Antiche Mura ospitalità e gusto, quotidiani d’autore da ricordare

Antiche Mura di Riva del Garda, Ristorante e B&B. Spirito di famiglia e professionalità che ogni membro dello staff impersona per una visione capace di evolversi in cultura dell’accoglienza e condivisione.
di Antonella Iozzo

Riva del Garda (TN) – Ci sono momenti unici che iniziano come un sogno teso fra ospitalità e gusto per poi trasformarsi in esperienze. Un viaggio e insieme una destinazione che esplora le mille sfumature del fascino culinario e dell’accoglienza quella del Ristorante Antiche Mura di Riva del Garda.

All’interno delle mura medievali di Riva del Garda, un luogo carico di intima atmosfera si rivela tra proposte gourmet seducenti e gesti che innervano l’ospitalità espressa da Davide Pombeni e dal suo giovane e coeso team, David Cattoi, Mamadou Gueye e Marco Zandonatti Santuliana in cucina. Tonia Annunziata in sala e Debora Andreis responsabile della comunicazione e del B&B, l’altro scrigno di Antiche Mura.

Animati dalla voglia di condividere con ciascun ospite le loro passioni e la loro incredibile e generosa poesia del vivere fra sapori e spirito familiare, il team del Ristorante Antiche Mura ci guida alla sua scoperta ed è come entrare a passo felpato fra tradizione e modernità nel fil rouge della gioia gourmet.

Dinamiche fresche e vivaci che scorrono lunghe le traiettorie dell’accoglienza, della qualità e della passione per il territorio amplificata dalla verve e dal savoir-faire nel comunicarlo.

Coltivare giorno dopo giorno l’essenza e il concept di una ospitalità che edifica l’idea stessa di creare ricordi è per Davide Pombeni e il suo team una mission che guarda al futuro per continuare a regalare ai propri ospiti un’autentica esperienza enogastronomica magnificata dall’abilità e dall’energia creativa degli chefs David Cattoi e Mamadou Gueye e della loro brigata.

Al Ristorante Antiche Mura dalla sala alla cucina una sola regola: spirito di famiglia e professionalità. Essenze che ogni membro dello staff, dal maitre di sala allo chef, impersona per una visione capace di evolversi in cultura dell’accoglienza e condivisione per crescere insieme facendo sognare gli ospiti con il diletto del gusto.

Ristorante Antiche Mura, pochi tavoli in una disposizione geometrica orchestra lo spazio della sala con pietra a vista con sobria eleganza. Mise en place lineare e informale con pochi ma essenziali tocchi di colore che esaltano la neutralità di base creando una cifra stilistica intima e astratta.

La grazia e il sorriso sono il plus di un del servizio attento che mette subito l’ospite a proprio agio, è questione di garbo e discrezione, qualità che  il maitre Tonia sa modulare in un continuum di professionalità e simpatia.

Bollicine Trentodoc Borgo dei Posseri Tananai Zero per iniziare.  Pinot Nero 100% per un’intensità e persistenza che donano freschezza ed eleganza. Perfetto per i finger food che rivelano subito il tocco audace e creativo degli  chefs Cattoi e Gueye pizzetta fritta con crema acida nota fresca al lime, crocchetta di patata e sfera croccante di pesce.

 

Un ouverture che stimola i sensi a scoprire il menu, intanto la bontà del pane fatto in casa dal classico bianco, ai cereali fino ai grissini e alla focaccia è un invito a saggiare l’olio del Frantoio Maso Bòtes e la cremosità setosa del burro impreziosito da una nota fresca quanto basta di limone, semplicemente paradisiaco.

Classico con brio è l’amuse bouche che rinsalda l’atmosfera del Ristorante Antiche Mura con la consapevolezza che l’equilibrio dei sapori è una danza capace di amplificarne il potere evocativo: guancetta che si scioglie in bocca con crema di radici, chips di polenta, bruscandoli, ovvero i germogli del luppolo, delicati e freschi, polvere di spinaci e bieta rossa. Possono sembrare molti elementi ma la loro sintesi armonica nel gesto di Cattoi e Gueye diventa poesia visiva e gustativa.

