Arena di Verona, 93a edizione del Festival lirico, 54 rappresentazione e due serate di Gala, un tributo alla grande musica, ai suoi interpreti e ai compositori da vivere tra la meraviglia del teatro e del Festival operistico più conosciuto al mondo.
di Antonella Iozzo
Verona – Il Nabucco di Giuseppe Verdi ha inaugurato la 93a edizione del Festival lirico 2015 all’Arena di Verona.
Il Nabucco, dalla prima rappresentazione nel lontano 1844, a due anni dal debutto milanese, ad oggi, ben 10 allestimenti diversi e lo stesso entusiasmo, le stesse emozioni, perché la storia è una realtà in divenire che scrivendo il nostro presente vive la memoria di un passato divenuto parte di noi.
Il Nabucco torna in scena nel monumentale allestimento ideato nel 1991 dal regista Gianfranco de Bosio che, insieme all’architetto e scenografo veronese Rinaldo Olivieri, ha ricreato il tempio di Gerusalemme nella prima parte e la reggia babilonese a seguire. Imponenza, magnificenza, potere e culto, che ieri come oggi dividono i popoli. Nella teatralità stupefacente dell’Arena di Verona, la verità, il simbolo e il simbolico cavalcano il tempo. Fiero e cordiale, rigoroso e creativo più che mai Gianfranco de Bosio, presente anche alla conferenza stampa di presentazione, ringrazia orchestra, protagonisti, coro e corpo di ballo, per la loro estrema professionalità, per il lavorare coesi, per saper ascoltare e calibrare ogni nota registica.
A dirigere l’Orchestra areniana il M° Riccardo Frizza, nei panni del protagonista Nabucco Luca Salsi reduce dai successi della scala e del Metropolitan di New York, dove ha cantato due opere diverse lo stesso giorno, una al pomeriggio e l’altra alla sera: alle 13 Ernani all’origine con Plácido Domingo in versione baritonalizzata e alle 20 Lucia di Lammermoor appunto con Salsi. Alle 12 e 30, la telefonata di Alvaro, il figlio di Domingo: papà non se la sente, sta poco bene. Un quarto d’ora prima del sipario, è in camerino con sette persone intorno e Plácido che lo incoraggia. Risultato, grandi applausi durante la recita e un vero trionfo alla fine. Più che un aneddoto raccontato anche alla presentazione, una verità tutta italiana, un tributo all’arte lirica che Salsi ha saputo elevare e livello eccelso. E che all’Arena di Verona irrompe in tutta la sua eleganza, e abilità tecnica- interpretativa a fianco di Martina Serafin in Abigaille.
93a edizione del Festival lirico, 54 rappresentazione con sei titoli d’opera e due serate di Gala, un tributo alla grande musica, ai suoi interpreti e compositori da vivere tra la meraviglia del teatro e del Festival operistico più conosciuto al mondo.
Ultimo titolo in programma il 6 settembre Aida. Verdi per iniziare Verdi per concludere. Verdi forever, Verona for emotion in musica e cultura.
Arena di Verona
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di Antonella Iozzo ©Riproduzione riservata
(23/06/2015)
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