Cezanne – Le Chant de la terre, alla Fondation Pierre Gianadda di Martigny . 16 giugno – 19 novembre 2017 tutti i giorni ore 9-19. L’esposizione, per la cura di Daniel Marchesseau, conservateur général honoraire du Patrimoine di Francia, riunisce un centinaio di opere…
Redazione
Martigny (CH) – La Fondation Pierre Gianadda dedica quest’anno la sua importante mostra estiva a Paul Cezanne (1839-1906). L’esposizione dal titolo poetico Cezanne Le Chant de la terre riunisce, per la cura di Daniel Marchesseau, conservateur général honoraire du Patrimoine di Francia, un centinaio di opere: 80 dipinti e una ventina di lavori su carta (acquerelli e pastelli), che documentano tutta la storia artistica del “maestro d’Aix” dall’inizio degli anni Sessanta fino alla sua morte nel 1906. Opere selezionate tra i più prestigiosi musei e le collezioni sia pubbliche che private del mondo intero; certe tele, debitamente repertoriate, non sono mai state viste in pubblico e altre non lo sono più state dopo l’inizio del secolo scorso.
Paul Cezanne durante tutta la sua vita si è dedicato a una tematica volontariamente limitata le cui variazioni trovano la loro origine nel suo vivere quotidiano. A fianco di quello dei suoi contemporanei impressionisti, il suo approccio così personale ai temi affrontati risponde ad una esigenza assoluta di rappresentazione all’aria aperta (en plein air). Essa si manifesta nei campi del paesaggio e della natura morta. Dopo i suoi primi esperimenti al Jas de Bouffan (la casa di campagna in Provenza di proprietà della famiglia) e la sua formazione regolare al Louvre, Cézanne si impegna a rappresentare la luce del suo paese natale di Aix e l’armonia fatta di luci e ombre dell’Ile-de-France, azione che precede il suo ritorno alle origini: i dintorni di Marsiglia e la misteriosa Montagne Sainte-Victoire.
Negli anni Settanta, accanto a Pissarro, Cézanne dipinge numerosi paesaggi dell’Oise, schiarisce la sua tavolozza, colora le ombre e fa vibrare la luce grazie al colore. Entra in comunione con la natura di cui traspone nelle opere più la percezione che l’impressione.
Tra gli anni Ottanta e i Novanta, lascia il gruppo degli impressionisti e impone una luce più forte che scolpisce la forma. Questi tocchi di pittura diventano dei tratteggi e attribuiscono un ritmo frammentato ai suoi paesaggi e alle nature morte. Cèzanne sfida con audacia la prospettiva classica, alza la linea dell’orizzonte e schematizza i suoi soggetti.
Nel novembre 1895, Ambroise Vollard organizza a Parigi la sua prima mostra monografica. Nel 1904 il Salon d’Automne gli dedica una sala intera con trentatre dipinti. Una volta riconosciuto, la sua opera ormai consacrata s’impone all’attenzione dei giovani artisti che gli renderanno visita negli ultimi anni della sua vita.
“Cezanne – Le Chant de la terre” presenta una cinquantina di paesaggi, una decina di nature morte, una quindicina tra ritratti e figure, senza dimenticare una serie di composizioni emblematiche di bagnanti sia femminili che maschili.
La rassegna si propone come una ghiotta occasione per affrontare nel modo migliore il genio senza tempo del padre incontestato della modernità.
La mostra Cezanne– Le Chant de la terre è organizzata con il sostegno del Crédit Suisse, partner principale della Fondation Pierre Gianadda e resterà aperta fino 19 novembre, tutti i giorni con orario continuato delle 9 alle 19.
Informazioni pratiche
Fondation Pierre Gianadda Rue du Forum 59 1920 Martigny (Suisse) Téléphone : +41 (0)27 7223978
Sito internet : http://www.gianadda.ch/
Ingresso: adulti CHF 20 € 18,50 senior: CHF 18 € 16,50 famiglie: CHF 42 € 38,00 studenti fino 25 anni: CHF 12 € 11,00 (gruppi: riduzione di 2 CHF / 2 € rispetto ai biglietti interi)
Redazione
(12/06/2017)
Immagine: La Montagne Sainte-Victoire vue des Lauves, 1902-1906 Olio su tela, 65 x 81 cm Collezione privata
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