Lido Palace, anima liberty, magnificat dimensione di armonie irresistibili. Eleganza, funzionalità, design, s’integrano vicendevolmente, tutto ruota intorno all’ospite, tutto si muove attraverso il senso della bellezza, lusso sulla pelle.
di Antonella Iozzo
Riva del Garda (TN) – Lido Palace, anima liberty, magnificat dimensione di armonie irresistibili . Lido Palace Hotel Five Star Plus, l’eterna bellezza del liberty contemporaneo a Riva del Garda. L’estetica diventa sentimento, le idee emozione, l’ispirazione passione: inedite armonie che suggeriscono soluzioni inesplorate per un design dall’eleganza colta e sorprendentemente vivo. Fascinazione Belle Époque, capace di declinare lo spirito del luogo, in una meravigliosa suggestione che ne interpreta lo stile adagiandosi sulla superficie del Lago di Garda.
L’anima del tempo ci conduce nel 1899, quando il Lido Palace apre le sue porte ai personaggi del tempo. Testimonianze che pulsano di realtà storica, il Trentino, infatti, all’epoca era terra di confine dell’Impero Asburgico e Riva meta di ospiti illustri e regnanti come l’erede al trono Arciduca Francesco Ferdinando, la Granduchessa russa Olga Alexandrova e sorella dello zar Nicola II. Riva del Garda, di conseguenza, diviene location internazionale di prestigio e il Lido Palace ne è il simbolo, cuore di un progetto molto più ampio che mira a riqualificare l’intera area circostante con parchi e giardini, per una dimensione relax in stretta correlazione con il respiro della natura. Impeto verde che ieri come oggi, in una cangiante vibrazione luminosa, rinsalda l’effetto solare illuminando d’immenso la quiete in fondo ai nostri occhi.
Lido Palace, anima liberty.Magnificat dimensione di circa 12.000 mq, splendidi esemplari di Cedrus, Cupressus, Magnolia, Taxus, Laurus, Thuya e Trachycarpus come quinte di scena per riflessi, riflessioni e rêverie di un paesaggio composito che abbraccia la struttura traghettandola placidamente dalla tradizione liberty all’alba di un’arte moderna.
Musa è la memoria
Musa è la memoria per 42 splendide camere e suite su quattro livelli, dal design contemporaneo e dal fascino sospeso nelle emozioni della storia. Istinto e immaginazione convivono in camere che appaiono come un prolungamento della natura. Le suggestioni del luogo, infatti, attraverso spettacolari viste panoramiche a 360° divengono protagoniste dei nostri sogni, ispirando pensieri tra le trasparenze del lago e le tonalità delle montagne. Ci troviamo sull’ultimo livello, dedicato alle suite, palcoscenico senza pareti per una teatralità che fluttua nell’aria, universo in riva ai nostri desideri dotato di tutti i confort. Solo così il riposo scopre una nuova dimensione, il lusso sulla pelle. Eleganza, funzionalità, design, s’integrano vicendevolmente, tutto ruota intorno all’ospite, tutto si muove attraverso il senso della bellezza.
Lo sguardo corre libero in un percorso che pone la sala da bagno in comunicazione o meglio in conversazione con l’ampia camera, scenografica partitura degli spazi che delimitano senza chiudere. E l’intera sontuosità neoclassica dell’edificio rivive la sua raffinata elegia nella luce del contemporaneo. Minimalismo accogliente e cromatismo rigoroso, per camere che si sviluppano in una grande fluidità spaziale, libere e aperte, intime e uniche.
Armonie irresistibili
È come se il Lido Place, disegnasse l’anima del Lago di Garda, scandendo armonie irresistibili, forieri di un design essenziale, pulito, lineare, firmato dall’architetto Alberto Cecchetto. Equilibrio nel fascino discreto della sintesi e della musicalità. Un gioco di volumetrie razionali abbraccia il paesaggio, si apre alla necessità interiore, si distende nella memoria e nel lago.
Una partitura cadenzata d’intimità, una empasse immaginifica in grado di combinarsi con nuove idee estetiche, sintesi di esperienze visive e artistiche che scandiscono forme e spazi in un preciso alternarsi di pieni e vuoti, di bagliori soffusi e tagli di luce.
Parole-chiavi sembrano essere essenzialità, morfologia elementari dei volumi e natura. Creatività architettonica che favorisce il dialogo con lo stile classico preesistente in una verità intrisa d’impressione fuggevole, è la trasparenza del vetro che impera nella hall. E il parco circostante diviene parte viva della scena con il suo verde lussureggiante, la danza delle foglie sospinte dal vento, la vivace esplosione dei petali in fiore.
