Cina – Venezia, la via della seta è anche via del vino. La giornalista Alessandra Piubello è la curatrice di una guida di vino, la Guida Oro I Vini di Veronelli, in presentazione venerdì 19 ottobre a Venezia.
Redazione
Alessandra Piubello e curatrice della Guida Oro I Vini di Veronelli, edita dal Seminario Permanente Luigi Veronelli. L’edizione 2019 verrà presentata venerdì 19 ottobre a Venezia, alla Fondazione Giorgio Cini sull’Isola di San Giorgio Maggiore.
Piubello è stata invitata in Cina per l’Asian Wine & Spirits The Silk Route – conference and competition, importante manifestazione internazionale dedicata ai vini orientali, svoltasi recentemente a Yinchuan, capitale della regione Ningxia. Chiamata a valutare i vini cinesi e asiatici in concorso (oltre 800), Piubello ha messo a frutto la pluriennale esperienza di giudice nei più importanti concorsi internazionali che si svolgono ogni anno in varie nazioni europee: un momento importante per i produttori di vino, che si mettono alla prova per avere indicazioni sui risultati ottenuti nelle ultime annate. Rientrata nei giorni scorsi, così racconta:
“È stata un’esperienza istruttiva e illuminante. I cinesi sono un popolo vivace che ha fame di imparare e confrontarsi. Si sente nell’aria un dinamismo che trasmette entusiasmo. Sono soprattutto le giovani donne ad amare il vino; rappresentano infatti la maggioranza dei wine-lover cinesi appassionati del bere bene, tutti fra i 18 e i 29 anni. È stata la mia seconda volta in Cina e ammetto di essere rimasta colpita dal grande lavoro che si sta compiendo nel mondo del vino. Dall’Europa è difficile realizzare come un territorio, che si è affacciato timidamente alla viticoltura con pochissimi produttori solo nel 1980, possa già vantare numeri così rilevanti: è il secondo vigneto per estensione al mondo (38.000 ettari), il settimo paese produttore e al quinto posto sia fra i paesi importatori che consumatori. Nel 2021 sarà addirittura il secondo paese importatore di vini per valore”.
Un lavoro il suo che scaturisce da una passione. E non potrebbe essere altrimenti, “La passione totalizzante, la dedizione, l’abnegazione e l’estremo rispetto per i valori di chi si impegna seriamente come me nel lavoro, sono elementi per me imprescindibili. La mia vita è visceralmente ed esclusivamente dedicata al giornalismo e alla degustazione professionale, anche se per questo non esistono giorni di riposo o vacanze. Quando si ama una professione come la amo io, pur con le innumerevoli difficoltà e frustrazioni che accadono ogni giorno per la “miopia” di molti e per la crisi del settore dell’editoria, diventa una scelta di vita, consapevole e trascinante per l’energia inesauribile che sprona a cercare sempre e ad andare oltre le apparenze”.
Redazione
(17/10/2018)
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