Tanja Aumanen. Il sogno nel desiderio del colore
Ecco allora che sulla tela la condizione esistenziale incombe con le sue forme e i suoi oggetti trasformando lo spazio
a cura di Antonella Iozzo
Tanja Aumanen. Il sogno nel desiderio del colore Il fascino cromatico di un mare interiore attraversato dal vortice creativo di Tanja Aumanen si accende di luci e riflette le passioni dello spirito. Sulla tela il gesto realizza le sensazioni, l’occhio non abbandona il reale e il passato, il vissuto, le suggestioni danzano in una dimensione sospesa tra verità e illusione. Come un’impressione graffiante e lirica, alla quale segue una realtà materica ed intensa, Aumanen incanta e cede alla tentazione di saggiarne la superficie luminosa e irta di tensione per scendere nel profondo. Pennellate di colore, dense e spesse, conferiscono quasi volume ad un’espressività implosiva in grado di evolversi nella concretezza della forma. Con Aumanen l’opera si tramuta in evocazione poetica vibrante di malinconia, ma anche di sorrisi disegnati dalla linea curva della serenità. Fantasia ludica e realtà trasfigurata s’intrecciano nella tensione delle masse cromatiche e nei contrasti di luce e ombra, creando un diaframma dell’invisibile nel quale ansie, estasi e desideri sospingono l’inspirazione verso l’unica via d’uscita possibile: lo spazio inesplorato dell’orizzonte spirituale. Sulla soglia, equilibrio razionale e sottobosco di sentimenti, fusi l’uno nell’altro, tracciano il ritratto di un ricordo troppo lontano perché appaia nitido, troppo violento perché scompaia nei meandri dell’inconscio. Ecco allora che sulla tela la condizione esistenziale incombe con le sue forme e i suoi oggetti trasformando lo spazio pittorico in una visione in cui nulla è nascosto ma tutto sembra uscire, traboccare da un ironico caleidoscopio emozionale, la raffigurazione pittorica, di conseguenza, freme portando in se drammi, speranze e racconti come tracce incrostate sul tessuto della vita. Nella gestualità dell’artista la potenza emotiva dilaga come acqua vitale tra le crepe di un torrente, passaggi e paesaggi onirici e surreali si compenetrano in una saturazione cromatica capace di aprirsi, improvvisamente, ai pensieri, ai ricordi, alle sensazioni. E’ una pittura che si “muove” nella mente, non è un’illusione o un’allucinazione, ma è la sostanza fisica dell’incorporeo che prende forma nell’immagine. Lo spazio è invaso da configurazioni tonali luminose e fluide rapprese in creazioni calibrate dall’anima e alimentate dall’istinto. E’ un’Arte, quella di Aumanen, che agisce, sul sentimento e che può agire solo col sentimento. Sono stati d’animo fisici, dalle andature cromatiche e musicali inesprimibili verbalmente, ma sulla tela producono un suono, creano una calda atmosfera, un’energia armonica che richiama la natura e da essa estraggono la bellezza di amare nella gioia cosmica. Essenze pulsanti che seducono, fermenti che vibrano nella sottigliezza ironica, suggestioni che scuotono la riflessione, scompongono la logica e ricompongono formulazioni razionali in domande che attendono risposte, mentre tutto si lascia navigare dall’abilità tecnica dell’artista che coglie, con il suo gesto, lo stridore impetuoso dell’umano sentire e l’ipersensibilità espressiva. La forma delle idee scivola tra le pennellate, segue il sussulto dell’emozione e cede alla potenza del colore liquido. E’ un colore passionale, freddo, triste, lirico, struggente, vivace che sollecita l’anima, stimola la percezione, provoca deflagrazione sensitive e si muove verso lo spettatore, allontanandosi, protendendosi, ritraendosi; ecco allora che il quadro diviene una nuvola colorata sospesa nell’aria nella quale lo sguardo del passato emana lo splendore meditativo di una tensione profetica, drammatica e felice. E’ una combinazione di energia e consapevolezza, di amnesie e memoria, di realtà e sogno che raggiunge la tela frastagliandosi in materiche verità, quasi tracce pittoriche dall’effetto intenso e scuro quanto leggero e melodico, quasi pensieri in linee affascinati, capaci di tradurre le più intime profondità con una forza spirituale nata dall’impressione che l’artista riceve dal mondo esterno e dalla natura. Essenze in gesti che esprimono la compenetrazione di tutte queste esperienze unica voce di adesione dell’opera, composizione di consapevolezza cromatica e desiderio interiore. Arte, quella di Aumanen come evocazione e vocazione, potremmo definirla quasi un vasto sistema di corrispondenze tra suoni e odori, tra passione