È come se un terso parallelepipedo leggermente sfalsato e dalla pianta libera sprigionasse un’atmosfera intima e sensuale, suggerendo, anziché definirle ogni funzione mediante il controllo della luce. Raffinata modulazione sonora capace di srotolare la sua reminescenza in un continuum paesaggistico che continua a riverberare grazie al pavimento in lamiera corten. Materica sensazione che s’innalza in audace elemento d’accoglienza, il classico “bancone reception”, ovvero ispirazione organica per arredi scenografici dai dettagli curati. Plus emozionale l’ospitalità, il team intraprendente e preparato, fra i quali spicca la voce solista di Martina Albertini Event & Marketing Manager in perfetta sinergia con il Direttore Gabriele Galieni, managerialità coniugata al futuro.
Living dream contemporaneo.
Nella Hall le curve morbide del divano seguono il richiamo dell’arte nell’impercettibile mutare delle sensazioni che attraversano la nostra sensibilità e insieme lo spazio intorno a noi. È un avanzare piano nello spettacolo della bellezza, luce, poesia, estetica in un sol gesto, continuum tra passato e presente, tra memorie cesellate da accordi neoclassici e liriche improvvisazioni per un living dream contemporaneo. È il Balì Bar, luce bianca sul pop. Cromatiche emozioni, sfuocate evocazioni, fusion sensoriali in stile action painting. Configurazioni cromatiche di fresca e luminosa fluidità invadano lo spazio architettonico e reale e scivolano nella nuova meraviglia del desiderio, l’impeto trascinante dell’istante.
Now, forever. Reminiscenze liberty, battiti color field, una sosta ancora nell’ En plein air dello stile e ci troviamo nella Sala delle Colonne. Sublime ambivalenza del tempo, l’incanto del passato, la pulsione del presente e l’avvenire sogna l’esperienza dello spazio. Intrecci di vecchio e nuovo interpretano la flessibilità, con un design che sviluppa diverse soluzioni adattabili alle diverse esigenze. Dinamiche del vivere contemporaneo che scorrono libere nello spirito delle attuali tendenze del gusto, evocando atmosfere di grande relax.
Passione benessere
Diamante del Lido Palace, la Centoundici SPA. Tutto parla di seduzione, di benessere, di trasposizione dell’anima verso le mille e una notte del piacere. 1.500 mq per un tempio dei sensi che rinasce voluttà psico-fisica nella perfezione della professionalità Five Star Plus. Esperienza che si veste di arte, perché la tradizione è un’arte che rilascia la sua antica sapienza nei trattamenti che richiamano Oriente e Occidente.
Luci soffusi, suoni calibrati in musicalità percettiva, bouquet di fragranze, ogni dettaglio è pensato per avvolgere l’ospite nella simbiosi cosmica del benessere attraverso le fibre più sensibili della pelle, oltre l’equilibrio del piacere nella perlacea esistenza ricreata dal Lido Palace, attraverso la piscina interna, l’idromassaggio, il solarium naturale, i bagni di tepore, di vapore, il bagno mediterraneo, la sauna finlandese in legno, la stanza del sale , la stanza relax con tisaneria, l’area fitness.
Passione, benessere che sospira nel volto simultaneo delle “Sette Cerimonie” per un lusso che stilla ingredienti preziosi ed esclusivi che decidiamo di elencare: “Ofuro”, l’antico rito del bagno giapponese; “Talingo”, viaggio nei mari del sud; “Loukum”, il giardino delle delizie; “Gocce d’oro”: Tramonto sudamericano; “Ambra baltica”, gemma del nord; “La Tessitrice”, dall’antica Cina; “L’equilibrista”, sogno birmano. Cerimonie come effluvi d’amore per un lusso che nasce nel planetario tempio dell’anima.
