Industria turistica. Palmucci: evitiamo di farci concorrenza tra regioni con spot discutibili. Dobbiamo sforzarci di rimanere tutti assieme, in modo da essere complessivamente più efficaci.
Redazione
Industria turistica discutibili spot. Il momento è difficile, anzi probabilmente il più complicato che l’industria turistica nazionale e globale abbia mai attraversato. Una crisi che avrà influenza non solo sul lato della domanda, ma anche sui livelli dell’offerta. Forse sarebbe il caso di evitare di farsi concorrenza inopportuna tra regioni. Lo ha detto il presidente dell’Enit, Giorgio Palmucci, intervenuto in occasione di un evento online dedicato alle ricette per la ripresa del turismo italiano, a cura della organizzazione non-profit Be an icon.
Il riferimento, neppure troppo velato, è allo spot ideato dal massmediologo Klaus Davi per promuovere i comuni della Locride, in Calabria, in cui si invitano esplicitamente gli italiani del Nord ad andare al Sud, perché il loro territorio è inquinato e a rischio Covid. “Dobbiamo sforzarci di rimanere tutti assieme, in modo da essere complessivamente più efficaci e soprattutto da non generare impressioni negative che possano tracimare anche all’estero”.
Palmucci ha poi raccontato i piani attuali dell’ente, che ovviamente ha dovuto cambiare in corsa le strategie promozionali per il 2020, spostando l’accento dal valore ai volumi, crollati in maniera drastica a causa della crisi sanitaria in corso: “La situazione non è ancora pienamente sotto controllo. I trend di contagio in molti Paesi stanno ancora peggiorando. Bisogna cercare di comunicare ai potenziali turisti italiani e internazionali che il nostro Paese è una destinazione sicura, dove è stato preso ogni provvedimento necessario a contenere i rischi. Il tutto evitando al contempo di presentare un soggiorno da noi come una vacanza dai toni eccessivamente ospedalieri”.
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(04/07/2020)
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