Parigi si vive e si lascia vivere insinuandosi lentamente sotto pelle, è un lucido delirio delle emozioni. Ci sentiamo e siamo protagonisti di una estensione del desiderio che indossa la magia della città.
di Antonella Iozzo
Parigi – Parigi, fascino senza tempo, magia senza fine. Una sensazione che colpisce al cuore appena le forme della città investono lo sguardo, storia, arte, architettura inscenano la loro teatralità stupefacente. Linee classiche, barocche, stile liberty, art déco e ancora stile Luigi XIII, trionfo del Re Sole, magnificenza napoleonica, ingegneria del Barone Haussmann che ridisegna la metropoli. Raccontarla? È come percorrere il passato, scendere negli anfratti del III sec. a. C., con la presenza di popolazioni celtiche i “parisii” nella zona dell’Île de la Cité, attuale cuore della metropoli, fino ai feroci conflitti a carattere religioso e l’assassinio di Enrico IV nel 1610, per poi risalire il suo importante sviluppo con il ministro Richelieu sotto il regno di Luigi XIV, le leve dell’illuminismo che portarono alla rivoluzione francese del 1789, fino a giungere alla proclamazione di capitale imperiale da Napoleone I e Napoleone III. Le due guerre mondiali, devastarono la sua immagine di importante centro culturale, ma il sentiero della ragione invoca le arti prendendo posto nei numerosi teatri, magari immaginando Moliere, Victor Hugo, Cyrano de Bergerac, solo per citare qualche artista, e nel mondo risplende ancora il fascino di Parigi.
Parigi sulla pelle
Parigi si vive e si lascia vivere insinuandosi lentamente sotto pelle, è un lucido delirio delle emozioni, improvvisamente, le parole di Jean Cocteau: Tutti a Parigi vorrebbero essere attori e nessun spettatore, assumono il loro vero significato. Ci sentiamo e siamo protagonisti di una estensione del desiderio che indossa la magia della città. Magia che rinasce evocazione attraversando la Senna in battello. Parigi vista dal fiume è pulsione storico artistica mista a sentimento. Il battello è uno dei modi migliori per vivere l’esperienza parigina a tutto tondo. Consigliamo un salto all’Ufficio del Turismo, in Rue des Pyramides, 25, per un Paris City Pass, acquistabile anche via web, il pass ufficiale dell’Ente del Turismo e dei Congressi di Parigi, musei trasporti e crociere per 2, 3, 4 o 5 giorni. Scoprire la città est plus facile! Grazie alla professionalità e quel pizzico di verve parigina che comunicano gli addetti del settore. Accoglienza e ospitalità in un sorriso sulla città.
Le due rive della senna sono la corrispondenza emotiva di edifici e lasciti del tempo, Notre Dame, Museo del Louvre, i suggestivi ponti, la Tour Eiffel, il Trocadero. Parigi s’inchina al nostro sguardo è sulla Senna scivolano le cartoline d’epoche, la chanson d’amour sussurrata dal ricordo.
Un altro modo per visitare in libertà Parigi è un Open tour un around the city, seguendo i propri ritmi, si può scendere ai punti di maggiori interesse e risalire al prossimo giro. Per due giorni la città si mostra in tutta la sua magnificenza. Un’altra esperienza inclusa nel Parisi City Pass, al passo con i turisti, al passo con la città che si muove intorno a noi.
Dal ponte superiore dell’autobus, la vista è spettacolare, quattro circuiti, cinquanta fermate e informazioni storico-artistiche sulla città in nove lingue tramite servizio auricolare sul sottofondo musicale di romantiche chansons d’amour. Da questa posizione privilegiata il II arrondissement rivela la sua strategica importanza ospitando un gran numero di attività finanziarie ed economiche con numerose sedi bancarie raggruppate attorno alla ex Borsa. Qui, si trovano anche la Bibliothèque Nationale, l’Opéra e l’Opéra Comique. Al numero10 di Rue Saint-Joseph, nacque lo scrittore Émile Zola, sua la frase “significa essere poveri due volte”. Descrisse molto bene nei romanzi la nuova Parigi, la Parigi del Essere poveri a Parigi, Barone Haussmann, urbanista di Napoleone III, che demolì parte della città medievale per fare posto ai boulevard, ai palazzi, a Les Halles (i mercati generali) e ai grandi magazzini.