Tra stupore ed emozione
Splendore natura che esordisce in ampie dimensioni che evocano la vastità dell’immenso intorno a noi, e parlano il linguaggio dell’architettura contemporanea. Ci troviamo nella zona lunch e dinner con i ristoranti “Tremani Bistrot” e “Il Re della Busa”, una grande foglia metallica si allunga fra gli alberi, sotto la sua epidermide il gusto sublima i sensi. Dalle ampissime vetrate l’impercettibile mutare del vento che increspa o distende il lago , e la luce che rapida e improvvisa illumina e oscura irradiando riverberi e ombre. Tra stupore ed emozione lo spettacolo della natura, con audaci pennellate di luce e poesia ci sorprende, il coinvolgimento empatico è profondo, e l’architettura ne rafforza la sconfinata potenza in un’astrazione materica che è semplicemente il prolungamento della nostra percezione verso l’infinito. Lo stesso capace di sospingersi in terrazza dove il fremito della natura gioca un ruolo importante all’interso della sinfonia architettonica.
Magicamente, come dalla prua di una nave, la nostra vista scruta il paesaggio circostante percependone l’essenza per soffermarsi, poi, sulla piscina scoperta, proprio sotto i nostri occhi. E’ una sensazione che deborda l’orizzonte, inarca il fascino del tramonto e plana nella totalità del cielo. Sinfonia d’acqua, in tutte le sfumature dell’azzurro, a bordo piscina, diamante incastonato nel cuore verde del Lido Palace, quasi un rimando all’impressionismo di Monet nel mutevole variare atmosferico.
Il gusto sublima i sensi
Intermezzo paesaggistico che si apre alla creatività culinaria dello Chef Giuseppe Sestito, esperienza internazionale e passione senza confini. Freschezza, leggerezza, semplicità in perfetto stile mediterraneo e ogni piatto rinasce quintessenza del sapore. Degustare la sua cucina in un ambiente che ridefinisce la dimensione del gusto, è piacere sensoriale allo stato puro.
Ogni dettaglio concorre a creare l’atmosfera, a distendere il tessuto emozionale, in feeling avvolgente, capace di disegnare l’accordo perfetto che lega la realtà al sogno di viverla, anche, grazie alla professionalità del servizio, attenta discrezione declinata in senso dell’accoglienza. Ed è proprio al Tremani Bistrot, sorseggiando l’eleganza del Franciacorta Cavalleri, Blanc de Blanc, che il nostro palato scopre la danza dei sapori orchestrati dallo Chef Giuseppe Sestito.
Morbida evanescenza di naturalità con il “Dentice scottato”, nobile proteina che implode soavemente in tutta la sua consistenza. Sulla stessa vie en rose la “Tartare di tonno su couscous al lime”, nota vivace che rilascia tutti i glissando dell’estate nella rosea panacea del tonno. E ancora pesce sul fondale della natura, che si lascia gustare nelle sue infinite varietà. Come “L’insalata di polpo su crema di patate e levistico”, piacevole da mordere, la cottura omogenea è esaltata dalla crema di patate e levistico. Verve erbacea che titilla le papille gustative. Molto più intense le impressioni della capasanta avvolta nello speck e servita con mandorle e pomodorini, un velluto che avvolge la ricchezza dell’abbinamento in modo rotondo e oserei dire solare.
Più che un piatto un dipinto orchestrato abilmente, studiato nelle proporzioni, ritmato nelle forme, equilibrato nei colori. Esattamente come i “Paccheri con pomodorini, zucchine e guanciale” accompagnati da un bianco Cesconi, “Oliver” Pinot bianco, Chardonnay, Pinot grigio, fresco e moderatamente fruttato. Paccheri dalla cottura eccezionale che diventano anelli per una meravigliosa combinazioni di sapori che inevitabilmente ci rimanda ai profumi e agli aromi dell’orto: zucchine che ravvivano, pomodorini che con la loro acidità creano un dolce contrasto, guanciale croccante e mordace, trasportano in un godimento gustativo unico e loquace.
Esercizio di stile che continua con i dessert Tortino al cioccolato con gelato alle fragole e “Crème brulée al pistacchio”. Se il primo è un classico godurioso nella sensazione decisa del cioccolato la Crème brulée, e una paradisiaca stilla di piacere nella corporea e diafana combinazione dei sapori. Pistacchio aromatico, intenso e delicato, mitigato dalla croccantezza che rilascia sfumature di felicità sensoriale.
Lo Chef, ci saluta con un sorbetto di limone e lime appena preparato. Attimo dopo attimo, goccia dopo goccia, setosità e cremosità accarezzano il palato, armonie in bianco per nuove emozioni che accendono il design del Lido Palace.
Lido Palace Hotel
Viale Giosuè Carducci, 10 – 38066 Riva del Garda Trento
Tel. 0464 021899 – http://www.lido-palace.it
di Antonella Iozzo ©Riproduzione riservata
(23/06/2014)
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