Oseleta, semplicemente D’Aquino Chef

Al Ristorante Oseleta del Wine Relais Villa Cordevigo un viaggio nello stile dello Chef Giuseppe D’Aquino che rintraccia in ogni luogo la sua espressione elettiva coniugandola alla sua identità mediterranea.
di Antonella Iozzo

Ristorante-OseletaCavaion Veronese (VR) – Nel segno dell’Executive Chef Giuseppe d’Aquino, ispirazioni mediterraneo mood. Elogio alla semplicità al Ristorante Oseleta, una stella Michelin, nella splendida scenografia di Villa Cordevigo a Cavaion Veronese.

Avventura del palato nella bellezza del gusto, dimensione gastronomica sorprendentemente autentica, che risveglia il piacere del cibo e scopre la genuinità dei sapori.

Nell’eleganza del bianco, la sala rilascia tutte le sfumature di un maestoso lampadario di Murano, mentre il personale distinto, discreto, cortese, si muove con passo felpato e ascolta il nostro sorriso interprendone il desiderio.

Visionnare gustativa che si apre con petit amuse bouches felicemente coniugati alla solarità: croccanti rocher di caprino e pistacchio, sensualissimi bignè con cipolla caramellata, bucoliche freselle con pomodorino confit, invitante rollè di prosciutto di parma e caprino di malga e soffici zeppole di alghe, nuvole di beltà e leggerezza.

 Un viaggio nello stile D’Aquino che rintraccia in ogni luogo la sua espressione elettiva coniugandola alla sua identità mediterranea. Plus emozionale che diventa sentimento, passione, creazione, piacere voluttuoso con una carnosa ostrica, chiara e setosa, con un tocco di acidità finale che si accosta al melograno croccante e fresco, carattere e sensualità in un solo colpo.
L’eleganza colta e sorprendentemente piena di fantasia, spazia nella cultura culinaria e ci sorprende un tipico “casatiello”, pane con uova e salame leggermente piccante, quasi un piccolo panettone rustico e pittoresco che ci riporta alla tradizione del Sud. Una cena accompagnata dai vini Villabella e dai Cru Cordevigo. Espressioni del territorio per un’autenticità che parla di poesia e ridefinisce il concept di Wine Relais Villa Cordevigo, ad iniziare dalla freschezza del Pinot Grigio 2013.

Ristorante-Oseleta-spaghetto-byLuongoLiving into the world D’Aquino, per raccontare esperienze sensoriali declinate nell’individualità di una mente creativa. Spirito contemporaneo che rinasce nel “Carpaccio di ricciola, caprino al lime, gelato al sedano e acqua di pomodoro del piennolo”. È un’esplosione di freschezza che apre le papille gustative, empasse emozionale, brivido intenso e fugace. La morbidezza mitigata dalla nota acida del lime avvolge la delicatezza del carpaccio e la vivacità pulsante del sedano suggella la dolcezza acidula del pomodoro. Istinto mediterraneo che s’innova nella lungimiranza tecnico-creativa dello Chef d’Aquino, ed un classico diviene sinfonia concertante il gusto della tradizione, stiamo parlando della sua parmigiana, “Melanzane, mozzarella, pomodoro del piennolo e gambero rosso di Mazzara del Vallo”. Eccellenza della materia prima che lo Chef D’Aquino rispetta, pone sul podio e valorizza con gesti semplici e precisi.

È un far parlare il prodotto, è un dialogo fra gli ingredienti che s’integrano vicendevolmente, solo così la succosità del pomodoro può avvolgere le melanzane morbide nella polpa e croccanti all’esterno e rilancia il sapore nella voluttà del gambero. Ottima corrispondenza con il Lugana Doc, Cà del Lago 2013, sentori floreali che esaltano la sapidità e qualche nota minerale.

Ogni proposta dello Chef è un paesaggio ricco di avvincenti contaminazioni gustative, dove l’estetica si sposa agli aromi, alle forme del gusto, alla preziosità della materia prima è il caso del “Baccalà con olive taggiasche, patate quenelle, zucchine alla scapece e guazzetto di provolone”, un trionfo di tradizioni artigianali, di dettagli curati, d’ispirazioni baciate dal sole e custodite nella memoria. la consistenza perfetta del baccalà naviga in armonica dissonanza tra la nota decisa delle zucchine e le olive taggiasche, per poi planare nel sapore soffuso e modulato del provolone, una dolcezza che non ti aspetti, equilibrata dalla semplicità delle patate. Sapientemente accompagnato dalle note aromatiche del Bianco Cordevigo, elegante, armonico, dai riflessi dorati e da una discreta struttura.