Sotto il cielo di Parigi
Sotto il cielo di Parigi il nostro tour ci porta ai Giardini delle Tuileries a Rue de Rivoli, romantici i ponti Pont Neuf e Pont des Arts, poi la visione diventa raffinata eleganza, sublime apoteosi dello spazio, tensione infinita che la frenesia quotidiana inonda di ritmo caotico, ma se l’iride riesce a cogliere l’attimo dell’infinito scopre l’armonia assoluta di Place de Concorde. Poco distante la quiete musicale di Place Vendôme con al centro la Colonna di Austerlitz, ispirata alla colonna Traiana a Roma, venne costruita per celebrare una delle più grandi vittorie napoleoniche, la Battaglia di Austerlitz, appunto, usando come materiale tra i 133 e i 180 cannoni sottratti agli austriaci e ai russi sul campo di battaglia. Creata nel 1702 come monumento alla gloria degli eserciti di Luigi XIV, all’inizio venne chiamata Place des Conquêtes, piazza delle conquiste, poi Place Louis le Grand, piazza Luigi il Grande, quando le conquiste si rivelarono temporanee; dove ora si trova la Colonna di Austerlitz si trovava la statua equestre del re, successivamente distrutta, durante la Rivoluzione Francese. Il sito della piazza fu un tempo l’hôtel particulier, cioè la residenza privata di César, duca di Vendôme, figlio illegittimo di Enrico IV e della sua amante Gabrielle d’Estrées. Successivamente il ministro delle finanze di Luigi XIV, l’acquistò con l’obiettivo di costruire una piazza, sul modello di Place des Vosges del secolo precedente. Louvois andò incontro a difficoltà finanziarie e il suo progetto venne portato avanti dal finanziere John Law, considerato il creatore della carta moneta. Sotto di lui la piazza venne completata nel 1720. Dissesti finanziari portarono all’acquistò della piazza da parte della famiglia Borbone-Condé.
Una piazza, tante storie, pochi indirizzi, molte personalità che scrissero la storia come Frédéric Chopin che visse e mori di tubercolosi al numero 12 di Place Vendôme, Coco Chanel visse al numero 15 dove, oggi si trova il Ritz.
Parigi si lascia leggere fra la storia
Parigi si lascia leggere fra la storia, fra edifici che riassumono secoli di gloria e di sconfitta. Durante il nostro Open Tour, i luoghi simboli sfilano e lascino dietro di se tutto il carisma possibile come l’Hotel de l’invalidi, da non perdere per chi ama conoscere la storia militare di Parigi, qui si trova anche la tomba di napoleone. Tra i numerosi ed imponenti edifici il maestoso Palazzo reale ed i suoi giardini, il Grand Palais e il Petit Palais costruiti in occasione dell’Esposizione Universale del 1900, per celebrare la gloria delle arti francesi. Due edifici di fronte si specchiano nell’impressione fuggevole del tramonto, oggi ospita il Museo delle Belli Arti. Il Grand Palais e il Petit Palais situati lungo gli Champs-Élysées il lungo viale dedicato al primo ministro inglese che si estende dall’ Arco di Trionfo a Place de la Concorde per ben 2 chilometri. Il nome deriva da Campi Elisi o Eliseo, che secondo la mitologia greca è il luogo di riposo da colui che è amato dalle divinità. Avenue de Champs-Élysée è luogo d’incontro nazionale per gli eventi più importanti, la parata del 14 Luglio, le celebrazioni del Capodanno o le vittorie sportive della Francia. Lungo il suo percorso sono ospitati hotel come Marriott international o Four Seasons, negozi come, Chanel, Jean Paul Gaultier, Louis Vuitton, così come tantissimi ristoranti, caffetterie e locali. Assolutamente da non perdere Le Pavillon Elysée Lenôtre uno scrigno della Maison Lenotr, e se vogliamo insieme alla buona cucina francese degustare anche l’atmosfera artistica stile ani 20, Le Boeuf sur Le Toit, in una via laterale degli Champs-Élyséesè è la meta ideale.
