Mulas alla Gam di Torino

 

 

 

 La scena dell’Arte di Ugo Mulas

alla Gam di Torino

 

 

Torino – Con la quarta giornata del contemporaneo del quattro ottobre, 800 istituzioni tra musei, gallerie, e studi d’artista hanno aperto al pubblico gratuitamente per percorsi culturali nel movimento dell’Arte. Da Torino a Siracusa, l’intera penisola offriva la possibilità di scoprire la dinamicità del flusso artistico, grazie a mostre temporanee e a permanenti.

Invasioni di forme e colori che hanno rilasciato la bellezza di partecipare alla vita dell’Arte.

La Gam, Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino, per esempio, è, ma vale per ogni periodo dell’anno, uno spettacolo di suggestioni ed emozioni suddiviso in tre parti: l’Ottocento, il Novecento,la Videoteca, prima collezione museale italiana dedicata alla storia del video e del cinema d’artista.  Dalla fine del XVIII secolo alla fotografia italiana del secondo dopoguerra, passando per le avanguardie storiche, l’astrattismo italiano, l’Arte povera, un patrimonio affascinante d’immenso interesse.

Alla Gam, si è appena conclusa la mostra su Ugo Mulas “ La scena dell’Arte”. Fotografie che comunicano la loro essenza, scatti leggeri, limpidi, arguti, taglienti, essenziali, magnetici atti a rivelare l’Arte, i suoi protagonisti, il suo mondo, il suo volto sul palcoscenico e dietro le quinte.

Sala dopo sala Mulas, opera dopo opera la fotografia come ricerca analitica, come sensibilità intuitiva rilasciata sulla superficie della pellicola fotografica, una percezione che diviene legame nel risultato finale.

Arte, quindi, artisti, autoritratti e ritratti, Guttuso, Fontana, De Chirico, Savinio, Burri, Melotti, Nini, Ray, Baj, Duchamp e l’elenco continua sulla scena dell’Arte, dove lo spazio dialoga con la luce, la didascalia con il riquadro architettonico, la prospettiva con la dimensione mentale di un’idea che supera ogni confine.

La bellezza delle foto di Mulas sta, forse, nella passione mai fine a se stessa,  ma veicolata nella ricerca personale, nella profondità che può esserci nella limpidezza di un istante di vita o di un frammento di tempo divenuto immagine. Mulas ha ritratto molti artisti mentre realizzavano le loro opere, sapendo cogliere l’invisibile nella vitalità del gesto creativo, uno sguardo penetrante in grado di trasportarci dentro l’opera attraverso la sua opera fotografica.

Ugo Mulas ha fotografato un’epoca nei bagliori delle città, nella frenesia degli eventi, nelle polemiche delle biennali, nelle proteste di anni difficili. La fotografia pone il suo obiettivo su esperienze intellettuali filtrate dalla storia, il vero dell’immagine nello sviluppo sequenziale del tempo.

 

di Antonella Iozzo © Produzione riservata
08/10/2008

 

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