Festival di Acqua e Luce dal 5 al 21 maggio 2017. Sotto il cielo di Bressanone le stelle accendono l’atmosfera e l’arte trionfa in un tripudio di bellezza che veste la città di nuova vitalità ed energia.
di Antonella Iozzo
Bressanone (BZ) – Luci su Bressanone, dal 5 al 21 maggio la città altoatesina diventa palcoscenico immaginifico di arte e cultura sotto il segno dell’acqua, dei colori, delle luci con Il Festival di Acqua e Luce, un progetto triennale di Bressanone Turismo, che ha come obiettivo incrementare il turismo in questo particolare mese creando eventi culturali di alto profilo e dalla forte attrattiva.
Sotto il cielo di Bressanone le stelle accendono l’atmosfera e l’arte trionfa in un tripudio di bellezza che veste la città di nuova vitalità ed energia.
Tema del Festival, l’acqua, simbolo di vita ed essenza primordiale dell’universo, e Bressanone con le sue antiche fontane e il fiume Isarco che l’attraversa è la più naturale espressione di questo trasparente quanto profondo legame con l’elemento primario dell’immenso.
Water in life che scorre nelle fibre più nascoste della terra per riportare in superficie le fibre del suo essere preziosa fonte di vita. Bressanone con il Festival di Acqua e Luce è come se volesse omaggiare il battito vitale del suo pulsare cadenzando per ben 17 giorni gocce di magia, incanto, meraviglia per una sinfonia d’acqua che rilascia in ciascuno di noi il suo intrinseco valore e la bellezza assoluta della natura, preservala è un dovere, viverla un piacere che deborda il sentimento.
L’intera città diventa una tavolozza d’artista dove linee, forme, gesti e colori si muovano sinuosamente intrecciando fra loro e dialogando con le vie, le piazze, gli edifici.
Al calar della sera, colours trends danzano sulla città, sembrano quasi rivoli di fantasia trasportati dall’acqua in una tempesta emozionale che flette le coordinate del relax. Enjoy con nuove forme di divertissement come ultra visions sulle ali della musica.
20 fontane di Bressanone indossano le pulsazioni dell’arte e diventano proiezioni tridimensionali dell’allegrezza cosmica. Attraverso installazioni di luci e musica ogni fontana diviene opera scultorea nella pelle del contemporaneo. Evocazioni da foresta incantata per il “Giardino dei Signori”, epidermide acquatica nel riflesso cangiate delle luci, un’alchimia che si tinge di mistero e sogno.
Acqua cascata di purezza adamantina, fluida e concorrenza presenza che gioca con le emozioni e seduce l’iride con la joie de vivre dei “Giardini Rapp”.
Performance, installazioni, contaminazioni che camminano sulla città per la città, l’acqua segue e insegue l’evaporazione artistica che ne consegue e diventa fonte di creatività da vivere e respirare all’unisono. E con il naso all’insù ammiriamo le linee nell’aria dei “Portici Maggiori” che si librano come traiettorie di luce per una nuova costellazione che punta dritto su Bressanone. Poi la scultorea presenza della “Fontana di San Michele” incontra la teatralità del quotidiano con richiami al linguaggio moderno.
Promanade nella magia acquatica di una sinfonia che richiama i suoni dell’immaginazione, della vitalità che volteggia sui muri con fiori e petali di luci al “Bar Tre Fiori” per poi diventre icona e figlia della natura con la “Fontana Martin Rainer”, la montagna Plose diventa proiezione delle stagioni, estate ed inverno, quasi le due metà di una mela che nella forma simmetrica rilasciano asimmetriche declinazioni e sensazioni, tutto sotto la refezione luminosa che cesella l’opera e il nostro sguardo.
Fontane che si susseguono in una partitura abilmente orchestrata, ma il nostro cuore è rapito dalla fascinazione romantica del “Parco Alois Pupp”. Una favola che si avvicina a noi con la grazia di un notturno chopiniano, un sogno baciato della luna che si tinge di pathos emotivo. I tronchi di alberi secolari improvvisamente sembrano perdere la loro maestosa padronanza e divenire leggiadre curve in movimento accarezzate dalla vaporosa luminosità che li calza come una gonna. Soft touch stillante perle fluide d’intima felicità incontra il lirico abbraccio della musica rilasciata dalla fontana-carillon. Basta girare la manovella e una diafana coppia vestita di luce e nuvole danza nel soffio vitale di un amore che rende la notte più luminosa ed emozionante.
Show di luci e Musica: WoW – World of Water. Bressanone dream
Bressanone dream che continua con lo Show di luci e Musica: WoW – World of Water, un mapping-show creato dagli artisti francesi Spectaculaires – Allumeurs d’Images.
Tre spettacoli giornalieri nell’ex-carcere “Tschumpus” regalano agli spettatori, un viaggio tridimensionale nell’impalpabile fluidità acquatica. Le pareti esterne del Tschumpus non hanno più confini, si aprono alle forme liquide dell’acqua, alla poetica fantasia cromatica, alla sottile quanto intima musica del compositore spagnolo iZORel. Un inno alla vita che intreccia il mondo materico dei sensi creando uno straordinario mosaico di emozioni.
