Patrizio Mugnaini Tono & Colore – Associazione La Rosa D’Oro Dell’Arte- Via Ghibellina,92 r – Firenze. Dal 05 dicembre 2017 al 7 gennaio 2018 ( Inaugurazione il Primo Dicembre 2017 ).
di Lucetta Risaliti
Patrizio Mugnaini, un artista che ha ormai raggiunto la sua piena maturità stilistica, ci propone una importante retrospettiva dai toni accesi e contrastanti, che spesso danno la vertigine e invitano a riflettere sui misteri dell’umana condizione e della natura delle cose.
La tempra pittorica di Patrizio Mugnaini era già manifesta nella sue prime opere. Graffianti dipinti con soggetti mutuati dalla natura e dal quotidiano, mai scontati o banali, però, mostrano già uno stile molto personale. Si può considerare questo artista un “Classicista-Rivoluzionario“, contraddizione questa che denota uno spirito libero, ma nel contempo fortemente legato alla lezione dei grandi maestri del passato.
Il superamento e la rottura degli schemi avviene, per Mugnaini, nel momento in cui le forme e i colori oltrepassano la barriera del consentito, il limite dell’ordine, la realtà sostanziale, per spostarsi in un suo personalissimo spazio vitale. Tutto questo non per lanciarsi in scontate visioni astratte o informali, ma in un soggettivismo realista dove il sovvertimento dell’ordine si ricompone in un originale assetto.
Si potrebbe dire che Patrizio allunghi il suo sguardo verso una realtà sovrasensoriale, certamente a sé interiore, ma che sussiste anche oltre la sua visione del profondo, in una dimensione quasi iperurania dove l’oggetto transeunte diventa trascendente ed eterno.
Esplode in Patrizio, fino dai suoi esordi, la volontà di esprimersi attraverso la suggestione della forma, prima ancora di approdare alla forza del colore, che assume vigore e significato quando l’artista permette
a sé stesso di dialogare con il cromatismo. Solo allora la sua po-tente immaginazione si tuffa nel mare di una complessa tavolozza. A questo punto non bastano più i sofisticati effetti di chiaroscuro, c’è bisogno di dare una connotazione coloristica alle cose che assumono dal pennello di Mugnaini un carattere e una forma tanto più stabile e assoluta, quanto più contrastata nella cromaticità.
…. Pur nella sua ricerca quasi scientifica dell’assoluto anche temporale, talvolta Patrizio indulge e si abbandona al sentimento creando opere di incomparabile nostalgia espressionista, con le sue torri espugnate
dal tempo, ma che ancora resistono alla lacerazione atmosferica, pronte a rimettersi in gioco qualora spuntasse all’orizzonte un, sia pur ironico, vascello di carta, ma bastante a dimostrare la loro non inutile attesa.
Forte e chiaro è espresso anche il desiderio di evasione, non dalla mera quotidianità, ma da qualsiasi luogo, e sia pure traendo con sé qualche radice e qualche pezzo di vegetazione, o di edificio o qualche reperto archeologico, che potrebbe sempre servire, quale testimonianza della vita terrestre, come un invisibile argonauta, nella sua navicella spaziale fatta di terra staccatasi dalla crosta o di rocce di smeraldo, diaspro o grisolito, si appresta ad intraprendere un viaggio senza ritorno per inoltrarsi in una notte millenaria.
Gli occhi dell’artista ci guardano attraverso le sue opere e noi spettatori in esse ci immergiamo per scorgere, sebbene interpretato, un po’del suo pensiero, ma un grande artista ci consegna sempre uno specchio nel
quale ognuno, poi, si riconosce….
… Tratto dal catalogo Tono& Colore – www.patriziomugnaini.it
Lucetta Risaliti
(14/09/2017)
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