RENOIR dalle Collezioni del Musée d’Orsay e dell’Orangerie
La mostra di Torino vuole essere un omaggio alla sua arte e un’occasione irripetibile per ripercorrerne la vicenda artistica e umana, e permette di ammirare opere straordinarie, la maggior parte delle quali mai esposte in Italia.
Torino – Una splendida mostra dedicata al grande artista francese, con i capolavori dalle Collezioni del Musée d’Orsay e del Musée de l’Orangerie di Parigi. Prosegue la collaborazione fortemente voluta dal Sindaco, Piero Fassino, tra Città di Torino, Musée d’Orsay e Skira editore, che ha avuto inizio nel 2012 con la grande mostra dedicata a Degas.
Quest’anno la GAM presenta infatti una nuova straordinaria rassegna dedicata a Pierre-Auguste Renoir (1841-1919), artista tra i protagonisti, con Manet, Monet, Degas, Pissarro, Sisley, Cézanne, tra gli anni Ottanta dell’Ottocento e il primo ventennio del Novecento, della grande stagione dell’Impressionismo francese.
Un importante accordo siglato tra la GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino – Fondazione Torino Musei, Skira editore e il Musée d’Orsay di Parigi – con Danilo Eccher, Direttore della GAM, Massimo Vitta Zelman, Presidente di Skira, e Guy Cogeval, Presidente del Musée d’Orsay e dell’Orangerie – ha permesso di definire un progetto scientifico di grande valenza, che porta nel capoluogo piemontese una splendida mostra, davvero unica per la qualità delle opere presentate.
Il Musée d’Orsay e il Musée de l’Orangerie, che conservano la collezione più completa al mondo dell’opera di Renoir, hanno accettato di privarsi per quattro mesi di una sessantina di capolavori, per dare vita a una straordinaria rassegna che documenta tutta l’attività di questo grandissimo pittore, testimoniando i momenti più significativi e le svolte che, partendo dagli esordi, hanno portato l’artista a fine carriera a un progressivo allontanamento dall’Impressionismo.
La curatela della mostra è affidata a Sylvie Patry, Conservatore Capo presso il Musée d’Orsay e grande specialista di Renoir, e a Riccardo Passoni, Vice Direttore della GAM di Torino.
Con questa esposizione si vuole percorrere la complessa evoluzione del percorso artistico di Renoir – attivo per oltre un cinquantennio tanto da produrre oltre cinquemila dipinti e un numero elevatissimo di disegni e acquerelli –, evidenziando la grande varietà e qualità della sua tecnica pittorica e i diversi temi affrontati.
Nell’arco della sua vita, Renoir si misura infatti con la sperimentazione della pittura en plein air, fianco a fianco con l’amico e collega Monet, portando al tempo stesso a compimento opere in atelier. Dedicandosi anche alla ritrattistica su commissione, è attorniato da una stretta cerchia di ammiratori e mecenati. A testimonianza del successo già raggiunto in vita, basti pensare al fatto che per il suo quadro Madame Charpentier con i figli (acquistato dal Metropolitan Museum of Art di New York nel 1907) venne pagato il prezzo più alto raggiunto in quegli anni da un dipinto. È amico personale degli impressionisti – come Monet, Cézanne, Pissarro, Berthe Morisot, Sisley e Caillebotte, con cui discute di pittura e organizza mostre – e incoraggia altri grandi artisti come Matisse, Bonnard, Maurice Denis. Tuttavia, la fama e il riconoscimento da parte dei suoi contemporanei gli arrivano solo all’inizio del Novecento.
Oggi è considerato uno dei maggiori maestri a cavallo tra il XIX e il XX secolo. La mostra torinese si articola in nove sezioni.
Accompagna la mostra una pubblicazione edita da Skira che presenta, oltre alle riproduzioni delle opere in mostra, diversi contributi critici. In particolare, Sylvie Patry approfondisce il lungo e complesso percorso stilistico di Renoir. Il contributo di Riccardo Passoni è invece dedicato alla presenza di Renoir alla Biennale di Venezia del 1910 – dove vennero esposte trentasette sue opere – e all’influenza che tale partecipazione ebbe su alcuni grandi artisti italiani come Boccioni, Carrà, Soffici, Morandi e De Chirico, che intorno al 1930 si lega stilisticamente alla poetica del grande maestro francese e di cui troviamo esposta Bagnante al sole (Arianna abbandonata) (1931 circa) in un confronto serrato con l’opera di Renoir. Un altro testo, a cura di Augustin De Butler, è destinato invece a ripercorrere l’interesse dell’artista per l’arte italiana durante il suo viaggio nel nostro Paese.
Rappresentare la bellezza, sorprendere con luce e colore, ritrarre la vita della propria epoca con un delicato realismo, sono elementi chiave della filosofia pittorica di Renoir, che ne fanno ancora oggi uno dei pittori più amati dal pubblico.
La mostra di Torino vuole essere un omaggio alla sua arte e un’occasione irripetibile per ripercorrerne la vicenda artistica e umana, e permette di ammirare opere straordinarie, la maggior parte delle quali mai esposte in Italia.
RENOIR
Dalle collezioni del Musée d’Orsay e dell’Orangerie
A cura di Sylvie Patry e Riccardo Passoni
Dal 23 ottobre 2013 – 23 febbraio 2014
Orari: Lunedì chiuso
da Martedì a Domenica 10.00-19.30
Giovedì: 10.00-22.30
Info: tel. 011.4429620
Torino, Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea – Via Magenta, 31 .
( Immagine: Pierre-Auguste Renoir, La lettrice, 1874-1876, Olio su tela; 46,5 x 38,5 cm Paris, Musée d’Orsay (RF 3757),© Bridgeman/ Archivi Alinari )
Redazione
( 24.10.2013 )
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