Distillerie Roner, il sesto senso del gusto

A Termeno, lungo la Strada del Vino, la dimora storica della Distilleria Roner. Dagli alambicchi, la magia suggella il momento in intensità storica e riscrive nuove pagine. Oggi è Karin Roner l’Amministratore Delegato dell’Azienda. Sicura, determinata, dinamica
di Antonella Iozzo

Roner-VedutaTermeno (BZ) – Distillerie Roner, l’essenza di un Arte. Storia, sapienza, tradizione, accordi perfetti trasformati in preziosissimi aromi che rivelano l’anima e raccontano la personalità dell’Azienda di Famiglia a Termeno, lungo la Strada del Vino. Il tempo in un solo gesto quello di Gottfried Roner che nel 1946 iniziò a praticare l’arte della distillazione con il suo primo alambicco.

Una pratica antichissima che ci conduce agli antichi egizi, i primi, probabilmente, a costruire rudimentali alambicchi per ricavare essenze e profumi, si usava anche per cercare la famosa pietra filosofale. Perfino Plinio il Vecchio, racconta di una distillazione legata all’ottenimento di essenze. Un percorso lungo, affascinante, che ci conduce ai giorni nostri grazie all’abilità di mastri distillatori capaci di ottenere pregiati elisir, gocce di mirabile finezza. Sapienza, esperienza, qualità della materia prima per un affresco contemporaneo che rivela il profumo del tempo distillato in magica evocazione. Poesia intessuta di alta qualità, non è un caso, infatti, se nel 2001 la distilleria Roner è stata la prima distilleria italiana ad ottenere la certificazione ISO 9001/2000 del proprio sistema di gestione della qualità, appunto.

La memoria che vive nel presente Roner
Roner-DistilAntichità scolpita nella memoria che coincide con la tradizione contadina altoatesina e Gottfried non poteva non ascoltarne il richiamo, il canto della sua terra, inizia così a macerare nella grappa radici e bacche dei boschi circostanti, ottenendo raffinati liquori alla genziana, al ginepro e al mirtillo, perle di autenticità delle Distillerie Roner.

Un’evanescente trasposizione di desiderio ricopre la pelle della frutta più succosa e golosa ed è proprio la natura a inspirare Gottfried Roner, a infondere nel suo animo la liquorosa armonia del piacere: inizia a distillare le mele e le pere, nascono le acquaviti di frutta, nasce una nuova era.

L’arte della distillazione entra in famiglia e Andreas e Guenther Roner, donano un nuovo slancio all’azienda, siamo a meta anni sessanta. Dagli alambicchi, la magia suggella il momento in intensità storica e riscrive nuove pagine. A Termeno, lungo la Strada del Vino, la dimora storica della Roner amplia la sua struttura con una nuova distilleria di grappa e nel 1972 lo spazio circostante abbraccia la costruzione della distilleria di frutta, un impianto d’imbottigliamento e l’area uffici.

Ampliamenti che continuano negli anni seguenti fino al 1998, quando l’azienda si amplia con un moderno laboratorio di analisi. Forme e stili della tradizione incontrano la contemporaneità, il design entra in scena nella zona uffici e il bianco suggerisce un fraseggio ampio e brillante dettato anche dagli spazi aperti e da generosissimi affacci sul paesaggio circostante. È come se la natura dalle ampissime vetrate accarezzasse le nostre impressioni in un dialogo continuo con gli arredi.

Roner-esposizioneOggi è Karin Roner, l’Amministratore Delegato dell’Azienda. Sicura, determinata, dinamica, ci accoglie con eleganza e cordialità. Sintesi di uno stile professionale capace di coniugare tradizione e innovazione, cultura del piacere dei sensi e comunicazione, passione e affidabilità, premiata nel 2010 con il premio “Distillatore dell’anno”. E a proposito di premi il Williams Roner si è aggiudicato la Gran Medaglia d’Oro come miglior Distillato di frutta dell’anno 2014 riconoscimento assegnato da ISW ( concorso internazionale dei distillati e dei liquori).

Per Karin Roner, il proprio lavoro è una mission strettamente correlata alla storia e in sinergia con il proprio staff, valore umano inestimabile che crea valore e produce valore nel rispetto delle proprie origini e del proprio passato da custodire e tramandare. Una mission anche in perfetta sintonia con l’ambiente circostante, bene primario da tutelare e preservare la Roner, infatti, è stata la prima distilleria italiana ad utilizzare un generatore a vapore ecologico, che trasforma i residui organici in energia pulita, utilizzata per la produzione e il riscaldamento.

