Mina Restaurant Bilbao, una felice combinazioni di sapori che esprimono la quintessenza del territorio attraverso una materia prima eccellente. Ed è come viaggiare tra i paesaggi baschi accompagnati dalla competenza e dal talento creativo dello chef Álvaro Garrido.
di Antonella Iozzo
Bilbao – Mina Restaurant nel quartiere storico di Bilbao, un’esperienza unica magnificata dal senso dell’accoglienza e dall’ospitalità di Lara Martin e dallo chef Álvaro Garrido. Stesso sogno, stesso obietto, stessi valori, oasi enogastronomica che celebra la tradizione e l’eccellenza dei prodotti locali. Un progetto nato nel 2006 subito apprezzato da cultori del gusto e critici tanto da ricevere, 2013 una stella Michelin, mantenendola tutt’ora
Ci sono luoghi che il tempo consegna alla storia e ci sono location che in cui la storia filtra il senso del vissuto attraverso nuove interpretazioni protese nel domani. È il caso di Mina Restaurant che nasce tra le mura dell’antica galleria mineraria dove veniva estratto il ferro di San Luis e imbarcato sulle chiatte per essere successivamente rimorchiato al porto di Bilbao. L’edificio recentemente ristrutturato pulsa di storicità e carattere. Ed è come se l’impulso creativo abbia dato nuova vita al passato intrecciando nuove forme alla fascinazione del tempo che filtra dalle finestre affacciate sulla passeggiata pedonale vicino al fiume Nervión sul Ponte di San Antón e il Mercado de La Ribera, il più grande mercato coperto di Europa.
Mina Restaurant al cuore del gusto. Tutto punta dritto all’emozione gastronomica nella sua natura più profonda. Lo spazio infatti è stato arredato in modo essenziale, usando come materiale il legno. Nessun artificio, nessuno orpello, solo pulizia formale, solo sei tavoli e un tavolo bar, con comodi sgabelli, in rovere ricavato da un tronco massiccio con vista sulla cucina, aperta quindi sulla sala da pranzo. Una scelta che consente ospiti di avere un posto in prima fila per assistere alla mirabile creazione dei piatti. Ed ecco che l’ambiente diventa la cornice ideale per percorsi gastronomici che esprimono in pieno la loro identità. Non è un caso che lo spazio e il design hanno ricevuto il Premio UNIFA nel 2014.
Lara Martin e lo chef Álvaro Garrido ci conducono in un viaggio multisensoriale tra la poesia informale del savoir-faire e uno spirito conviviale, dal carattere unico, che mette l’ospite a proprio agio e il riflesso dell’ambiente circostante diventa punto di partenza di un’esperienza che allarga gli orizzonti del gusto.
L’ingrediente, la materia prima la sua espressività, la sua natura, la sua potenza ed essenza è questa la filosofia dello chef Álvaro Garrido che foriero del suo passato professionale accanto a maestri come Paco Torreblanca, Manolo de la Osa, Jean Luc Fiegeras e Jordi Butrón, innalza le prospettive di questo concept con una personale cifra stilistica che ne eleva ogni sfumatura. Ecco allora che ogni fibra del prodotto intona un canto che raggiunge l’apice dell’autenticità.
Mina Restaurant, solo menu degustazione che cambiano ogni giorno per garantire freschezza, oltre che genuinità, stagionalità, fil rouge il legame con il territorio anche con una carta vini che predilige vini singolari, prodotti da piccoli vignerones di Bilbao come il Txakoli Ieup proveniente dalla Txorierri Valley. Avvolgente e fresco è ideale per l’intero menu degustazione, grazie anche al suo retrogusto ampio e persistente.
Quando l’equilibrio disegna un corollario di fragranze e profumi che svettano verso nuance fresche e delicate per poi rivelare un cuore cremoso che non aspetti, allora sì è a tu per tu con il “Queso de oveja de Carranza, ajetes, jengibre, y pera”, un’interpretazione del formaggio di capra Carranza, fuori dai soliti schemi che con-vibra di gusto sotto la scenografica e raffinata presentazione quasi liquide essenze poetiche con note di zenzero. Ecco questo è uno dei patti che si possono trovare nei menu giornalieri firmati dallo chef Álvaro Garrido.
E quando l’arte culinaria entra in cucina nulla è scontato, anzi tutto rinasce poesia. Il gesto dello chef Garrido sembra entrare in sintonia con ogni ingrediente ed estrae le sue fibre per composizioni che mettono subito il nostro palato in correlazione con il territorio come con il “Cremoso de ajo negro e infusión de champiñón” una nuvola che nella croccantezza della chips di pelle del pollo rilancia la sua aromaticità insieme all’infusione con i funghi.