Ristorante-Oseleta-pesce-byLuongoQuando i profumi e i sapori di un piatto divengono una promanade di raffinate fragranze sensoriali stiamo vivendo un’esperienza gastronomica che dipinge il fascino del luogo fonte d’ispirazione, ovvero il mediterraneo dello Chef  D’Aquino, che rinasce nel suo “Spaghetto con pomodorini del piennolo, burrata e scorza di limone”.
Un classico senza tempo rivisitato con maestria, il risultato è un capolavoro di arte culinaria che sublima la materia prima in essenza sonora, in respiro del cielo e della terra, di quell’angolo di mondo che può esistere solo là, è non altrove. Dolcezza, nota acidula, avvolgenza, morbidezza, consistenza della pasta, tutto in un boccone che rilascia lentamente ogni nota organolettica in vibrazioni uniche e genuine. Classicità che chiama classicità anche nel calice con il Bardolino classico Vigna Morlongo 2013, frutta rossa che morbidamente si distende al palato.

Le linee classiche della “Coda di Fassone, scaloppa di fegato grasso, capasanta con finferli, spinacio e salsa di Oseleta”, disegnano l’entusiasmante esaltazione dei sapori. La tenerezza della Fassona è un’elegia, la morbidezza della scaloppa un cantico, la croccantezza dei finferli e la vividezza degli spinaci un’Aria che plana la sua melodia nella salsa,  vitale e seduttiva, quanto capace di incidere il gusto con precisione ed eleganza, richiamando l’unico red wine possibile: Oseleta, rosso veronese, 2007. Fluttuanti riflessi rubino profondo, scivolano trasportando la passione che implode nei sentori di frutta macerata, di mirtillo, di reminescenze che accendono il cuore.

Ristorante-Oseleta-dessert-byLuongoLo stile unico dello Chef Giuseppe D’Aquino, conquista e seduce  conducendoci nella dimensione dessert. Per iniziare “Sfera oro. Spuma aromatizzata al rhum, chips di melanzana, gelato al caffè e biscotto finanziere”. Regalità cromatica che racchiude un cuore di golose fragranze, l’intensità del caffè, il gusto deciso del cioccolato e la vaporosità della spuma, un mosaico di profumi che delineano le curve della dolcezza, insieme al Passito del Veneto Fiordilej 2009,  momenti ambrati in un arpeggio che sfuma l’immaginazione.

Ottimo preludio al trionfo del “Sud”. Cultura, storia, tradizioni lastricate di ricordi, di fermento vitale, di audacia creativa bagnata di creatività. È un atto d’amore che D’Aquino cesella nel velluto sonoro della pastiera napoletana, nella profondità sensitiva del cannolo che deflagra nel croccante del pistacchio e nel gusto deciso e intenso del cioccolato. Apoteosi del gusto fra le onde del piacere, andamento lento e sensuale che inconsapevolmente ci trasporta nella radiosità del tramonto, semplicemente, con un delicato e vibrante sorbetto al mandarino, tutto il resto è pura poesia che plana verso la petit pâtisserie quasi una danza della Fata Confetto tra gianduiotto, babà mignon e sfogliatelle che svettano verso le profonde vibrazioni di un Cognac Francois Peyrot alle Pere Williams o di Brodo di giuggiole Montresor, che risvegliano nei cuori e sulla pelle desideri irresistibili. Sweet dream in una notte di luna piena sul fondale magico di una mediterranea passione chiamata arte culinaria, Chef Giuseppe D’Aquino.

 Ristorante Oseleta
Wine Relais Villa Cordevigo
Loc. Cordevigo, 37010 Cavaion Veronese – Verona
Tel. 045 723 5287 – http://www.villacordevigo.it/

 

di Antonella Iozzo ©Riproduzione riservata
                  (29/11/2014)

 

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