The Knickerbocker, all’angolo tra West 42nd e Broadway, inizia la storia, nasce la leggenda di un posto unico designato nel 1988 come New York City Landmark. Una favola che ci fa sognare tra lo charme carezzevole dell’eleganza e la pulsazione vitale Times Square.
di Antonella Iozzo
New York – Entrare nella storia, vivere un’icona, impossibile? No, se si alloggia a The Knickerbocker Hotel Times Square, New York. Una location leggendaria, un posto unico che celebra il tempo e vive le pulsazioni del contemporaneo. Dal XX secolo sempre meta prediletta di personalità e personaggi, luogo dove nasce il primo Martini in assoluto alla fantastica notte di Capodanno sull’iconico Rooftop.
Tutto ebbe inizio nel 1901 quando la mente lungimirante di John Jacob Astor IV, colse opportunità di trasformare l’edificio in un qualcosa di prezioso e significativo per New York City. Progettato nel 1901 e aperto nel 1906, The Knickerbocker, insieme alla Metropolitana e al New York Times, all’incrocio tra la 42nd Street e Broadway, trasformò l’allora sonnolenta Times Square nella più grande destinazione turistica di New York City. Tre entità, tre capisaldi che ne cambiarono il volto: è l’inizio di una nuova era che riaccende l’orizzonte del cambiamento storico.
Originariamente il Knickerbocker Hotel era stato progettato in stile Beaux-Arts da Marvin & Davis, con Bruce Price come consulente. La sua caratteristica principale erano le facciate su Broadway e 42nd Street, in mattoni rossi con dettagli in terracotta e un prominente tetto a mansarda.
Un passato quello del Knickerbocker carico di vissuto, di un quotidiano che edifica il domani, sequenze di un cambiamento che rinnova la sua energia evolutiva. Casa di Enrico Caruso e George M. Cohan fino al 1920, quando chiuse i battenti a seguito di un calo degli affari, fu poi convertito in uffici, diventando noto come Knickerbocker Building. Successivamente, dal 1940 al 1959, divenne sede della rivista Newsweek, e chiamato Newsweek Building. Nel corso degli anni seguirono diversi e importanti lavori di ristrutturazione che portarono alla sua riconversione in hotel, come quella dal 2013 al 2015, con il nome originale.
Sin dal giorno della sua apertura, il 23 ottobre 1906, The Knickerbocker fu sempre al centro degli eventi, della frenetica vitalità newyorkese, sin da prima che nascesse The Time Square Ball Drop. Dopo la morte sul Titanic nel 1912, di John Jacob Astor IV, suo figlio Vincent Astor ereditò l’hotel che affidò la conduzione a James B. Regan. L’ascesa del suo splendore va di pari passo all’ascesa di Times Square, il più importante quartiere dei teatri della città, con quasi 35.000 posti a sedere e 28 teatri. Non fu un caso se come dicevamo fra i sui illustri ospiti compaiono, Enrico Caruso, l’attore e compositore George M. Cohan, la cantante lirica Geraldine Farrar, il baritono Antonio Scotti, il regista e produttore cinematografico D. W. Griffith, il romanziere F. Scott Fitzgerald.
The Knickerbocker nel suo nome il seme della storia che parte da lontano, da molto prima l’inizio ufficiale del 1906. Da cognome condiviso da alcuni newyorkesi di origine olandese, a soprannome di tutti i newyorkesi e soprannome di una rivista letteraria, marchio di birra e perfino nome di un ponte (in seguito ribattezzato Brooklyn Bridge), e ancora nome di una delle prime squadre di baseball organizzate (fondata nel 1845) e, infine, il nome della squadra NBA di New York, i New York Knicks.
The Knickerbocker l’inizio di una leggenda
Anima cool, essenza vibrante, l’inizio di una leggenda alla quale piace credere e che conduce al famoso bar dell’hotel che si guadagnò il soprannome di “The 42nd Street Country Club”. Sembrerebbe, infatti, che il Martini sia stato inventato proprio al Knickerbocker nel 1912 da Martini di Arma di Taggia, un barista dell’hotel che mescolava vermouth secco e gin per John D. Rockefeller, mito poi sfatato in quanto ripreso da un libro del 1972 di John Doxat.
E se nel 1920/21 il calo degli affari e il periodo del proibizionismo segnano la fine di un epoca, la rinascita negli anni a seguire divine visionnaire di storia e cultura, di passato e futuro. Nasce il nuovo The Knickerbocker. L’ interno è stato progettato dallo studio di architettura e interior design Gabellini Sheppard Associates che rilancia le dinamiche della modernità tra eleganza, comfort e stile. Must le quattro suite distintive chiamate suite Caruso, Cohan, Martini e Parrish, per ricordare la loro permanenza al Knickerbocker.
Dalla sobria eleganza della Lobby che si congiunge con reception in soluzione di continuità, l’arte disegna lentamente la quiete musicale di un soggiorno teso fra innovation style, arte e raffinata eleganza. The Knickerbocker era famoso, infatti per gli artisti che lo visitavano di frequente e per la superba collezione che lo adornava. Per omaggiare il suo florido passato artistico, il Knickerbocker ha commissionato all’artista newyorkese Molly Crabapple la creazione di The Saints & Sinners of The Knickerbocker. Eventi leggendari, invenzioni e personaggi dal 1906 al 1921, dalla vociferata invenzione del Martini a F. Scott Fitzgerald che scrive “Mr. Icky” nella propria camera. Storie raccontate dal tratto della Crabapple tra lirico e poetico, tra satira e verità celate, è il passato che vibra del nostro ricordo.
