Quadri – personale ” Ombre Riflessi e Ritratti”
Con gli Artisti: Isella Barresi, Ennio Montariello, Silema, Milena Testini
a cura di Antonella Iozzo
Bluarte Virtual presenta riletture uniche sull’anima, “Ombre, Riflessi e Ritratti”, l’astratto celato rivela il volto. Una quadripersonale per entrare in contatto con l’umana percezione del tempo, paesaggi e passaggi spirituali nell’elaborazione formale di Isella Barresi, Ennio Montariello, Silema, Milena Testini. Una restituzione pittorica della vita alla vita, intime nuances, risvegli, impressioni nella forma del senso. Azioni pittoriche sul pensiero diffuso di una sub – realtà dilatata, veicolano la dinamicità emozionale di Barresi, fuga di coscienza dalla conoscenza e l’immaginazione ricrea prospettive razionali in perenne oscillazione. Ambienti mutanti ai quali lo sguardo attribuisce nuovi significati, sono scene oniriche che cesellano il viso, visioni disciolte sull’incarnato, fibre sature di essenza, voci dal di dentro su tela, ritratti dalla melodia dissonante e armoniosamente ricomposta in bagliori riflettenti tra zone d’ombra cariche di tensione ipnotica. Metafisiche illusioni in fondo all’anima per occhi che vogliono leggere il mondo avvenente, interattivo, innovativo, tutto tranne che umano, è una idiosincrasia in gocce di vita che si dilatano raccogliendo il movimento invisibile dell’universo. Il ritratto scompare e compare il volto del sensibile dentro impalpabili velature poetiche che danno l’impressione della leggibilità, sinfonie a colori tenui che svelano e decostruiscono l’architettura miotica del cosmo. Ne consegue un’introspezione della forma dominata da un impulso rigoglioso che comunica bellezza, è un fremito vitale riportato nell’alterazione dei piani, nella plasticità volumetrica, nella luminosità modellante la realtà sfuocata e bagnata di surrealtà. Un angolo di cielo nella costruzione scenografica dello spazio compositivo, un mare multiforme assorbito dal poema lirico di Montariello, dipinti poetici, sensuali, musicali, volti come essenza del meraviglioso custodito nella vita. Nei suoi ritratti, infatti, il ricordo veste la fantasia e l’immaginazione diviene mimesi del canto. Luoghi e tempi sono l’alienazione del racconto, una suggestione vissuta, rielaborata e mescolata all’invenzione con giochi di segni, gesti, tratti che vestono l’amore nell’estasi e nella tristezza. Tutto ciò si tramuta nella metamorfosi quasi fisica del corpo sonoro in ritratto, un’emozione perlacea scolpita con linee delicate e sicure, con cromie luminose ed intense, con il desiderio fremente nella mano e nel pennello, fremiti che tradiscono la passione. Non ritratti ma armonie visive nella fusione di arte e sensualità, dalla quale trasudano vibranti e candidi angeli forieri di presagi. Anime e volti: l’occhio diventa tattile più che ottico, penetra nel cuore dei sentimenti, strazia la materia, indietreggia fluttuando nella bellezza del visibile e raccoglie con grazia effluvi di capelli, forme, tinte, radiosi riflessi su una pelle baciata dalla luce soffusa. In una equilibrata composizione la leggerezza della pittura si congiunge a distillati di sensualità, attimi di trasparenza, richiami estatici nel lago dei pensieri, il segno, invece sembra seguire la modulazione di una sinfonia che avvolge l’abilità tecnica dell’artista per divenire poi immateriale visibilità, ombra, riflesso, ritratto nella luce della notte. Un racconto – frammento delle vibrazioni sotterranee che attraversano il corpo – desiderio e sconfinano sulle tele di Silema per rivivere in altre apparenze, in altre presenze. Ombre, riflessi e ritratti di luce e fuoco, limite estremo di una traccia d’amore, eco di voluttà distillata in bellezza. Visi o dettagli di visi come occhi fermi e trepidi di infiniti palpiti incastonati in una placenta di atmosfera, cielo azzurro, intenso e lucente che lascia presagire ciò che sarà. In un crescendo lentissimo il colore diventa la stessa cosa con l’alito prolungato e dolcissimo della luce, un riflesso nell’ombra che tornisce i volumi e sulla tela una musica introflessa e meditativa leviga quella sconfinata struggente malinconia