panna acida, mentre l’aceto di mele è l’agrodolce che cattura le papille gustative in un’avvincente sublimazione del sapore, insieme al Lagrein 2011, della Cantina Concilio: rosso rubino intensissimo, per una passione vorticosa e suprema che irrompe maestosa, introducendoci nei sentori di frutta rossa, di viola per un viaggio suggestivo e celebrativo.
La dedizione dello Chef è l’ingrediente in più che valorizza l’arte della cucina trentina, è quel plus di valori e identità che ridefiscono ogni piatto, come il superlativo dessert “Dolce storico”, torta calda di mele con crema calda di cioccolato fondente, crema chantilly e frutti di bosco. La cottura lenta la rende vaporosa, delicatissima, i pezzi di mela mantengono la loro compattezza mentre le due creme avvolgono ogni boccone in una nuvola di sapori ben definiti. Il cioccolato, infatti , non è troppo forte da coprire la fragranza della mela e la crema chantilly rilascia piccoli effluvi di dolcezza perfettamente abbinati all’acidità dei frutti di bosco, tutto il resto è estatica sensazione di abbandono, tra la languida e meditativa bellezza del Moscato Giallo della Cantina Mori Colli Zugna.
Into the dream
La Casa del Vino, varca l’orizzonte dei desideri e da poco più di un anno distende il valore dell’ospitalità in camere uniche, stupefacenti nell’accostamento narrativo di pensieri e stati emozionali. L’interior design disegna il composito ed elegante stile del suo artefice, il Presidente Carlo Guerrieri Gonzaga, è una scansione di buon gusto e passione, di classicità e contemporaneità.
Variazioni neoclassiche si distendono nella memoria cadenzando i ritmi del quotidiano nelle tonalità chiare, e tutte le sfumature del bianco richiamano la semplicità essenziale del nitore come elemento di richiamo.
Poco meno di dieci meravigliose creazioni tra camere e suite che portano il nome dei vitigni: quasi una logica conseguenza convergente, lo spirito del luogo. Il design diventa creazione e così la Camera Nosiola, accoglie l’ospite con i sui colori tenui, respiro delicato di un sogno tra i sentieri del paesaggio interiore o forse quello che si risveglia nel canto della natura intorno a noi.
Tra istinto e immaginazione i profumi del Merlot, Lagrein e Teroldego guidano le coordinate di una decorazione che riassume il concept fondamentale: risvegliare la bellezza dei tempi passati con decori in stile impero, come le vasche da bagno o cornici intarsiate che richiamo quello veneziano.
Accostamenti capaci di rivelare appieno il respiro della maison. Le Junior suite Chardonnay e Sauvignon, sembrano concepite per rilassare corpo e mente. Lo spazio si apre alla luce e viceversa, straordinario l’umore del cielo che penetra dalle finestre sul soffitto, mentre i colori pastello accarezzano ogni dettaglio. Proscenio teatrale che ci prepara alla Suite Cabernet, il confort è una costante, la classe una parabola sull’infinito, i materiali pregiati come il marmo è una conferma di qualità e ricercatezza.
Conversazioni di lusso e stile che c’introducono nella Suite deluxe Marzemino: dal salottino al piacere del riposo, in un letto che diventa nuvola, la parabola di una seducente bellezza scolpita dai tagli di luce che avanzano dalle finestre ad arco, tessuti pregiati e meticolosa attenzione per i dettagli. Ritratto di un sogno classico moderno nel dormiveglia della ragione, la stessa che spazia nell’informalità del salotto ponendosi come anello di congiunzione fra i vari ambienti.
Se il vino è cultura la Casa del Vino della Vallagarina veste il piacere di viverla in un caleidoscopio di emozioni.
È una musicalità che si avverte nel fraseggio ampio e brillante del suo direttore Luca Bini, l’ospitalità il suo tratto distintivo, la professionalità la sua mission. Smart strategy in perfetta sinergia con uno staff altamente qualificato e fortemente motivato, semplicemente Armonia che rinasce in ogni sorso di autenticità trentina.
Casa del Vino della Vallagarina
Piazza S.Vincenzo, 1 – 38060 Isera (TN)
Tel. 0464 486057 – www.casadelvino.info
di Antonella Iozzo ©Riproduzione riservata
(05/05/2014)
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