The Knickerbocker, vibrazioni infinite sotto il cielo di New York
Quelle del Knickerbocker sono camere e suite che pulsano di una armonia sottile e ben modulata tra spirito moderno ed eleganza classica. Una sinfonia che rilascia ad ogni sguardo la piacevolezza del sentirsi bene, l’essenza del comfort, la funzionalità che incontra estetica ed essenzialità. Spazialità importante, avvolgente, imperante, poi la vista che trionfa su tutto: Times Square, Broadway e Bryant Park, è New York che pulsa nel nostro sguardo carico di emozioni.
Vibrazioni infinite sotto il cielo di NYC che s’intreccia con l’intima atmosfera, carica di fascinazione, delle camere e suite. Arredi su misura, con finiture in legno di quercia, tessuti preziosi, soffici letti Stearns & Foster® Euro-top, morbide lenzuola SFERRA® e cuscini in piuma Ploh® creano un carezzevole soft touch a misura di desiderio. Stanza da bagno di notevoli dimensioni con lavabo in marmo, doccia a pioggia con pareti a vetri e amenities per una sensazione di benessere oltre le aspettative.
Come non soffermarci sull’iconica Suite Martini? Naturalmente vista su Times Square per un brindisi, comodamente adagiati in una comodissima poltrona nella nostra suite al 15° piano. Culture e sophistication che ricorda con discrezione e volge lo sguardo oltre il domani con i suoi bicchieri in cristallo Lismore Diamond and Lismore Diamond Essence collections by Waterford, una moderna rivisitazione del classico design Lismore degli anni ’50, semplicemente senza tempo, come il Martini.
E ancora la Suite Caruso, ad onorare proprio uno degli ospiti più famosi del The Knickerbocker. Una suite importante sita all’ultimo piano con dettagli curati, design che incontra armonie in curva e suadenti linearità mentre il marmo regna sovrano nella stanza da bagno. Anche qui Opulenti pezzi di cristallo Waterford della collezione Lismore sembra vogliano ricordare l’amore per il bello e il gusto per la joie de vivre del grande tenore.
The Knickerbocker, over the top
A The Knickerbocker ogni attimo è piacere sensoriale, artistico e gustativo. Un riflesso di felicità dilatato nel tempo che incontra al quarto piano Charlie Palmer Steak IV, una steakhouse contemporanea tesa fra classicità e modernità, fra la tradizione by chef Charlie Palmer e deliziose viaggi gastronomici. Tutto in un ambiente ben curato, gioiello culinario precedute dalla Martini Lounge, un volo planare fra ritmo danzante i bagliori della sera e la Gilded Age che riecheggia nei volti noti di F. Scott Fitzgerald, Enrico Caruso e i vari Roosevelt, intinato si sorseggia un Martini Cart.
E per ogni momento della giornata dalla colazione ad una pausa pomeridiana ci attende al primo piano la caffetteria Jake’s che prende il nome da John Jacob “Jakey” Astor VI, figlio del fondatore del Knickerbocker Hotel John Jacob Astor IV, nato appena quattro mesi dopo la morte del padre sul Titanic.
Essere al top, vivere al top, è possibile è reale è ritrovarsi al St. Cloud Rooftop Bar experience nel cuore della città. St. Cloud prende il nome dall’hotel originale di fine Ottocento in questo stesso sito. La verticalità, le luci, il cielo e i colori del crepuscolo con-vibrano di energia in un battito d’ali che collima in fondo agli occhi. È splendore lucente, è lifestyle, è glamour, e sentirsi immersi in un’opera contemporanea che spazia nell’infinito intorno a noi.
Ed è qui tra eleganti posti a sedere all’interno e all’esterno, cocktail finemente preparati, come un suggestivo Miss Pavlova– Empress 1908 Gin, Italicus Bergamot Liqueur, St. Germain, Lemon Juice, Grapefruit Juice o l’alternativo Nitro Espresso Martini – Absolut Vodka, Kahlúa, Espresso, ma anche birre artigianali, piccoli piatti ispirati alla stagione e musica dal vivo che il paesaggio delle emozioni scopre quello urbano, quel battito che cadenza il flusso del movimento intono a noi.
Manhattan, basta pronunciarlo, sussurrarlo e lo skyline irrompe vertiginosamente tra le traiettorie svettante dei grattacieli. Un brindisi si, un calice in uno dei tre Sky Pod d’angolo quasi privati con vista su Times Square, nell’esclusiva Waterford Crystal Lounge o nella nostra sala privata ultra-lussuosa. E se il sogno non finisse e ci trasportasse fino alla vigilia di Capodanno? Magia, incanto e meraviglia, luci, colori, spettacolo nello spettacolo della Ball Drop che scivola sotto i nostri occhi, sensazione unica che scolpirà per sempre il ricordo. E per l’unità di questi momenti The Knickerbocker offre memorabili pacchetti New Year’s Eve party.
The Knickerbocker, all’angolo tra West 42nd e Broadway, inizia la storia, nasce la leggenda di un posto unico designato nel 1988 come New York City Landmark. Una favola che ci fa sognare tra lo charme carezzevole dell’eleganza e la pulsazione vitale Times Square.
The Knickerbocker
6 Times Square, New York NY 10036
SE Corner of 42nd St. & Broadway
Call: 212.204.4980
https://www.theknickerbocker.com/
di Antonella Iozzo ©Riproduzione riservata
(16/10/2024)
PHOTO : Courtesy by The Knickerbocker
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