Hotel Edison NYC. Look Art Deco and contemporary style

Hotel Edison ed è come vivere su un set cinematografico tra star, volti e storie che sembrano ancora animare gli ampi spazi dell‘Hotel, il primo in stile Art Deco nel Theater District. Un look e un lifestyle che ne hanno segnato la storia grazie alla lungimiranza visionaria di Thomas Alva Edison.

di Antonella Iozzo

New York City – Vitale, vibrante, dinamica, New York City con il suo coinvolgente ed entusiasmante Theater District. Un turbinio di luci e colori che irradiano emozioni ma emanano anche il fascino e i fasti degli passati carichi di allure hollywoodiana, vivide espressioni Art Deco e strepitosi artisti di Broadway e Hollywood. E c’è un luogo dove tutto ha segnato la storia dell’ospitalità e del glamour l’Hotel Edison, primo hotel Art Deco nel Theater District. Un hotel iconico che ha fatto tendenza sin dal 1931, quando Thomas Alva Edison in persona ne accese le luci premendo un tasto del telegrafo nella sua casa a Llewellyn Park, Orange, New Jersey. Una delle caratteristiche dell’Edison, menzionata in tutte le pubblicità, era che ciascuna delle 1.000 stanze su 26 piani, era dotata di una radio, una novità per l’epoca.

Thomas Alva Edison tra gli inventori più famosi di tutti i tempi, grazie alle sue invenzioni come la lampadina a incandescenza, il fonografo e la cinepresa. Diede vita inoltre alla Motion Picture Patents Company, nota come Edison Trust, la compagnia formata dall’unione delle nove maggiori case di produzione cinematografiche dell’epoca.

Un uomo, un mito e il suo building iconico che segna i tempi l’Hotel Edison che dagli anni ’30 diventa palcoscenico per molti films di successo, srotolando come un red carpet un turbinio di sensazioni e situazioni che ne celebrano la sua essenza artistica, il suo design lineare e ritmato, la sua spazialità sequenziata da elementi in stile Art Deco.
Una lobby, una doppia entrata, un ampio corridoio che le pone ai lati opposti, e sale iconiche come Friedman’s, Bond 45, The Rum House ed Edison Ballroom che fu usata come Teatro Arena nel 1950 e come Teatro Edison dal 1972 fino al 1991.  Basta passeggiare lungo il corridoio, soffermarsi nella Lobby e osservare i sei murales, creazioni degli anni ’90 che evocano i murales WPA della fine degli anni ’30.

Sono opere ricreate da artisti locali come Arnie Charnick, un muralista nato e cresciuto nel Bronx, NY, che completa tre opere originali nel corridoio sulla West 46th Street tra Eighth Avenue e Broadway. I tre murales mostrano l’evoluzione di Times Square, dai primi anni del 1900 agli anni ’80.
E se si rimane rapiti dal primo murale, dipinto in toni seppia, che ricorda i primi giorni di Broadway e del Vaudeville, il secondo è un vivido sunto di un momento storico riproponendo l’iconico ed euforico bacio… alla fine della seconda guerra mondiale. Riflessioni invece avanzano davanti al terzo murales che ritrae quella che Charnick chiama l’era squallida, vista attraverso il finestrino di un taxi, dei cinema a luci rosse e degli spettacoli di peep show.

Hotel Edison tra emozioni e fascino
L’Hotel Edison, progettato da Herbert J. Krapp, fa parte del marchio Triumph Hotels, di proprietà di Shimmie Horn e Gerald Barad. La sua architettura si contraddistingue ancora oggi per la parte inferiore della facciata in granito e i piani superiori di mattoni bianchi smaltati con pennacchi di terracotta policroma. Numerosi dettagli richiamo le geometrie art déco è ridefiniscono finestre e particolari della struttura.
Al suo interno il design un po’ teatrale è distintivo, non si può rimanere indifferenti, è un turbinio di pulsazioni artistiche che invadano la frenetica vita moderna. È un flusso costante di ospiti che s’incontrano di personalità che si creano sinergie intellettuali e sensitiva, è la vita che brulica intorno, dentro e fuori l’Hotel Edison.

