Ripresentiamo l’Amarone Fieramonte che avevamo abbandonato per sistemare il vigneto da un punto di vista viticolo – racconta l’enologo Franco Allegrini. La giornata dedicata a Fieramonte è iniziata con tre mongolfiere che hanno sorvolato la Valpolicella.
Redazione
Amarone Fieramonte. L’ultima annata in commercio è stata la 1985. Ora ritorna con la 2011, in una produzione limitata, circa 5mila bottiglie, e un futuro ben radicato nella storia. È Fieramonte, Amarone Classico Riserva D.O.C.G. di Allegrini, vino prodotto con uve Corvina (45%), Corvinone (45%), Rondinella (5%) e Oseleta (5%) provenienti dall’omonimo vigneto a Mazzurega di Fumane di Valpolicella (VR).
“Fieramonte è un vigneto che appartiene alla nostra famiglia da molti anni – spiega Marilisa Allegrini – e fino al 1985 abbiamo prodotto un Amarone che grazie alle condizioni geografiche e climatiche coniugava potenza ed eleganza. Nel 1985 molte viti si erano ammalate e la produzione si è interrotta. Nel 2001 abbiamo reimpiantato il vigneto secondo un concetto nuovo con il doppio guyot e un impianto per ettaro molto fitto. Quindi abbiamo aspettato che ci fosse la maturità delle viti e nel 2011 abbiamo ricominciato a fare questo vino.
Il vigneto – prosegue – si trova a circa 400 metri d’altezza, sulla collina che guarda Villa Della Torre. Guarda ad est, verso il sole del mattino, quello più morbido e dolce, diceva mio padre, quello che dà la maturità migliore alle uve. Le uve che provengono da Fieramonte hanno un’intensità aromatica particolare proprio grazie a questo sole del mattino. Poi le uve vengono appassite, ma oltre all’appassimento abbiamo anche un interessante invecchiamento di 48 mesi in piccole botti di rovere. È un vino che coniuga potenza, grande struttura, quindi ottima longevità ma anche grandissima eleganza.
“Ripresentiamo l’Amarone Fieramonte che avevamo abbandonato per sistemare il vigneto da un punto di vista viticolo – racconta l’enologo Franco Allegrini -. La base ampelografica è leggermente modificata rispetto allo storico con prevalenza di Corvina e Corvinone. La nostra filosofia aziendale non è mai stata quella di impostare il vino sugli estrattivi ma di andare su un vino che venga identificato con la seconda pelle che ci sentiamo addosso, che è l’uva Corvina”.
La giornata dedicata all’Amarone Fieramonte è iniziata con tre mongolfiere che hanno sorvolato la Valpolicella. Un’esperienza organizzata dalla famiglia Allegrini. Il via poco dopo le 7 del mattino dal giardino di Villa Della Torre Allegrini a Fumane. Le tre mongolfiere, una da 18 posti, le altre più piccole da 8 e 6, si sono alzate in volo al sorgere del sole in direzione est, per atterrare dopo un’ora circa di viaggio a Negrar. Il sorvolo è stato gestito dai piloti di Baloon Team Italia, azienda certificata Enac.
Dopo uno sguardo dall’alto sulla Valpolicella classica, gli ospiti si sono trasferiti “dentro” alla Valpolicella, e in particolare nel vigneto Fieramonte (a Mazzurega di Fumane). Ad accoglierli Marilisa e Franco Allegrini e i responsabili dei vigneti dell’azienda, che hanno consegnato ai partecipanti una tenuta da vendemmia e cesoie d’ordinanza per trasformarli in perfetti contadini. Quindi tutti a selezionare i migliori grappoli d’uva Corvina, Corvinone, Rondinella e Oseleta da riporre nelle apposite cassette… il futuro Fieramonte 2017.
La giornata dell’Amarone Fieramonte, organizzata con il supporto dell’agenzia NokNok di Bergamo, si è conclusa con una cena di gala a Villa Della Torre, dopo lo svelamento della nuova veste dell’Amarone Fieramonte.
Redazione
(05/10/2017)
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