Marghera. Parco del Contemporaneo

Il Piano di Recupero di Forte Marghera: occasione concreta per trasformare la “stella d’acqua” in “stella di cultura”.
Promozione e produzione culturale, con la significativa presenza dell’Accademia delle Belle Arti di Venezia e di diversi soggetti legati all’arte contemporanea con i quali si è promosso il “Parco del Contemporaneo”
di Pietrangelo Pettenò

 

Mestre (Ve) – Con l’approvazione da parte della Giunta Comunale del “Piano di Recupero di iniziativa pubblica di Forte Marghera” si è finalmente compiuto un passo decisivo e concreto per assicurare un futuro a questo straordinario patrimonio culturale e ambientale.
La delibera del Piano di Recupero è stata approvata lo scorso 28 marzo e fino al prossimo 3 giugno si potranno presentare delle osservazioni da parte dei cittadini.
Si tratta a tutti gli effetti di un fatto storico, perché per la prima volta siamo alla presenza di un atto amministrativo chiaro che oltre a fissare criteri, modalità di intervento, condizioni di trasformabilità degli edifici, definisce per la prima volta da parte dell’Amministrazione Comunale la destinazione complessiva per Forte Marghera.
“Polo per la promozione e produzione culturale, orientato alla massima conservazione dell’identità del luogo, la tutela e la valorizzazione del patrimonio architettonico con particolare riferimento alle componenti ambientali”. Questa la destinazione proposta per Forte Marghera.
E’ un atto storico anche perché inverte l’approccio seguito fino a poco tempo fa di ricercare una soluzione esclusivamente privata per il recupero di Forte Marghera e concretamente fissa con un atto dell’Amministrazione Comunale quali siano le volontà dell’ente pubblico. Da queste si potrà partire per trovare un efficace rapporto con soggetti pubblici e privati interessati.
C’è da essere soddisfatti perché si cominciano a vedere atti concreti che fanno seguito agli impegni che il Sindaco Giorgio Orsoni aveva assunto in campagna elettorale e nel programma politico-anministrativo.
Il Piano di Recupero è un primo passo e a questo dovranno seguire gli atti per assegnare ai soggetti interessati la gestione di immobili attraverso un loro recupero strutturale e funzionale.
Siamo molto soddisfatti anche alla Marco Polo System, il braccio operativo dell’Amministrazione Comunale per la gestione e valorizzazione di Forte Marghera, perché da anni abbiamo provato a studiare, introdurre esempi di recupero, delinare scenari per un riutilizzo funzionale dello storico compendio.
Le linee progettuali che avevamo delineato prefiguravano a Forte Marghera la creazione di un “Parco Culturale Europeo”, dove la produzione culturale, la creatività, unita alla presenza di attività legate alle tradizioni, alla memoria, all’educazione potessero essere i filoni per ricercare i vari soggetti interessati.

Promozione e produzione culturale, con la significativa presenza dell’Accademia delle Belle Arti di Venezia e di diversi soggetti legati all’arte contemporanea con i quali si è promosso il “Parco del Contemporaneo”, memoria del territorio fortificato con il progetto di creare un “Centro Europeo di Studio e Documentazione” sostenuto dalla Regione le Veneto, tradizioni e identità del luogo con il progetto relativo alle imbarcazioni tipiche tradizionali in legno, allo stazionamento di imbarcazioni e ai mestieri artistici, aggregazione e tempo libero con lo sviluppo di un parco naturalistico e per il tempo libero integrato con il Parco di San Giuliano e con i sistemi dei parchi di terraferma e dei forti della Piazza di Difesa di Venezia, con attività di aggregazione, sportive, di educazione, del volontariato con la forte connotazione sociale e accessibilità anche ai soggetti più deboli.
Sono queste le linee principali per assicurare a Forte Marghera un futuro in grado di soddisfare le esigenze di fruizione pubblica, gli interventi da parte di soggetti pubblici e privati con un’efficace guida e coordinamento del Comune.
Un cambio di scenario voluto con decisione da tanti cittadini che non hanno voluto condividere ipotesi di privatizzazione che concretamente si celavano dietro “mirabolanti” progetti di gruppi privati.
Una svolta che l’Amministrazione Comunale ha condiviso definendo una modalità di intervento a forte guida pubblica e scegliendo i migliori soggetti pubblici e privati che vorranno rispondere alle linee di trasformazione e alle destinazioni scelte dal Comune d Venezia.
Il momento è senz’altro propizio anche per l’avvicinarsi di quegli eventi, come l’EXPO 20015 a Milano e la candidatura per la Capitale Europea della Cultura, per i quali Forte Marghera può offrire servizi culturali dall’alto valore aggiunto per la sua significativa eredità storica ed ambientale.
Va riconosciuto che questa scelta è davvero storica ed ora speriamo possa essere condivisa da tanti cittadini e portatori di interesse.
Marco Polo System continuerà ancora con maggiore impegno a ricercare soluzioni per il recupero ed anche risorse da destinare a Forte Marghera affinché questa meravigliosa “STELLA D’ACQUA” possa diventare presto una straordinaria e realizzata “STELLA DI CULTURA”.

           di Pietrangelo Pettenò
 Amministratore Marco Polo System GEIE
             (10/05/2013)

 

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