Hotel Edison set di molti film che tornano nei nostri occhi appena varcata la soglia è qui infatti che negli Anni ’50 – Il detective di “Naked City” Adam Flint viene filmato mentre bacia una ragazza di fronte all’Hotel Edison. Gli eleganti interni, come il corridoio appaino in importanti produzioni come Il Padrino del 1972 e ancora nel 1994 nel film di Woody Allen, Jack Warden e John Cusack camminano attraverso l’hotel in “Pallottole su Broadway”. Suggestiva poi la scena di Michael Keaton al The Rum House nel suo ruolo di Riggan Thomson nel film vincitore dell’Oscar “Birdman”.

Numerosi films ma anche indimenticabili spettacoli come l’esibizione di Tony Pastor del 1940 e nei primi anni ’50, “Glorious” ovvero Gloria Parker e la sua orchestra sono stati gli ospiti di trasmissione serale su WOR dall’Hotel Edison. Parker avrebbe aperto lo spettacolo con l’arpa di vetro (o bicchieri musicali) e avrebbe caratterizzato il popolare suono latino sulla sua marimba con la sua orchestra.

Hotel Edison e le Signature Suites
Hotel Edison, al centro di Broadway al cuore del nostro confort con Signature Suites recentemente rinnovate offrono spazialità tesa fra funzionalità e praticità nessuno eccesso, solo linearità e semplicità nelle forme e nelle linee con amenities e dettagli per il piacere degli ospiti come  macchina da caffè/tè Keurig, TV HD a schermo piatto LCD da 42 pollici, un mini-frigo, Individual climate control, iHome with iPod docking station. Stanza da bagno rigorosamente in bianco con amenities firmati C.O. Bigelow. 

Camere e suite che non urlano eccesso di eleganza, ma creano l’atmosfera giusta per un soggiorno piacevole, capace di regalare quella pausa, quel relax che invia ancora di più a sognare dopo una full immersion in new York City e Times Square.

E quando la camera o la suite è provvista di terrazza la vista è appagante, edificante, completa il piacere di essere e di sentirsi al posto giusto per riconnettersi con le emozioni. Si, siamo all’Hotel Edison dove il  ctyscape si tocca con un dito e sorride all’obiettivo.

Hotel Edison dove il tempo scopre the Rum House and more…
Hotel Edison dove il tempo non trascorre mai invano e dove il moderno deborda il suo prezioso passato ricreando atmosfere uniche tra esibizioni notturne di jazz e pianoforte dal vivo come quelle del Rum House conosciuto come uno dei migliori cocktail bar di Times Square NYC. È qui che tra luci soffuse ed intense, colori caldi e un design in stile antico in rame e legno che si possono sorseggiare cocktail realizzati dai migliori baristi della città e la migliore lista di drink a base di rum, come rum scuro El Dorado Single-Barrel, un rum miscelato Zaya Gran Reserva e il “George Cohan” (con Heaven Hill Bourbon, Cocchi Americano, limone, bitter e Egg White), solo per citare alcune probabili tentazioni.

Molto particolare il Bod 45 un excursions sul ricordo della cucina italiana con il suo antipasto di verdure e un ampio menu che include costolette di vitello, frutti di mare, pasta fatta in casa, pizza a crosta sottile.  Senza dimenticare il raffinato Friedman’s dal look informale con un suggestivo bancone che precede la sala ristorante. Sala caratterizzata da colonne decorate in stile classico e che sequenziano lo spazio. The Friedman’s offre un menù giornaliero di piatti americani freschi accompagnati da una vasta scelta di birre artigianali e una nutrita carta vini.  
Ma è l’Edison Ballroom ad attirare l’attenzione elegante spazio per eventi di Manhattan dall’architettura Art Déco. Ancora oggi si respira l’atmosfera dell’Era Swing. Un vero gioiello, che ha ricevuto una ristrutturazione multimilionaria nel 2008, ideale per matrimoni, conferenze aziendali, gala di beneficenza e altro ancora.

Hotel Edison ed è come vivere su un set cinematografico tra star, volti e storie che sembrano ancora animare gli ampi spazi dell‘Hotel, il primo in stile Art Deco nel Theater District. Un look e un lifestyle che ne hanno segnato la storia grazie alla lungimiranza visionaria di Thomas Alva Edison. Esserci è d’obbligo per ripercorre il suo splendore tra arte e contemporary historical glamour for timeless emotions

Hotel Edison
228 W 47th St, New York, NY 10036
Phone: (212) 840-5000
https://www.edisonhotelnyc.com/

 

di Antonella Iozzo ©Riproduzione riservata
                  (10/10/2024)

 

Photo by Hotel Edison

Bluarte è su https://www.facebook.com/bluarte.rivista e su Twitter: @Bluarte1