La gastronomia francese fiore all’occhiello dell’alta cucina internazionale è il fil rouge di percorsi enogastronomici che l’Ufficio del Turismo è lieto di proporvi. Parigi offre diverse soluzioni anche per il soggiorno, ma se il vostro sogno parigino rivela un’indole fascinosa, un allure charme con un tocco d’italianità e di esclusività non ci sono dubbi il Castille Paris, Starhotels a pochi passe dal Louvre, l’Opéra e Place Vendôme è la boutique hotel che fa per voi.
Parigi day
Un alto modo per visitare Parigi è la metro. Ben 200 chilometri di metropolitana, efficientissima. Paris city card, è il sistema più conveniente e pratico, non solo trasporti ma ingressi a musei, crociere. Con la metro attraversiamo la città e giungiamo al quartiere latino, sul lato destro della Senna, qui ha sede anche la Sorbonne. È il più antico quartiere di Parigi e il più caratteristico con i numerosi bistrot, galleria, d’arte e magnifici giardini, il pulsare universitario è palpabile. Da un quartiere all’altro scopriamo Montmartre, dominato dalla basilica del Sacré Cœur, visibile da ogni zona di Parigi. È dei quartieri più affascinanti e caratteristici della città. La posizione strategica di questa collina, che domina Parigi, ha garantito a luogo una grande importanza fin dai tempi antichi. Il nome del quartiere deriva probabilmente dal tempio romano che vi sorgeva, Mont Martins (collina di Marte). Camminando per le stradine, che risalgono la collina, viene spontaneo pensare ai grandi artisti come Pissaro o Monet, che fecero di questo luogo la loro residenza. Luogo d’ispirazione per eccellenza con una trentina di mulini a vento che si stagliavano nel cielo di Montmartre. Nel vicino Cimitero di Montmartre si possono leggere sulle lapidi numerosi nomi importanti: Berlioz Offenbach, Stendhal, Zola, Degas.
La fermata della metro Blanche è d’obbligo per un salto al Moulin Rouge, il cabaret più famoso del mondo, da quando Henri de Toulouse Lautrec, all’inizio del XX secolo, ne dipinse i momenti salienti. Edith Piaf, Yves Montand Josephine Baker ma anche Ginger Rogers, Lisa Minnelli, Frank Sinatra sono alcune delle famose star del mondo dello spettacolo ad essersi esibite al Moulin Rouge. Costruito nel 1889 da Joseph Oller, imprenditore catalano, molto noto anche come scommettitore e proprietario del Paris Olympia. Il primo nome è stato Le Premier Palais des Femmes, forse nel suo nome portava già il suo destino: tempio della musica e della danza, il can can è proprio qui che è nato.
Paris Museum Pass
E’ il momento di utilizzare il Paris Museum Pass ben 60 musei tra i più importanti a portata di …Pass. Museo du Louvre, Museo D’orsay, Museo Roden, Conciergerie, Musée Gustave Moreau, Tours De Notre-Dame, Musée National Eugène Delacroix, Arc De Triomphe e tanti, tanti altri. Per la sua estrosa modernità lungimirante ci piace soffermarci sul Centro Pompidou. Nel 1969 il presidente francese Georges Pompidou, ebbe l’idea di creare una nuova istituzione culturale dedicata all’arte moderna. Venne indetto un concorso che attirò 650 partecipanti, lo scopo era quello di costruire un nuovo centro culturale. Il progetto vincitore, presentato dagli architetti Richard Rogers, Renzo Piano e Gianfranco Franchini, dava un taglio netto alle convenzioni architettoniche, spostando gli elementi funzionali, quali scale mobili, tubi dell’acqua e aria condizionata all’esterno dell’edificio, liberando, quindi, lo spazio interno da dedicare all’esposizione delle opere d’arte. Troviamo così tubi e condutture tutte codificate da colori: blu per l’aria, verde per l’acqua, rosso per gli ascensori, giallo per l’elettricità, grigio per i corridoi e bianco per l’edificio stesso. Oggi, i tubi colorati che compongono la parte esterna del Centro Pompidou sono ormai noti a tutto il mondo. Il suo interno ospita: la Bibliothèque publique, il Museo Nazionale d’Arte Moderna il più grande museo d’arte moderna in Europa, e l’IRCAM centro per la musica e la ricerca acustica). L’attrazione principale sono le collezioni dedicate a movimenti artistici come Surrealismo, Fauves, Dadaismo, arte astratte e tanti altri stili.