Riflessi di natura come proiezione del concept Roner
Roner-TerrazzaRiflessi di natura che ricamano la nostra esistenza rilasciando la poesia del tempo e il battito dell’immenso, quasi l’orografia di un paesaggio che dispensa frutti preziosi e rari come le mele tradizionali Gravensteiner, le mele cotogne, o le bacche di sambuco. Roner, da sempre attento ai sapori autentici della tradizione, perle di un patrimonio unico, incentiva concretamente tali produzioni. Ancora una volta il richiamo della terra si evolve in un turbine di idee intraprendenti e l’incanto dei luoghi continuerà a vivere nei gesti dell’uomo in simbiosi con la natura.

È una conversazione affascinante che sfiora le origini, delinea il presente, scolpisce le prospettive del domani con il segno indelebile della qualità. Ascoltarla è una fascinazione continua, un coinvolgente percorso che inizia rimanendo seduti in poltrona e prosegue con Christina la nostra preparatissima guida. Con molta verve ci conduce nelle varie zone spiegandoci le varie fasi della distillazione, dalla preparazione del mosto o della purea di frutta alla sua fermentazione, al successivo riposo in contenitori inerti che non modificano aroma e profumi e il successivo l’invecchiamento in botti, tonneaux o barriques di legni diversi, tranne la grappa giovane, per finire con la refrigerazione e filtrazione per purificare il distillato. La natura continua a dettare il ritmo della Distilleria Roner, è il suono squillante della vendemmia che giunge alla distilleria sottoforma di vinacce freschissime e succose, subito lavorate, come controcanto la melodia ricca e materica della frutta che rilascia nella sua integrità il ritratto pieno della qualità superiore.

La distillazione, tecnica e suggestioni
Roner-distillazioneLa distillazione è un processo lungo e affascinante che stimola l’immaginazione. Vapore, aromi, profumi come diafane presenze si materializzano in visioni etere e seducenti che dagli alambicchi dove il riscaldamento del mosto o della purea può essere a fuoco diretto, a bagnomaria, a vapore. Tre modalità diverse, tre variazioni su tema dall’impronta diversa dalla più intensa alla più delicata che danza nella sua teatralità nascosta. La“cotta” una volta esaurita, convoglia i suoi vapori e il distillato nella provetta di saggio, evanescenza forma del profumo, arte che evoca magia e viceversa.

Distillare emozioni in gocce di essenze quasi un’impalpabile, epidermide che scivola nel nostro naso e evoca i profumi della frutta più voluttuosa e succosa evanescente dei frutti. È questo il segreto della Distilleria Roner, tecnica e passione in un unicum che procede verso la qualità assoluta e con una precisione e una professionalità indiscussa, si procede durante la distillazione alla separazione prima degli elementi più leggeri che costituiscono la cosiddetta “testa”, poi la parte pregiata e nobile il “cuore”, ed infine si elimina la parte detta “coda”, che può causare insieme alla testa odori e sapori sgradevoli.

Un percorso fra le curve morbide dei profumi ed ogni zona è un palcoscenico emozionale fino ad arrivare alla nuova area, realizzata nel 2007, che ospita le linee d’imbottigliamento ed un magazzino completamente automatizzato.

La Grappa un’esclusività di casa nostra apprezzato in tutto il mondo, si può definire Grappa, infatti, solo il distillato di vinaccia italiana prodotto in Italia e ci auguriamo che le nuove direttive europee aggiungano imbottigliata in Italia, per salvaguardarne l’autenticità.

L’Arte nel … naso
Roner-GrappaGusto, sensibilità ma soprattutto un “naso” che scrive la storia quella della famiglia Roner e della Distilleria, tre generazioni di artisti che creano qualità sottoforma di Grappe, distillati di frutta e liquori e comunicano la cultura del bere bene.

Le vie olfattive c’introducono in un mondo di aromi regali, di profumi inebrianti, suadenti che svelano il tessuto sonoro di grappe monovitigno come la Grappa Gewürztraminer Riserva, superlativa, armonica, danza morbida e avvolgente. Ma anche acquaviti traboccanti la rotondità della pera Williams, l’eleganza della mela Gravensteiner o la leggera grazia dei lamponi.

Ogni senso ne è rapito, l’occhio scivola nel liquido cristallino, scopre la setosità ambrata delle grappe invecchiate e risale quasi a richiamare l’olfatto, tavolozza timbrica che trova quasi sempre una corrispondenza al palato che indossa la sua corposità rinascendo in vibrante melodia. Infinite espressività nella forma del monovitigno, di vinacce miste o di cuvee quando è il gesto e il cuore del mastro distillatore Helmut Oberhofer a creare la combinazione perfetta mescolando dopo la fermentazione la Grappa ottenuta da diverse tipologie di vinaccia.

