Consorzio di Tutela Vini Collio, 60 anni! Si parte da qui per essere ciò che si è sempre stati massima espressione identitaria di un luogo unico che raggiunge il parterre internazionale grazie alla sua liquida essenza: il vino.
di Antonella Iozzo
Verona – 60 anni e non li dimostra! Come una magnifica Lady che con entusiasmante energia si spinge verso nuovi e radiosi traguardi il Consorzio di Tutela Vini Collio celebra i 60 anni dalla sua costituzione. E quale miglior palcoscenico del Vinitaly 2024 per festeggiarlo?
Un anniversario importante che porta in sé il lungo e fruttuoso percorso della Denominazione. Dedizione e passione, territorialità ed esperienza, sostenibilità e ricerca, gesti e vocazione.
Sembrano quasi binomi scontati ma ognuno cela un mondo a parte fatto di unicità e autenticità nelle sue più infinite interpretazioni ed espressioni se il territorio è l’emblema, il punto di partenza, il fulcro di una storia che nel tempo si sviluppa seguendo la danza del tempo, sono i viticoltori che lo hanno reso voce viva e pulsante di una verità e realtà che si chiama essenza enoica, vino e sorsi di sapienza tramandata da gesti e tradizioni.
Il consorzio ha creato nel corso degli anni una performance capace di organizzare attività a livello nazionale e internazionale di promozione e valorizzazione di questi luoghi ricchi di storia.
Vinitaly, parterre di esperti e wine lover, volano per il settore enoico è perfetta per far scoprire i vini del Collio e la loro valenza culturale. Si parte si dal calce ma ad ogni sorso si apre un mondo, una meraviglia territoriale che ogni viticoltore ricama con la sua personalità e la propria professionalità. Un mix di unicità, competenza e territorialità che ricamano la tradizione e la portano sulla soglia del presente in un continuo fermento.
Storie di emozioni enoiche che svettano verso nuovi approcci comunicativi ed organizzativi che Lavinia Zamaro, Direttrice del Consorzio, innerva con un costante flusso di entusiasmo e idee che si concretizzano in progettualità dalle quali nascono nuovi momenti esperienziali.
E non si può essere in disaccordo, basta degustare qualche calice di Friulano Doc Collio, Collio Bianco Doc Collio e Sauvignon Doc Collio. Parla il territorio in una sinfonia di voci che ne flettono le dinamiche, le potenzialità, le caratteristiche. Diverse anime un’unica materica sostanza espressiva, il territorio. Ecco perché ogni singolo vino del Collio rivela al palato il loro particolare legame con il luogo o meglio con quel territorio che non può essere altrove.
Segno distintivo che durante una cena all’Osteria Mondo D’Oro di Verona, con Asparagi e Bernese, Maccheroncini con Ragù di coniglio e Olive, e Saltimbocca alla romana, emerge in iperbole abilmente orchestrate dall’Azienda Biologica Gradis’ciutta che con il suo Sauvignon in purezza regala l’eleganza di un ricordo tra meleti nel respiro della freschezza.
Un territorio unico, quello del Collio un mosaico di antichi vigneti che si tinge di espressività paesaggistica con piccoli borghi, riserve naturali e boschive. Una realtà di cui è fiero il Presidente David Buzzinelli che riporta nei suoi vini Carlo di Pradis, come il Carlo di Pradis Friulano Doc Collio, intensità decisa e vellutata capace di raccontare e ammaliare, basta saperla ascoltare con ogni senso. Verità nei calici che ritroviamo nel Friulano DOC Collio Tenuta Borgo Conventi, intense sensazioni aromatiche e minerali che svettano verso un gusto fresco, fragrante e fruttato
Vini capaci di esprimere longevità, una trama di proprietà organolettiche che il tempo tesse con cura per calici che sono un sunto di memoria e territorio, di tradizione e propensione innovativa. Figli della storia come il San Serff Bianco DOC Collio 2015, Castello di Spessa. Un vino che esprime potenza e struttura. La sua fermentazione in barrique regala maestosità e complessità che si apre lentamente come una suite di rarefazione sensoriale.
Se Consorzio si nasce, Consorzio di Tutela Vini Collio si diventa grazie alle fibre del territorio, alla passione vocata e al gesto di ogni singolo viticultore. 60 anni! si parte da qui per essere ciò che si è sempre stati massima espressione identitaria di un luogo unico che raggiunge il parterre internazionale grazie alla sua liquida essenza: il vino.
di Antonella Iozzo ©Riproduzione riservata
(15/04/2024)
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