e colori, capaci di dar vita ad un’immagine compiuta, reale e simbolica. In questa pittura lo stato d’animo incontra il palcoscenico quotidiano e suscita pulsioni e azioni sgocciolanti in stratificazioni sulla pelle dell’esistere, in sentimenti che formano la materia dell’opera , una materia che vive nei corpi di protagonisti inconsapevoli, come dolci e teneri pinguini, simboli di un’atmosfera morale candida ed incontaminata o ancora nei volti di soggetti che si affacciano dall’illusione per rivelare la verità, attraverso una costruzione inaspettata capace, nella sua composizione finale, di sorprendere noi e perfino l’artista stesso, la cui sensibilità restituisce alla superficie pittorica la profondità immateriale dell’“io”. E’ una realtà sfiorata con la potenza dei colori e scalfita con la delicatezza della luce, bagliori di visibile nella liquescenza delle sensazioni. Dissolvenze di storie quotidiane, distillati di realtà lontane, frammenti di ricordi sfioriti, attimi capaci di trapassare la sostanza pittorica per rivivere in forme, segni e figure che aprono il loro animo allo spettatore, veicolano sensazioni, sgretolano certezze e delineano un mondo di sensi in cui risposano nostalgie e speranze. Una visione evocata da momenti di bellezza percettiva che ognuno di noi porta nel cuore. Alchimie di memorie e pensieri che ogni giorno si fanno più desiderabili e che l’istinto, prevaricando la ragione, rende situazioni astratte raccolte e raccontate dal gesto di Aumanen. E’ come se sulla tela si trasferisse il “vero della vita” e l’immagine, avvolta da un velo di rarefazione, rivelasse i sentimenti di cui è impregnata. Solo così da una sola traccia di colore si può elevare un poema sinfonico maestoso che scuote le fibre corporee. Solo così dentro una sola traccia di colore si possono condensare parole silenziose che straripano nel preludio dell’emozione, angolo di cielo nel quale l’ispirazione si concede a Tanja Aumanen.
di Antonella Iozzo © Produzione riservata Curriculum Esposizioni Pedersöre Articolo correlato . Bipersonale Peter Hedman e Tanja Aumanen |
Tanja Aumanen. The dream in the desire of the colour The colourful charm of an inner sea crossing from the creative vortex of Tanja Aumanen lights up and reflects the passions of the spirit. On the canvas the gesture creates the sensations, the eye does not abandon the real and the past, the experienced, the suggestions dancing in one dimension suspended between truth and illusion. As a biting and lyrical impression, which follows a materic and intense reality, Aumanen enchants and gives in to temptation to test the bright surface and bristling with tension to descend into the depths below. Brush strokes of colour, dense and thick, giving volume to an implosive expressiveness that can evolve in concrete form. With Aumanen the work turns into vibrant poetic evocation of melancholy, but also smiles designed by the curved line of serenity. Playful fantasy and a transfigured reality are intertwined in the tension of the chromatic masses and in the contrasts of light and shadow, creating an aperture of the invisible in which anxiety, ecstasy, desires impel the inspiration towards the only possible way out: the unexplored space of the spiritual horizon. On the threshold, rational equilibrium and undergrowth of feelings, merged into one another, trace a portrait of a memory too far away because it appears clear, too violent because it disappears in the labyrinth of the unconscious. Here, then, that the existential condition lies on the canvas with its forms and its objects transforming the pictorial space in a vision in which nothing is hidden but everything seems to go away, overflowing from an ironic emotional kaleidoscope, the pictorial representation, of consequence, quivers bringing in itself dramas, hopes and stories as traces encrusted on the fabric of life. In the gestures of the artist the emotional power spreads like living water between the cracks of a stream, crossings and landscapes dream-like and surreal interpenetrate in a saturated colour that can open suddenly, to the thoughts, to the memories, to the sensations. It’s a painting that “moves” in the mind, not an illusion nor a hallucination, but it is the physical substance of the disembodied taking shape in the image. The space is invaded by bright tonal configurations and coagulated fluids in calibrated creations from the soul fuelled by instinct. It is an art, that of Aumanen that works on feeling and that can only work