Focus di artigianalità culinaria che sublima la “Tartare di ricciola alla mediterranea, alici fritte” eccellente materia prima che il pesto e la nota acidula del pomodoro rendono preziosa melodia che scopre la croccantezza dell’alice.

Sul versante opposto “Animelle di cuore di vitello, crema di cipolla di Tropea bruciata, Chutney di fragole e aceto balsamico di Tenno”, scenografica presentazione che crea anticipazione gustativa, poi al primo assaggio il velluto sonoro della polenta, la profondità della cipolla di Tropea bruciata e l’incisività appena accennata del balsamo concorrono ad una creazione che è gusto, passione, piacere infinito.

 

Menu di pesce e menu di carne che duettano in una piacevole conversazione senza mai cadere in pedanti eccessi ma lasciando invece che continui rimandi e armonici contrasti librassero la filosofia culinaria dello chef Cattoi e Gueye.

Quando l’intuizione si fa gusto e la tecnica ne sublima ogni più piccola sfumatura entra in scena il “Risotto Acquarello agli asparagi, Foie gras, riduzione di vino dolce “Cristina” cantina Roeno, yogurt”. Un piatto stratificato, profondo e sorprendente leggero e ben articolato. Gli ingredienti dialogano senza mai sovrapporsi ansi si esaltano vicendevolmente. Pura armonia che continua ad ogni assaggio, data dal riso cotto alla perfezione, dall’asparago in crema e in forma croccante, dallo yogurt fresco e bilanciato. Un piatto esperienziale.

Una cifra stilistica ben definita quella di Cattoi e Gueye che continua con un piatto fortemente espressivo “Vesuvio di Gragnano “Gentile” al pesto di mandorle e finocchietto, sarde del Garda, pane aromatizzato, seppie”. Ingrediente principe le sarde del Garda che esaltano l’ottima consistenza della pasta amalgamata da un gustoso pesto.
Nel calice il Pinot Nero Borgo dei Posseri Paradis Plus, rosso rubino vellutato e avvolgente e con una piacevole trama tannica, che ci accompagna anche per i secondi piatti. Ancora una volta armoniche corrispondenze tra il menu di pesce e quello d carne.

 

E se la delicatezza del “Filetto di lavarello del nostro lago, piselli, salsa mugnaia, capperi del Garda” rilascia sapori di lago nella maestria del gesto, la voluttà del “Agnello dell’Alto Adige, fonduta al pecorino, polenta di Storo, asparagi di Zambana” è una sinfonia in tre tempi, filetto, tagliata e polpettine aromatizzate al finocchietto, riscrivono le coordinate della cultura culinaria che diventa massima espressione del gusto. L’agnello da ogni sua fibra rilascia la sua natura in controcanto con il sapiente gesto dello chef Cattoi e Gueye che ne ha saputo elevare le qualità intrinseche.

Ultimo atto di una piacevole e sorprendete serata al Ristorante Antiche Mura con i dessert, un elogio del cioccolato in tutta la sua carezzevole profondità. Nuance che ne celebrano il lato glam con la “Mousse alla Caramelia, croccante alla polenta e gel di ribes rosso” e sfiorano le rotte delle emozioni più golose con il “Tortino al cioccolato, gelato alla vaniglia e yogurt”. Delizie che si aprono al mondo dei sensi come un inno alla gioia.

Le forme dell’ospitalità continuano ad evolversi nella suggestiva terrazza che nella bella stagione riaccende il fascino dell’atmosfera a Riva del Garda, e per chi vuole regalarsi il piacere di vivere appieno il fascino della cittadina, Antiche Mura dona forma a un delizioso B&B, eleganti camere e due romantici chalet con giardino ricamano le emozioni tra relax, comfort e quiete musicale. Una felice combinazione di ospitalità, gusto e passione nella verve di quotidiano d’autore.

Antiche Mura Ristorante – B & B
Via Bastione 19 – 38066 Riva del Garda (TN)
Tel. +39 0464 556063
https://www.antiche-mura.it/

 

di Antonella Iozzo ©Riproduzione riservata
                  (13/05/2023)

 

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