Innsbruck Festival dalla musica antica allo Schlossfest Ambras

Innsbruck Festival tra l’anima della musica antica e la sua vocazione culturale che ad agosto propone più di 40 eventi tra concerti, opere liriche, spettacoli di musica sacra format gratuiti e lo Schlossfest Ambras.

di Antonella Iozzo

Innsbruck (AT) – Il tempo forgia la storia e la storia scrive pagine di cultura nel segno della musica antica. Siamo a Innsbruck dove in epoca rinascimentale e barocca grandi maestri come Paul Hofhaimer, Heinrich Isaac e Pietro Antonio Cesti musicisti a servizio della corte asburgica segnarono i primi passi verso una nuova visione e concezione della musica antica. È un fermento che si concretizza con la nascita della famosa orchestra preclassica di Mannheim.

Innsbruck Festival una tradizione che ogni anno trova nuova linfa in un turbine di concerti che risuonano in magnifici saloni e chiese riconducendoci al 1963 quando per celebrare il 600° anniversario della separazione tirolese in Austria, il musicista di Innsbruck Prof. Otto Ulf (1907 – 1993) presentò il primo Concerto al Castello di Ambras, e dal 1976 ogni agosto, diventa una delle mete predilette del Festwochen. Qui, si sono esibiti direttori famosi come Nikolaus Harnoncourt, John Eliot Gardiner e Alan Curtis, per non parlare di musicisti del calibro di Jennifer Larmore che con le loro esibizioni hanno affascinato il pubblico e del direttore d’orchestra e controtenore René Jacobs che nel 1997 divenne Direttore Artistico del Festival. La sua è stata una lunga e fruttuosa direzione che ha saputo guardare oltre i confini del repertorio più noto portando alla ribalta opere dimenticate.

Un Festival tra l’anima della musica antica e la sua vocazione culturale che nel 2010 con Alessandro De Marchi, nuovo direttore artistico, intesse un dialogo sempre più aperto con la città. Alessandro De Marchi con la sua orchestra Academia Montis Regalis ha eseguito diverse opere e concerti, tra cui Bach “Kaffekantate”, Georg Philipp Telemann “Flavius Bertaridus, Re dei Longobardi”, Francesco Provenzale “La Stellidaura vendicante”, “La clemenza di Tito” di Mozart, “Almira” di Händel, “Il Germanico” di Porpora e “Il matrimonio segreto” di Cimarosa.

 

Quest’anno la 46a edizione del festival è una kermesse sempre più in sintonia con la città. Itinerari musicali meravigliosamente stimolanti, capaci di veicolare tracce e pulsioni della musica antica tra le vie e le piazze di Innsbruck.

Incontri per crescere, opere e concerti per riaccendere l’orizzonte musicale con nuove prospettive dal sapore antico. Gioia, energia, passione e calore per confluenze di idee in musica che tengono acceso l’impegno e lo spirito della musica antica.

Ad agosto, l‘Innsbruck Festival propone più di 40 eventi tra concerti, opere liriche, spettacoli di musica sacra, format gratuiti all’aperto in luoghi pubblici e laboratori per tutta la famiglia. Un programma sfavillante e variegato che trasporta il pubblico in una fiaba danzante la leggerezza melodica della musica. Un’inafferrabile sensazione che diviene avventura culturale grazie a Ensemble e artisti di fama internazionale come Les Arts Florissants, l’Accademia Bizantina con Ottavio Dantone, il soprano Dorothee Mields, il mezzosoprano Sophie Rennert e molti altri.

 

Una grande avventura musicale in un contesto internazionale che sorprende con eventi per famiglie e appassionati di momenti socio-culturali che oltre a diffondere e mantenere vivo l’interesse per la musica antica coglie il battito della società e lo restituisce attraverso uno sguardo coinvolgente che flette le dinamiche dei tempi. Ecco allor che il Festival del Castello di Ambras è uno scenografica visione del linguaggio rinascimentale con il quale interagire.

La magia del luogo si apre all’incanto del sogno e ci si ritrova a passeggiare per il parco o tra corridoi del Castello di Ambras circondati da dame e cavalieri, vociare di strada dal tipico carattere rinascimentale. Musica, acrobati audaci, costumi e maschere colorate e ancora cantastorie divertenti, giochi storici e danze riportano il passato ai giorni nostri. La creatività diventa rigeneratore di stimoli culturali, il presente scopre il passato come magma d’informazioni che ci traghetta verso il futuro, è il magico mondo dello Schlossfest Ambras che rinasce con la sua vitale essenza giocosa tradizione e sogno dei tempi in un spettacolo di musica e colore, espressioni ed impressioni diversificate, piattaforma di sociale espressa attraverso il senso del teatro e della leggerezza.
La musica è anche questo, immagine del tempo e della vita che si scompone e ricompone continuamente. Un festival vivo e vivido che culminerà il 28 agosto con il concerto conclusivo del XIII Concorso Cesti.

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di Antonella Iozzo ©Riproduzione riservata
                  (19/08/2022)

 

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