Una nuova meraviglia architettonica e la Fondazione Louis Vuitton, progettata dall’architetto canadese Frank Gehry, l’ideatore del Guggenheim Museum di Bilbao. Nel cuore dei giardini del Bois de Boulogne, uno svettante veliero scolpisce l’aria. Linee fluttuanti, pieni e vuoti in alternanza, armonia che disegna curve melodiche nella luce che ridisegna la bellezza dello spazio. Semplicemente emozione vibratile la scalinata d’acqua all’esterno, sottilmente elegante, scivola in una sinfonia perpetua del movimento, silenziosa e scenografica, vitale e sensuale. 11.000 mq, quasi 3600 pannelli in vetro, legno e oltre 1500 tonnellate di acciaio per una forma della metropoli che celebra l’arte contemporanea. Un auditorium, che potrà ospitare fino a 350 persone, undici gallerie d’arte moderna, passando per gli spazi destinati alle esposizioni permanenti, 15 anni di lavoro è l’opera è compiuta.
Parigi enjoy
Parigi enjoy your city e il suo simbolo più noto. La Torre Eiffel. Si innalza sulla spianata degli Champs de Mars, una piazza d’armi creata 140 anni prima che la torre venisse costruita. La torre vide la luce nel 1889 per celebrare il centesimo anniversario della rivoluzione francese, durante l’esposizione universale. La precisione del progetto di Gustave Eiffel, con particolari e dettagli di oltre 15.000 parti diverse, permise a una squadra di più di 300 operai di completare la costruzione della torre metallica in soli due anni, La torre rimase la costruzione più alta del mondo per diverso tempo ed ebbe, fin dalla sua inaugurazione, e in tutto il periodo dell’Esposizione Universale di Parigi, un successo travolgente venendo visitata da più di 2 milioni di persone.
Inizialmente la torre doveva essere una costruzione momentanea, la sua demolizione era infatti prevista per il 1909, ma in quel momento nessuno a Parigi, in Francia si sentì di smontarla. Divenne indispensabile non solo per il sentimento dei parigini ma anche per le telecomunicazioni, in particolare per i primi collegamenti telefonici transoceanici. 2 milioni e mezzo di bulloni ed un sogno che s’innalza al cielo e risplende di romanticismo, il panorama di Parigi visto dalla torre è impressionante, una curva armoniosa sui tetti di Parigi, edifici bianchi alternati al verde dei parchi. La notte la Torre Eiffel diventa il faro romantico per eccellenza, e allo scoccare di ogni ora, 1.500 lampadine brillano, per cinque minuti, come tante stelle sfavillanti, suggestiva immagine che rimarrà nel cuore e nell’animo di molti. Un vortice di emozioni ci travolgano, mai la notte è stata cosi luminosa, mai gli occhi hanno conosciuto tanto splendore in cinque minuti di vibrante atmosfera. È con questa immagine che vogliamo lasciare Parigi, la magica, romantica Parigi, consapevoli che i desideri si avverano e i sogni ritornano in una nuova travolgete avventura che ripartirà proprio dalla Torre Eiffel, per riassaporare la più autentica joie de vivre.
Office du Tourisme et des Congrès de Paris
25, rue des Pyramides 75001 Paris
Tél: 01 49 52 53 34
www.parisinfo.com
di Antonella Iozzo ©Riproduzione riservata
(26/04/2015)
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