Bressanone, vibra, danza e sogna con il Festival di Acqua e Luce, il pubblico è rapito dalle movenze sinuose che l’intreccio dia acqua e luce intreccia nella sua eterea e carismatica essenza.
di Antonella Iozzo
Bressanone (BZ) – Acqua, luce, colore. Bressanone dream con il Festival di Acqua e Luce. Dal 10 al 26 maggio tutti i giorni, dalle 21.00 alle 24.00, il centro storico di Bressanone s’illuminerà d’immenso, sotto il segno dell’acqua.
14 artisti, 8 nazioni, 27 installazioni, è il ritmo della creatività internazionale che incontra Bressanone in un pulsazione culturale capace di cogliere l’attimo. Nel suo articolarsi in fermento artistico ci restituisce uno sguardo sul contemporaneo e al contempo sui tesori culturali che la cittadina di Bressanone custodisce in forme silenziose adagiate sulle sponde del fiume Rienza.
Festival che rientra nella Giornata Internazionale della Luce, proclamata dall’UNESCO e che si celebra il 16 maggio. Il 16 maggio 1960, infatti, il fisico americano Theodore Maiman realizzò il primo laser perfettamente funzionante, inventando una tecnologia d’illuminazione d’importanza capitale per la scienza, l’industria e l’intera società. Scienza e tecnologia migliorano la qualità della vita e il tributo degli artisti è il collante culturale in un società in continua evoluzione.
Per questo giorno speciale tutti i ristoranti e i locali pubblici del centro storico di Bressanone hanno accolto gli ospiti a lume di candela. Sognare può diventare avvenirista performance all’ombra della tecnologia, per una sera. Only at Festival di Acqua e Luce.
Un ricco programma di eventi collaterali rende la visita a Bressanone un viaggio alla scoperta di territori inesplorati sul pianeta acqua e luce. Mostre, concerti, iniziative come Acqua-0km-Wasser una degustazione di acqua nella vinoteca Vitis dell’unibz, curata da Kuno Prey. Diversi tipi di acqua verranno degustati in base ai chilometri percorsi fino al negozio. La differenza sta nella distanza. È molto interessante notare come ogni km percorso dalla sorgente fino alle nostre tavole influisce sulle caratteristiche dell’acqua e quindi sul gusto. Purezza, leggerezza, gradevolezza subiscono un arresto, qualità organolettiche al quale prestiamo, nel quotidiano, poca attenzione. Troppo concentrati sul bere preconfezionato come bere meglio, dimentichiamo le virtù e le qualità di un’acqua di casa che flette nuove sensazioni che immancabilmente inducono ad una riflessione. Solo così degustare e km0 può divenire uno stile di vita.
Bressanone, Festival di Acqua e Luce magia, sogno, bellezza
Acqua: più che un bene essenziale, essenza stessa della vita. Luce fortemente connessa al flusso vitale è l’anima impalpabile che ne cadenza il battito. Arte, rigeneratore di senso, impressione ed espressione del reale, visione, visionarietà o evocazione di un frammento che si dilata e imprime il suo carattere nel gesto dell’artista.
Il Festival di Acqua e Luce è tutto questo ma è soprattutto magia, sogno, bellezza che induce alla riflessione e rinasce armonia.
Acqua, luce, arte, una triade perfetta abilmente orchestrata da 14 artisti sul palcoscenico di Bressanone. La città stessa diviene primo piano e sfondo d’installazioni che ne amplificano le cadenze seduttive e risvegliano una bellezza sopita sui muri, è il caso dell’opera dell’artista tedesca Claudia Reh, “Und Aus Der Mitte Entspringt Ein Fluss”. Le pareti della Chiesa di San Erardo e del vicino ristorante Traubenwirt indossano le forme, i colori, le luci in un’istallazione che racconta goccia dopo goccia il suo costante e perpetuo movimento. Cifra vitale del nostro presente e del nostro futuro scaturite da un passato senza tempo.
Momenti che si animano in un scenografia fantastica e spettacolare sulle forme della città. Sognare è la prerogativa per una promanade nel suo ventre storico che rinasce carico di allegrezza cosmica. È una danza coinvolgente che se da un lato induce a riflettere, dall’altro ci sospinge sulle ali della fantasia per abbandoni sensoriali capaci di debordare il piacere di vivere una favola nella sinfonia acquatica di un Festival che rinasce vibrazione intensa ed evanescente, per sua stessa natura.
Ecco allora che se “Resolution” di Piazza Maria Hueber, teatralità fiabesca di un dipinto che scorre sulle pareti, pone l’attenzione sullo spreco e sull’importanza dell’acqua come risorsa del pianeta, la fantasia e il desiderio di vivere sospesi fra la magia delle nuvole rapisce l’allure romantica di una visionnaire che porta la firma francese Spectaculaires con “Through The Clouds, The Breathing of a Rough Diamond”. Emozioni che evaporano in impalpabili nuvole rigonfie di soft touch, quasi riflessi di luce nei colori del desiderio, quasi nuance carezzevole nel respiro del “Diamante della vita”. Il mondo dei sensi rimane estasiato e il pathos comunicato rinasce vibrazione sonora intima e astratta.
