Sensibile, Creativa, Determinata
A due passi dalla tela: Francesca Donadio, il sogno e la realtà di vivere il proprio credo artistico con determinazione, passione, etica. Ritratti, paesaggi, segni astratti, un tuffo nei colori della vita, una promanade tra i riflessi della storia dell’Arte e i respiri contemporanei. Creatività poliedrica, solarità mediterranea ma …
Chi è Francesca Donadio?
E’ una persona come tante che a un certo punto della sua vita ha scoperto “per caso” l’esistenza di un mondo meraviglioso chiamato “Arte” e ne e’ rimasta affascinata. Impossibile resistere a tanta bellezza! Attratta dalla luce e dal colore mi sono lasciata trasportare, senza esitare, in quelle atmosfere vibranti, in quegli attimi di tempo incantato, in quelle scene di vita vissuta e ne ho respirato i profumi, ne ho sentito le voci, ne ho udito il silenzio. Pura passione, passione per l’Impressionismo e passione per l’Arte . Arte come strumento ideale non solo per comunicare ma per dare un corpo all’anima, per rendere visibile l’invisibile, per mostrare al mondo ciò che non e’ fuori ma dentro di noi.
Artista si è o si diventa?
E’ una domanda che mi sono posta spesso in questi ultimi tempi e alla quale credo non si possa dare una risposta oggettiva. Penso che qualcuno lo è e qualcun’ altro lo diventa.
Arte per passione o passione per l’Arte? Gioie e dolori di una vita d’artista.
Direi entrambe, arte per Passione e Passione per l’Arte. Quanto alle gioie e ai dolori direi che sono davvero molte.
Gioia è guardare un dipinto nel quale mi perdo e scoprirne i dettagli, comprenderne i segreti; gioia è creare con amore, plasmare, dar vita a nuove immagini, a nuove forme; gioia è emozionarmi ed emozionare, gioia è il “Miracolo” che si compie quando a fine lavoro un volto nuovo grida col silenzio assordante la sua esistenza eterna. Dolore è rinuncia, fatica talvolta estenuante e struggente che ti logora dentro; dolore è il senso del limite che percepisci; dolore è la rabbia del “perchè non parli”; dolore è la consapevolezza della “bugia”
Qual’ è stata la sua prima opera?
La mia prima opera è un olio su tela dipinto nel novembre del 2003 raffigurante Santa Teresa di Gesù Bambino e del Volto Santo nel Monastero Carmelitano di Lisieux, ove Ella ha vissuto e dove è morta nel 1897, in giovanissima età. E’ un soggetto da me molto amato che ho proposto anche in altri dipinti .
Dove trova l’ispirazione per i suoi lavori?
Trovo ispirazione tanto nella pittura dei grandi maestri quanto dentro me stessa. Dipingo quel che vedo e mi piace e trasferisco sul tela ciò che sento, emozioni, idee , momenti di vita
Il colore del tempo quando non dipinge?
Il bianco
Dal figurativo all’astratto. Cerca, trova o sperimenta?
L’arte figurativa della mia collezione è costituita in gran parte da ritratti. La considero un omaggio ad alcuni grandi artisti dell’Impressionismo francese, ad alcuni artisti del panorama artistico italiano, senza escludere soggetti che amo.
E’ Arte, questa, fatta con amore e con fatica, mi ha regalato indicibili emozioni, grandi sensazioni . Le opere astratte, invece, sono frutto di una continua ricerca interiore e di sperimentazioni sempre nuove, volte al raggiungimento dello stile personale ricercato fin dall’inizio di questa esperienza, ossia dal 2003.
L’artista che ammira di più?
Me ne piacciono moltissimi tra gli impressionisti e non solo, ma in questi ultimi tempi prediligo Cèzanne
Ha partecipato a varie mostre virtuali organizzate dalla rivista on –line Bluarte, sulla quale è presenta anche con una personale. Cosa le ha lasciato questa esperienza?
Bluarte è una rivista prestigiosa alla quale ho sempre guardato con un certo interesse e sulla quale non avrei mai pensato di poter essere presente in qualità di artista emergente. Non avrei mai pensato che La Mia Arte, potesse figurare insieme a grandi nomi del mondo dell’Arte, dello Spettacolo e della Cultura, ne sono veramente orgogliosa. Con la partecipazione alle Mostre Virtuali, da Lei organizzate, ho realizzato il sogno di presentare le mie opere ad un pubblico esperto ed attento, con la consapevolezza e la soddisfazione di aver raggiunto un traguardo importante dal quale ripartire con maggiore forza per nuovi orizzonti.
Infine, ma non ultimo, il piacere personale di averLa conosciuta e di aggiungere alla “La Mia Arte” una ulteriore autorevole nota critica.
Il suo messaggio artistico?
Un messaggio d’ Amore
La personale che le piacerebbe realizzare?
Quella con le mie opere più rappresentative, non ha importanza dove perché in qualunque luogo fisico impregnato del respiro dell’Arte, si anima lo spazio mentale nel quale hanno vissuto i miei quadri prima che risplendessero di luce propria.
Francesca Donadio in tre aggettivi
Sensibile, Creativa, Determinata…
La sua Arte in tre aggettivi
Sentimentale, Libera , Personale.
di Antonella Iozzo © Produzione riservata
(19/05/2009)
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