Franco Meloni. L’onirico sfuggito al metafisico
Percorsi labirintici, connessioni extra – sensoriali in posa per una pittura di spazi, estasi e furori cromatici
a cura di Antonella Iozzo
Franco Meloni, al centro del surrealismo lo sguardo lucido della metafisica., sintesi di polivalenza espressiva, antitesi di meraviglia e mistero. Episodi onirici come visioni e relazioni tra l’inconscio e il corpo smembrano la mente e avanzano in percorsi labirintici, connessioni extra – sensoriali in posa per una pittura di spazi, estasi e furori cromatici, punto di partenza per risvegli della materia in forma scultorea. Nell’apparenza del reale l’arbitrio del pulsionale sventra la vena propulsiva di Meloni per sovrapposizioni, trasparenze e movimenti, “situazioni insolite” articolate e complesse, suggestive e fantasiose, ma tutte giocate sull’apparizione/sparizione del post moderno nel limbo metafisico del vissuto elaborato. Una realtà irrazionale, ambigua ed enigmatica nella quale forme geometriche, figure o meglio automi, con i volumi torniti da un chiaro scuro semplificato, vivono l’illusione dell’esistenza nella sospensione del tempo. Tra l’umano e l’astratto la costruzione del silenzio si dilata e si espande fino a sconvolgere la spazialità, fino a possederla oltre la curva dominante della materia. Lo scorrere di percettività radente le zone d’ombra dell’inconscio diviene, di conseguenza, espressione formale dell’esistenza, una diramazione del passato in alchimie del presente, curve sinuose, che evidenziano il carattere dell’opera scultorea, metà androgena, metà andromeda, metà aliena, ma sempre e comunque legata alla realtà sub – alterna di ognuno di noi. E’ un dialogo inatteso con la sensibilità, un arcipelago oltre l’orizzonte, tra il cielo e la terra, tra il naturale e l’artificiale, tra la coscienza e la conoscenza. di Antonella Iozzo © Produzione riservata Articoli correlati : Collettiva “La Vertigine dei Sensi – Eclissi” |
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