Se ogni luogo ha il proprio spirito, l’installazione “A Pond In The Garden”, sempre firmata Spectaculaires, crea la coscienza di un luogo in noi. Rivelando la sensibilità di un mondo interiore che parla all’anima di chi sa guardare oltre. È un’opera capace di fa cadere le barriere fra conscio ed inconscio, tutto nella musicalità visionaria di un giardino dai colori vividi, che rinasce quintessenza della vita ogni volta che viene annaffiato. È la forza, il mistero e l’energia dell’acqua. Non saperla decifrare nella sua impalpabile e limpida realtà è perdersi, per poi ritrovarsi imbrigliati in un mondo plastica proprio come il pinguino in “The 7th Continent”. Un altro testamento di realtà di Spectaculaires che continuano a farci sognare, pensare e migrare nell’universo ridefinendo gli orizzonti del nostro status emotivo ed intellettivo.
E ancora “H2O”, questione di chimica che diventa astrazione in una visione sublime che sconfina nell’immaginazione e illumina la notte ai Giardini Pupp, basta saperla cogliere nelle sue molteplici forme, vapore acqueo, liquida emozione o ghiacciata sensazione. Pensieri che incontrano le “Water Bubbles” sul ponte e infiammano la mente in una convergente e passionale sintesi tra creazione e costruzione ed ogni sfera un desiderio che magicamente ricama con la luce la scia luminosa lungo il fiume che s’infiamma della sua evanescenza artistica. Emozioni sfrangiti dal sogno, nel misto delle forme e dell’amore che riaccende il rosso brillante del cuore con “Amour, Love, Liebe, Amore”. È semplicemente tessuto emozionale, tenero ed intenso, fitto e romantico che riesce a far flettere gli alberi in un dolce paso double.
Bressanone, vibra, danza e sogna con il Festival di Acqua e Luce
Bressanone, vibra, danza e sogna con il Festival di Acqua e Luce, il pubblico è rapito dalle movenze sinuose che l’intreccio dia acqua e luce intreccia nella sua eterea e carismatica essenza. Istinto e immaginazione sembrano innescare i meccanismi della “The Water Machine” che ha utilizzato la Fontana Piazza Duomo di Martin Rainer per inscenare il pianeta teso nell’immensità dell’acqua e se questa irrompesse?
Acqua e Luce stupefacenti nell’accostamento narrativo di storie e persine le installazioni disegnano l’anima di Bressanone scandiscono sogni, riflessioni e verità universali e vivono l’arte nella contemporaneità degli artisti.
Un Festival che si apre a molteplici suggestioni creando un armonica partitura di ritmi che cadenzano la nostra passeggiata distendono nella memoria e nel vissuto di ognuno di noi. Ogni fontana diventa emblema perfetto su cui installare la propria idea creativa, ogni architettura, tessuto emozionale ideale che vive e rivive nell’abbraccio della notte. E se l’iconica installazione “Water, A Blessing” riproduce le vetrate istoriate dell’arte sacra, “Lampounette” di Tilt, ispirata alla lampada per architetti di fama mondiale trova nuove forma espressive per contemporanei spazi urbani dal total living into the light.
Festival di Acqua e Luce che dipinge l’impressione di un incanto e la magia del sogno. Tutto è onirica estensione del momento, tutto è fermo immagine nelle sequenze di frammenti che riflettono l’immagine frantumata e molteplice del tempo e della vita.
L’acqua diventa il fondale, il trattamento scenico essenziale, sul quale l’esplorazione delle nuove tendenze emotive prendono corpo è “Translucent” dello svizzero Adrian Scherzinger presso lo storico fossato del Palazzo Vescovile. Interazione fra superfice e profondità dell’acqua, quasi equilibrio precario del nostro presente al quale gli effetti e i giochi di luce imprimono il carattere immateriale dei sogni e la loro forza nel fluire in identità di pensiero riflessivo.
Festival di Acqua e Luce attitude alla meraviglia per stati emozionali unici e irripetibile. Quando la bellezza acquista l’anima musicale dell’indefinibile, si raggiunge uno stato cosmico, dove ogni vibrazione è riflesso dell’esistere e l’opera “Brightness Snow” sembra imprimere questo riflesso nella pioggia di luci e colori che scende lungo i portici di Bressanone per travolgerci nella sua magia.
Riflessi di impressioni kandinskyane in nastri di luce che svettano in vorticosa poesia. E’ liquida e densa armonia stillante le fibre dell’universo in candidi fiocchi di neve, mai così carichi e caldi d’atmosfera. Un dipinto d’inverno con pupazzi di neve giocosi quanto incorporeo custodi di note preziose, il sorriso del cuore nel battito della vita. Forever, now a Bressanone con il Festival di Acqua e Luce.
Info: https://www.brixen.org/it/festival-di-acqua-e-luce.html
Photography by Santifaller
di Antonella Iozzo ©Riproduzione riservata
(16/05/2018)
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