È un nuovo modo di degustare l’istante eterno del bere bene attraverso la cultura nel bicchiere. È suprema distensione della mente, è meditazione, è stimolazione intellettiva che bagna il pensiero di lucenti verità interiori. È creatività pura che gioca con le abilità tecniche dei migliori Chef per opere culinarie non solo ispirate dal distillato ma che ne stillano la perlacea elegia. Roner un arcipelago di sensazioni in fondo al nostro essere natura e cultura.

Obiettivo Fusion
Roner-RitterhoffCultura del gusto che chiude la sua sinfonia con l’acquisto nel 1999 , della Cantina Ritterhof sulla Strada del vino, a Caldaro. Obiettivo fusion, per una filosofia del gusto che amplia i suoi orizzonti ai piaceri del vino e anche della cucina con il Ristorante Ritterhof. Ludwig Kaneppele, direttore della cantina e marito di Karin Roner, con vero entusiasmo e professionalità ascolta la voce della natura per tradurre in qualità l’anima del vigneto.

Un panorama piccolo ma variegatissimo con microclimi particolari e differenti, un mosaico geologico che compone infinite varietà, parte da qui Ludwig Kaneppele, dal terroir, perché è proprio il terreno che determina il vitigno una naturale corrispondenza che porta inevitabilmente a raffinati sorsi di qualità. Tecnologie viticole moderne, tradizione e passione costituiscono un ponte ideale verso il consumatore finale che declama l’armonia di ogni vino sia bianco sia rosso.

Un percorso proiettato verso il domani, da vini che nonostante il passare del tempo si dimostrano attuali, capaci di evolversi e in grado di sorprenderci. Non è un caso se il Gewürztraminer Crescendo ha ottenuto quest’anno I tre bicchieri del Gambero Rosso.

Degustare questi vini è come saggiare il territorio, l’identità, l’origine, mai tradita da Kaneppele, anzi valorizzata ed esaltata nelle sue declinazioni migliori. Il Pinot Bianco “Verus”, vero come le persone che vivono e lavorano questa meravigliosa terra, è fresco, sapido, con la giusta nota acida che pulisce il palato. Pagina musicale che rilascia la sua piena melodia. Ma è il Gewürztraminer, a sedurci con la sua grande personalità, l’eleganza e un’ aromaticità intensa ma modulata in accordi che ne flettono la mineralità e il buon equilibrio, caratteristiche che lo pongono al di sopra della stucchevole dolcezza dei comuni Gewürztraminer.

Il gusto entra in scena
Roner-RistoranteDegustazione al tavolo del Ristorante Ritterhof, location affacciata sul lago di Caldaro. La vista dalla terrazza è deliziosa un sogno che risveglia la sua sensualità tra il verde rigoglioso e la morbida danza dell’acqua. Il design è informale, risvegli di tradizione e aperture informali sul bianco, la cucina è quella dello Chef Stefan Unterkircher, della Val di Funes.

Origami di tipicità disegnano la propensione creativa dello Chef Unterkircher, è un feeling sensoriale che si apre al gusto con la freschezza della materia prima. Membro dell’“ Alleanza dei cuochi e i Presidi Slow Food, porta nei piatti la cultura gastronomica a partire dalla tradizione.

Assolutamente deliziosa la “Tartare di Manzo con Grappa Roner Ambra la Morbida”, preparata al tavolo, ogni spezia rilasciava la sua fragranza, i capperi e l’aggiunta delle acciughe erano la nota mordente che esaltavano la morbidezza della carne, la grappa planava l’equilibrio. I “Gamberi di mare fritti con la polenta di Caldaro, asparagi e panna agra” sono una festa per gli occhi, fresca composizione che titilla l’iride. I gamberi sono integri e teneri la croccantezza della panatura è un contrasto leggero e vivace, gli asparagi bianchi amplificano l’effetto vellutato della panna che dilaga nel piacere di intingere il gambero, mentre quelli verdi, dalla cottura perfetta che mantiene sia il croccante che il colore, riconducono i sensi alla vitalità estiva.

È piacevole scoprire l’abilità dello Chef Unterkircher, sorseggiando il “Gewürztraminer Crescendo” della Cantina Ritterhof, mentre attendiamo il dessert “ Tortino caldo al cioccolato con ciliegie e gelato alla vaniglia”, imperioso cioccolato, le nostre papille gustative cedono alla sua scioglievolezza ed esultano nelle carnose ciliegie prima del brivido alla vaniglia che ci riconduce alla quotidianità.

Roner Distillerie S.p.a.
Via Zallinger 44, 39040 Termeno
tel. 0471- 864 000  – http://www.roner.com

di Antonella Iozzo ©Riproduzione riservata
                  (23/06/2014) 

 

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