Felice combinazione d’immagini suoni e colori capace di dipingere il borderline dell’irreale con la creatività di Benoît Quero. Avvolti dalla liquidità impalpabile dell’acqua, la fascinazione dello spettacolo rapisce l’iride, l’anima e la mente. Suggestioni lontane entrano in noi e dinanzi a noi una fusion di arti scivola in vorticosi percorsi dentro l’immaginazione. Acqua just acqua nella sua essenza incolore che improvvisamente diventa, azzurro polvere, turchino, blu notte, fin quando incontra il radioso splendore del celeste. Poi, come se avvertisse il mutare del vento, irradia di vita ed energia prati e foreste. Linfa che scivola nelle fibre dell’universo e percorre il soffice letto di fiumi e ruscelli fino a planare nell’oceano.
Tra stupore ed emozione, la vita suggella la sua attrazione fatale per l’emisfero artistico, ecco allora che pennellate fulgide, o appena accennate, colori vibranti ed espressioni latenti imprimono nell’evanescenza dell’istante il mistero della vita. Entrano in scena l’estro di Van Gogh con l’ellissi emozionale della Notte stellata, Monet, Manet, come il ventre fremente dell’espressionismo, del vedutismo del romanticismo.
Si percepiscono l’immensità dello spazio e della vita e l’incapacità di spiegare, tutto è gesto silente che sorride al tempo e alla storia mentre emerge nella testimonianza scultorea di elleniche discendenze nella verve degli anni 2000. Celebrazione dell’esprit contemporary che continua a danzare nelle movenze femminili di una sinfonia d’acqua stillante l’essenza della natura.
Fluid Keys concerto per 5 pianoforti di Manuela Kerer
Bellezza angelica, perlacea, fluida custodita nella purezza dell’acqua. È l’inafferrabilità della musica liquidità tersa e infinitamente musicale che diventa oceano, mare, cascata, fiume. E Bressanone è flessibile curva sonora con i fiumi Isarco e Rienza che s’incontrano, ed è proprio qui che la penisola si trasforma in un palcoscenico per i 5 pianisti che sotto la regia della compositrice brissinese Manuela Kerer, eseguiranno tre suggestivi concerti. Quello inaugurale del 6 maggio alle 5.00 del mattino è stato una successione temporale di emozioni sensibili in forme istantanee. Preludio allo stato dell’acqua che precede i concerti del 13 maggio e del 20 maggio alle ore 21.30. Fluid Keys, la nuova opera di Manuela Kerer sembra essere stata scritta a quattro mani con la natura.
Nell’immagine sonora si dispiega una rete invisibile di rimandi, una sotterranea architettura di riverberi che dialogano, si fondono e si confondono. Musica e natura, vita e acqua, ragione e sentimento in un’interazione di pulsazioni che gravita nell’immenso.
È musica, nella sua inconfondibile essenza, che esprime se stessa scivolando nella liquidità vitale di cui siamo fatti. I pianoforti, sono posti sulle sponde dei fiumi, tra Isarco e Rienza, in sequenza, quasi come a disporsi in attimi di tempo. Tutti i ritmi e le nuance dell’acqua si muovano come vascelli sonori fra le dita dei cinque pianisti.
Solcano l’universo acquatico attraverso una composizione, quella della Kerer, che vede apparizioni su tema con brani di Händel “Musica sull’acqua“, di Smetana “Moldau” e di Debussy “La Mer”. Dal ponte la Karer dirige il concerto facendo respirare il suono e i ritmi, creando contrasti di massima tensione e distensione, avvolgendo l’aria di una variegatissima gamma espressiva. Lievi giochi di luce creati dagli artisti della luce francesi Spectaculaires hanno amplificato la suggestione del momento. È come se la musica lanciasse il suo sguardo sulla natura e l’alba svelando le cime delle montagne innevate rispondesse in una rarefazione del reale che cela la musica dell’immenso.
E se la musica diventa il fil rouge fra l’uomo e la natura in forma concreta e razionale? Nascono progetti di arte e cultura che svegliano le coscienze creando nuove soluzioni a favore dell’ambiente Un concreto esempio? I 5 pianoforti usati per l’evento, sono strumenti che stavano per essere smaltiti, adesso sono un immanente elemento centrale di questo progetto d’arte.
Festival di Acqua e Luce, a Bressanone. La magia di mille e una goccia…d’acqua stillante la luce dell’Arte e della cultura in un festival tutto da vivere scoprendo le meraviglie della città. Grazie anche ad un ricco programma che prevede visite serali al Festival, visite guidate sul tema acqua e luce presso la Galleria Hofburg orari prolungati nei negozi nel centro di Bressanone e tanto altro ancora.
Info:
Show di Luce e musica: WoW – World of Water
Ogni giorno alle ore 21.00,21.45 & 22.30
www.brixen.org/waterlight
Concerto d’acqua – Fluid Keys
13 maggio ore 21.30, 20 maggio ore 21.30
Biglietti: Ufficio turistico Bressanone waterlight@brixen.org
di Antonella Iozzo ©Riproduzione riservata
(07/05/2017)
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