with feeling. These are physical states of mind, from chromatic and musical gaits verbally inexpressible, but on the canvas they produce a sound, creating a warm atmosphere, a harmonic energy that recalls nature and extracts from it the beauty to love in the cosmic joy. Pulsating essence that seduces, excitement that vibrates in the ironic subtlety, suggestions that shake their reflection, they decompose the logic and recompose rational formulations in questions that await answers, while everything is left to be navigated by the technical skill of the artist that captures, with her gesture, the impetuous screech of human feelings and the expressive hypersensitivity. The shape of the ideas slips between the brush strokes, following the jolt of the emotion and gives in to the power of liquid colour. It is a colour of passion, cold, sad, lyrical, poignant, lively, which stirs the soul, stimulates perception, provokes explosion and moves towards the viewer, and then distancing, reaching out, retreating; here then the picture becomes a colourful cloud suspended in the air in which the look of the past exudes the meditative splendour of a prophetic tension, dramatic and happy. It is a combination of energy and awareness, amnesia and memory, reality and dream reaching the jagged canvas in textured truth, the effects of the almost pictorial tracks are as intense and dark, as they are light and melodic, all but thoughts in fascinating lines, capable of translating the deepest depths with a spiritual force which was born from the impression that the artist receives from the outside world and nature. Essences in gestures express the interpenetration of all these experiences, one voice of agreement in the work, the composition of chromatic awareness and desires within. Art, as suggested by Aumanen, like evocation and vocation, we might almost define it as a comprehensive system of correspondences between sounds and smells, between passion and colour, able to give life to a complete image, real and symbolic. In this painting the mood meets the stage of everyday life and raises drives and dripping effects on the layers of the skin of existence, in feelings that form the subject matter of the work, a subject matter that lives in the bodies of unwitting protagonists, such as sweet and tender penguins, symbols of the moral atmosphere, candid and uncontaminated, or even in the faces of people who overlook the illusion to reveal the truth through the ability of an unexpected construction in its final composition, to surprise us and even the artist herself, whose sensitivity returns to the pictorial surface the immaterial depth of ‘I’. It is a reality touched with the power of colour and scarred with the delicacy of light, flashes of the visible in the liquefaction of the sensations. The fading of everyday stories, the distillation of distant realities, fragments of withered memories, moments able to pierce the pictorial substance to relive in shapes, signs and figures that open their soul to the spectator, convey emotions, crumble certainties and delineate a world of senses in which nostalgia and hope remarry. A vision evoked by moments of perceptual beauty that each of us carries in their heart. Alchemies of memories and thoughts that each day make themselves more desirable and that instinct, evading reason, makes abstract situations collected and narrated by the gesture of Aumanen. It is as if the “real life” and the image are transferred on to the canvas, wrapped by a veil of rarefaction, revealing the feelings which are permeated. Only in this way through a single trace of colour a majestic symphonic poem can be elevated that shakes the body fibres. Only in this way inside a single trace of colour can silent words be condensed that overflow in a prelude of emotions, a corner of heaven in which the inspiration is bestowed on Tanja Aumanen. by Antonella Iozzo © Produzione riservata Curriculum She educated from the Art school Svenska Konstskolan in Nykarleby Finland 1994 Additional exam in professional painting Swedish Polytechnic Academy/ Art in 2000. Solo exhibitions ”Tre städers utställning” 1996, 1997, 1998, 1999, Nykarleby, Jakobstad, Karleby Jakartes (Jakobstads art society) annual exhibitions, jubilee exhib. And summergalleries 1993-2001 Regional ”muutos-förvandling”, Vasa 1996 Mixed exhibitions: Scolarships Articolo correlato . Bipersonale Peter Hedman e Tanja Aumanen |
Bluarte è su https://www.facebook.com/bluarte.rivista e su Twitter: @Bluarte1