Sapori che riscrivono il senso del gusto avvolgendo il prodotto locale da attitude internazionale, è una declinazione che unisce tecnica e creativa. Entra in scena l’ostrica “Ostra Guillardeau escabechada” una succulenta ostrica che si scioglie in bocca marinata con note leggermente piccanti e deliziosamente vibranti.
Il servizio al Mina Restaurant è armoniosamente orchestrato, ogni membro dello staff si muove con professionalità e sicurezza. Cordiale, attento all’ospite, è multilingue, aggiungono all’esperienza quel quid che la rende memorabile, poi il sorriso e l’eleganza discreta di Laura trasformano l’ordinario in qualcosa di straordinario.
Una cucina d’autore quella del Mina Restaurant, creativa e innovatrice che trasforma la tradizione in un audace e inedita espressività. Su queste corde si muove la “Royal de cebolla morada de Zalla” la cipolla viola di Zolla. Una presentazione che non aspetti, una consistenza alternativa, un abbinamento alternativo. La cipolla diventa voluttuosa cremosità, cotta nel vino rosso, poi, esaltata al tavolo con la preziosità del caviale. Ogni elemento ha il suo perché, tutti concorrono a celebrare la cipolla che rimane l’ingrediente principale.
Dal vicino Mercado de La Ribera, il pesce giunge freschissimo ogni giorno, è una sinfonia di specie diverse, di consistenze, di colori che lo chef Álvaro Garrido esalta in ogni dettaglio. Il risultato sono piatti eleganti dove l’ingrediente esplode al palato in tutta la sua autenticità come il gambero rosso “Gamba roja cocinada en sal y jugo de azafrán” che nel dialogo costante con la salsa di zafferano e l’olio del territorio “Mina” rilancia le coordinate di un perfetto equilibrio. Esattamente come nel tonno rosso “Ventresca de atún de ondarroa y panceta ibèrica”. Due ingredienti d’eccellenza il tonno rosso di Ondarroa e la pancetta di maialino iberico che s’integrano vicendevolmente, in un abbraccio simbolico. Sembra quasi che le caratteristiche dell’uno intrecciano un vistoso dialogo con le peculiarità dell’altro senza mai sovrapporsi ed è meraviglia gustativa.
Menu dove gli ingredienti creano una sinergia di fragranze che rivelano la bellezza evocativa di ogni singolo piatto. Non solo talento creativo, tecnica, razionalità, ma passione, pura dedizione e sentimento. Questo il segreto dello chef Garrido nel trattare la materia prima per la quel nutre profondo rispetto.
Nascono così gratificazioni culinaria che portano il nome di “Bogavante con salsa de mantequilla tostada y cítricos” aragosta con burro tostato, salsa agli agrumi e le sue uova. Un orizzonte di gusto che celebra l’interezza della materia prima resa piacere coinvolge per ogni singola papilla gustativa. Un piatto stratificato dove freschezza, sapidità, profondità e consistenze creano una performance culinaria raffinata e intensa.
E quando un taglio di carne considerato “povero” diventa sublime evocazione di un concept che ne valorizza appieno la sua natura “Molleja de ternera a la brasa con emulsión de especias” ovvero animelle che acquistano nuova valenza gastronomica e seducono con audacia ogni senso con la loro morbidezza loquace che dilaga nell’emulsione speziata.
La seduzione del gusto al Mina Restaurant è una materica essenza poetica che si libra come un inno da ogni singolo ingrediente.
Note fresche e vibranti che svettano dal “Mar” più che un pre-dessert l’essenza del mare fattasi emozioni da degustare lentamente con ogni senso. La vista naviga nella purezza dell’acqua di mare in cristalli, alga croccante e un gelato agrumato che rinfresca e prepara il palato ad accogliere il dessert “Errezil sagarra, mascapone, y garam masala”.
Un delizioso piccolo biscotto e morbido mascarpone che custodiva cubetti di mela tritati in un gel di pomelo. Il mix di spezie di garam masala: cannella, cardamomo, chiodi di garofano, cumino, noce moscata e pepe nero, completano questa delizia pasticcera.
Mina Restaurant, una felice combinazioni di sapori che esprimono la quintessenza del territorio attraverso una materia prima eccellente. Ed è come viaggiare tra i paesaggi baschi accompagnati dalla competenza e dal talento creativo dello chef Álvaro Garrido. Un viaggio tra la magia culinaria del Mina Restaurant, l’arte di ospitare, la passione di regalare emozioni.
Mina Restaurant
Muelle Marzana – 48003 Bilbao
Tel. (+34) 944 795 938
https://www.restaurantemina.es/
di Antonella Iozzo ©Riproduzione riservata
(27/04/2024)
Articoli correlati:
Bluarte è su https://www.facebook.com/bluarte.rivista e su Twitter: @Bluarte1