Vittime di disastri ambientali e industriali

Giornata nazionale in memoria delle vittime di disastri ambientali e industriali, Vajont, Cermis, Seveso, Stava, Sarno, Messina.
di Michele Luongo
 

Trento – La “Giornata nazionale in memoria delle vittime di disastri ambientali e industriali causati dall’incuria dell’uomo” è solennità civile istituita con legge approvata dal Parlamento il 1° giugno 2011 e viene celebrata ogni anno il 9 ottobre, nella ricorrenza del disastro del Vajont.
La Giornata sarà celebrata in Val di Fiemme a Cavalese e Tesero, che furono teatro della catastrofe del 19 luglio 1985 in Val di Stava e dei due disastri della funivia del Cermis del 9 marzo 1976 e del 3 febbraio 1998, disastri che provocarono la morte di 330 persone e che furono dovuti tutti all’incuria dell’uomo.

Con la deposizione di fiori al monumento in memoria, lunedì 9 ottobre alle ore 11 al Cimitero San Leonardo di Tesero inizierà la Giornata della memoria per le Vittime della Val di Stava, e al cimitero della Pieve di Cavalese, per deposizione di fiori ai cippi che ricordano le Vittime dei disastri della funivia del Cermis.

Alle ore 12.00 al Palazzo della Magnifica Comunità di Fiemme di Cavalese ci sarà la Cerimonia ufficiale dedicata alle Vittime della Val di Stava e dei disastri della funivia del Cermis , con autorità civili militari e religiose, importanti testimonianze verranno da Francesco Zanon sindaco di Tesero, Silvano Welponer sindaco di Cavalese, Graziano Lucchi presidente Fondazione Stava 1985 Onlus, Giuseppe Zorzi scario Magnifica Comunità di Fiemme, e Mario Arpaia presidente Associazione Memoria Condivisa.

Un momento importante per la comunità della Valle di Fiemme che con amorevole dignità conserva e tramanda il ricordo di quanto a volte l’uomo possa essere capace di distruggere .

Nella sfera del ricordo citiamo alcuni gravi e drammatici episodi:
Vajont, 9 ottobre 1963. – Alle 22.39 una frana si stacca dal Monte Toc e piomba nel bacino artificiale raccolto dalla diga provocando un’onda gigantesca che cancella la valle. Un terribile boato è la voce di 270 milioni di metri cubi di rocce e detriti che si proiettano a valle, boschi campi e abitazioni scompaiono nel bacino e la terra trema di fronte a tanto sconvolgimento. Al posto del lago una massa d’acqua alta più di cento metri che corre carica di rocce e detriti. La stima più attendibile delle vittime, a oggi, è di 1910.

Seveso, 10 luglio 1976 – Allo stabilimento ICMESA di Meda, nell’interland milanese, ha luogo una improvvisa fuoriuscita di diossina avvenuta a causa dell’avaria di un reattore chimico che serviva alla produzione di sostanze chimiche utilizzate nei diserbanti. La nube tossica investe i paesi circostanti colpendo soprattutto i comuni di Seveso, Meda, Desio e Cesano Maderno provocando effetti immediati sulla popolazione e sull’ambiente. 240 persone sono colpite da cloracne, un tipo dio dermatosi che cera lesioni e cisti sebacee, la vegetazione si secca immediatamente e migliaia di animali risultano contaminati e devono quindi essere abbattuti. Le abitazioni delle aree più colpite sono abbattute ed alcune zone presidiate dalle forze dell’ordine per impedirne l’accesso.

Sarno, 5 maggio 1998. La montagna che separa le province di Salerno e Avellino cede alla pioggia e il fango inizia a scivolare lungo il versante spaccato in 25 punti che generano la valanga. La frazione di Episcopio è completamente distrutta e le sue strette stradine alimentano la furia della tragedia: fango e detriti raggiungono un’altezza di oltre sette metri. La valanga avanza sempre più imponente, sempre più veloce, arriva a Sarno e non risparmia nulla di quello che trova davanti a sé.

Messina, 1 ottobre 2009. A tarda sera inizia un nubifragio che dura fino alla mattina successiva. Una intera notte per distruggere e annegare una intera zona. Il paese più colpito è Giampilieri, al centro di una zona incuneata tra le montagne e il mare e che, già si sapeva, è ad alto rischio idrogeologico.

 

Fondazione Stava 1985 onlus – www.stava1985.it 

 

di Michele Luongo ©Riproduzione riservata
                  (08/10/2012)
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