carica al contempo di passione, dolore e piacere. Gesti come presenze impalpabili, labirinti sentimentali, risvolti vaporizzati nello spazio compositivo con estrema eleganza, ritratti come moti dell’animo che ardono nei pensieri in fuga, eppure ad essi rimangono legati da uno sfumato chiaroscurale che è l’impressione del profondo. Ombrosa prismatica complessità che prende forma dalla pittura ma nel suo interno inizia lo sfaldamento del sogno, illusioni perdute fra auree inafferrabili e inquietanti passioni. Debolezze, dolcezze, sentimenti, ripensamenti flessuosi modellano visi sui quali l’intensità si stempera nell’espressione profonda dell’emozione. Cielo, terra, colore, iridescenza esplosiva nella prorompente bellezza della voluttà che scivola come velluto sui ritratti di Testini, un omaggio dichiarato a Tamara De Lempicka. La forma del desiderio è un elegante provocazione che aleggia sui volti dal fascino scolpito. L’artista ne reinterpreta la sontuosità con una profondità volumetrica quasi tridimensionale. Sulla scena il ritratto lancia occhiate taglienti, evocative, quasi racconti contemporanei in desideri dipinti da pennellate pastose e dense. L’emozione scivola a ritmi serrati verso l’inconscio cercando un controcanto, un luogo dove scoprire l’altro lato di se nell’armonia della pittura. Un luogo dove il sentimento trasfigura la realtà in soffio vitale, in cromie che restituiscono l’energia del mondo. Una sorprendente tessitura nella quale balena un residuo espressionista intimamente legato ad uno fauve. Con una straordinaria semplificazione delle forme e dei colori realizza il senso dell’umana speranza, un’armonia che produce poesia, un silenzio dimenticato che rinasce intriso d’infinito. Sfondi paradisi e riflessi di luce sapientemente orchestrati avvertono la coscienza di mondi lontani, misteriosi, fascinosi. sogni come dipinti, dipinti come semplificazione della realtà. Intorno solo musica, elegia, l’immenso ad un passo dal cielo. di Antonella Iozzo © Produzione riservata
ISELLA BARRESI Dopo aver frequentato il primo biennio presso la facoltà di Farmacia nell’Università di Cagliari, inizia la sua carriera lavorativa con gli ultimi anni dedicati all’elaborazione di buste paga, al giornalismo (come pubblicista), e alla pubblicazione di un libro di fiabe per bambini dal titolo “Buona notte e sogni da…fiaba”. Non meno importante, inoltre, un matrimonio e due figli. Tutto ciò ha solo assopito, per poi farlo prepotentemente riemergere, il suo antico amore: “La pittura”. Tramite essa esprime un rapporto privilegiato con le forme e i colori in una continua ricerca del “Di Più”. Quadri spesso caratterizzati da elementi figurativi: mani e visi, rose, uccelli, note musicali e chiavi di sol. Veri e propri elaborati in cui anche l’elemento più semplice è rappresentato prescindendo dalla sua origine reale o realistica. Le ultime esposizioni sono: Collettiva di pittura Galleria Logos 9/22 genn. 09 Roma Personale di pittura Palazzo Provincia – Oristano 13/22 sett. 08 “ “ Palazzo Boyl – Milis agosto 08 Collettiva di pittura e scultura Casa Enna – Tramatza 25/27 lug.08 Collettiva di pittura (Omaggio a UTA) 14-22 giu. 08 Pal.Arquer – Or. Personale di pittura 10-15 dic. 07 Pal. Arcais – Or. “ “ “ 12-29 ott. 07 Pal. Arquer (Regione) – Or. Collettiva “ “e scultura 2-10 ago 07, nella Torre di Torre Grande. “ “ “ v. Garibaldi (Via degli Artisti) – Or. “ di Arti figurative 3-11 feb. 06 Palazzo del Demanio – Or. “ “ “ genn. 06 – Nuoro Isella (Marisa) Barresi – Via Salvatore Quasimodo Coop. Unione, 2 09170 Oristano. Cell. 329/1572435 Tel.0783/301408 ENNIO MONTARIELLO Nel 1982 e 1983 si diploma agli Stages Internazionali di pittura di Anacapri (Na):” Questioni delle arti : incontri internazionali”, tenuti da Gillo Dorfles, Joe Tilson, Gianni Pisani, Enrico Baj , Giulio Carlo Argan. , Achille Bonito Oliva, Filiberto Menna , Lea Vergine,Francesco Vincitorio,Mimma Russo. Nel 1983 consegue il diploma di laurea del corso di pittura (Maestro Domenico Spinosa) presso l’Accademia delle Belle Arti di Napoli. SILEMA MILENA TESTINI (11/03/2009) |
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