Stefano Mandato vincitore del concorso kunst.Stück Cantina Kaltern

Stefano Mandato firma etichetta di design per l’uva principe del Lago di Caldaro firmata dal milanese Il vino, secondo Stefano Mandato, “ha un animo complesso, definito da un’alchimia unica fatta di terra, luce, aria, acqua.

Redazione

kunst.Stück – “opera d’arte”. È questo il nome che Cantina Kaltern ha scelto per il progetto che coniuga sapienza enologica e ricerca artistica per celebrare il vitigno che meglio interpreta di anno in anno l’andamento stagionale nelle vigne che circondano il Lago di Caldaro. Un’opera d’arte della natura, un fermo immagine nello scorrere del tempo dicono in azienda, cui destinare un’edizione limitata in magnum – lo stesso numero dell’anno di produzione – e un’etichetta d’artista.

Quest’anno la seconda edizione del kunst.stück ci parla della vendemmia 2016 attraverso il vitigno Schiava versione Kalterersee Doc. E non poteva essere altrimenti, visto che l’annata, a detta degli esperti, è stata per quest’uva la migliore degli ultimi 30 anni.

Come raccontare questa voce così autentica del territorio, che di fatto rappresenta appieno il tema di quest’edizione, ovvero “la gioia di vivere al Lago di Caldaro”? Una giuria di esperti e una votazione online hanno visto in Stefano Mandato, docente al Politecnico di Milano, art director e visual designer, l’interprete ideale di questa tematica.

Il vino, secondo Stefano Mandato, “ha un animo complesso, definito da un’alchimia unica fatta di terra, luce, aria, acqua. Elementi che ne progettano l’identità e che tracciano una mappa naturale del territorio che ha come punto di principale interesse il suo lago”.

E, in effetti, la sagoma dorata del Lago di Caldaro, che si staglia sul fondo nero dell’etichetta acquistando spessore e importanza, racconta il ruolo di questo specchio lacustre per il territorio circostante, per i pendii vitati le cui altimetrie sono qui accennate da sottili curve di livello. Un bacino d’acqua che agli occhi di Mandato è quasi un “campo di forza generativo”, in grado di rivelare un territorio “tesoro da scoprire, da condividere” con un vino che è “memoria di gesti unici, di conoscenza e passione, in grado di emozionare e dar luogo a sinestesie sensoriali, percezioni gustative, osmiche e visive”. Questo è il Lago di Caldaro interpretato da kunst.stück 2016.
Stefano Mandato ha focalizzato la sua professione sui sistemi comunicativi e sui progetti integrati di Brand Identity e Corporate Care.


 

 Redazione
(12/10/2017)

 

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