Toni Venzo
Il silenzio è “sentire dentro” e per me “ sentire dentro” è meraviglia
di Michele Luongo
Come è nata la sua passione per la Scultura?
Dai miei passi nel bosco.. dalla voglia di dare vita alle emozioni che provavo attraverso gli alberi che rimanevano a terra e che si prestavano a riprendere vita con nuove forme..
Toni Venzo e la natura, quale è il suo legame con il legno ?
E’ un viaggio insieme: io attento alla sua natura, al colore , alla durezza.. , la materia pronta a lasciarsi lavorare e a comunicare attraverso le forme … Oggi però non escludo anche altri materiali e lascio una finestra aperta alla mia voglia di sperimentare ..
Quale genere di legno usa per le sue opere?
Quasi tutti i tipi di legno.. è bello vedere la particolarità di ognuno :, alcune sensazioni non possono prendere forma se non con un certo tipo di legno , la leggerezza del tiglio , o il calore del ciliegio selvatico o l’eleganza del noce . Ogni albero ha il suo “carattere”.
Quale è il suo pensiero nel momento del suo ultimo gesto ?
Non c’è un” ultimo gesto” nel mio creare: ogni “ultimo pensiero” è proiettato in un nuovo progetto che mi porta cercare qualcosa più in là.. è ricerca, è crescita,è sviluppo delle sensazioni, è andare avanti..
Quale linguaggio trasmette con le sue opere ?
Forse le mie opere non cercano di trasmettere parole , non cercano spiegazioni , letture, ma piuttosto vogliono lasciarsi ascoltare e portare la persona che le osserva ad ascoltarsi.
Forse si può dire il linguaggio delle “ emozioni “ che ci parlano da dentro perché sia un dialogo con se stessi. Un momento in cui gli occhi dell’osservatore si fermano sulle forme della materia che hanno di fronte, la mente si ferma in una posizione interrogativa cercando delle spiegazioni razionali e si apre il tempo dell’ascolto delle proprie sensazioni interiori.
Un “tempo-luogo-spazio” per stare con se stessi.
Le sue opere sussurrano silenziosa meraviglia per una sola voce di bellezza, è l’arte di Toni Venzo ?
Il silenzio è “sentire dentro” e per me “ sentire dentro” è meraviglia.
Nelle sue opere trasparenza e leggerezza, sempre ?
…La “trasparenza e la leggerezza” sono per me la ricerca della libertà interiore , riuscire a slacciarsi da forme troppo scontate , o pesanti o convenzionali e lasciare libera la mente di inseguire forme che assumono un carattere proprio e unico. Ma in questo c’è anche la “forza.” della sensazione che mi spinge a creare…
L’opera alla quale è particolarmente legato ?
E’ l’opera che farò.. quella che deve ancora uscire.. che mi prende dentro e non mi lascia finché non le ho dato forma concretamente…
Le sue opere hanno un titolo? In quale fase della sua arte nasce il titolo dell’opera?
Il titolo viene alla fine, non è un titolo ma un’emozione , ed è più un bisogno per l’osservatore.. o meglio per cercare di cerare un legame di comunicazione con l’osservatore.
Arte e mercato , il pensiero di Toni Venzo ?
Il mercato lo lascio a chi fa il “ mercante”, io mi occupo di creare…
Importante esposizioni a Santander in Spagna, a Stoccarda in Germania, in Grecia, al Teatro Accademico di Castelfranco Veneto e al ViArt di Vicenza, uno continuo confrontarsi , cosa le trasmette il contatto con il pubblico ?
Il “ Pubblico” per me sono le persone che incontro, che vengono a vedere le mie esposizioni, che mi chiedono tante cose e con le quali si crea un dialogo. Ogni persona è unica, mi piace la libertà di chi cerca di capire , di chi mi comunica il suo sentire, di chi si sofferma a condividere i suoi pensieri… a volte le sue esperienze. E questi sono dei momenti molto importanti . Le esposizioni diventano per me un momento di incontro e di arricchimento interiore.
I prossimi progetti di Toni Venzo ?
Ho alcune cose in cantiere sulla quali mi sto muovendo in punta di piedi.. guardando all’Europa.
di Michele Luongo © Produzione riservata
(24.Giugno 2009)
www.viacialdini.it
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