Axelrod, se i giovani ascoltassero la musica classica
Milano – John Axelrod,americano quaratanseienne, è il nuovo direttore principale dell’Orchestra Verdi di Milano, un contratto triennale iniziato in questa stagione 2011/2012.
Che cosa significa l’incraico alla Verdi?
<<LaVerdi è internazionalmente riconsociuta un’orchestra con musicisti che si possono annoverare tra i migliori. Ogni concerto è speciale>>.
Quale sarà il repertorio che intende esplorare?
<< Abbiamo già eseguito insieme Bartòk. Berio, Brahms, Mozart, Mahaler. Cajkovski. Continueremo ad essere legati a Strauss e inizieremo un ciclo Brahms. E poi sono particolarmente onorato di dirigere La Messa da Requiem di Verdi in occasione del 200° anniversario della sua nascita, nel 2013>>.
Lei è molto impegnato nella musica contemporanea: ha intenzione di sviluppare questo repertorio anche a Milano?
<<Ho inziato la mia collaborazione con l’orchestra con Afterhought di Giorgio Battistelli in “ contrasto” al requiem di Mozart per mostrare la mia grande considerazione per i contemporanei, specialmente per “Orchestral Remix of Beetohoven9” per elettronica e dorchestra di Gabriel Prokofiev. Ho diretto la prima assoluta in Francia, e l’ho inciso. LaVerdi suona la musica nuova magnificamente bene, con precisione e cmprensione>>.
Dirigerà anche opere?
<<LaVerdi è un’orchestra sinfonica con coro: ha un repertorio estremamente vasto. Sono certo che un’opera in forma di concerto sarebbe meravigliosa ma il repertorio sinfonico ed oratoriale rimane pur sempre la “raison d’ ètre”dell’orchestra>>.
Qual’è la peculiarità dell’orchestra?
<<Amo soprattutto il clima tra amici e la voglia di far musica ai massimi livelli.Dà grandissimo piacere. Ogni volta! Nel loro far musica c’è sempre una direzione, sanno doive vogliono andare, e sono molto orgogliosi. Sanno suonare qualsiasi cosa benessimo. Far musica è un privilegio e, quando facciamo musica insieme, mi ricodano l’istanza fondamentale del fare musica>>.
C’è un progetto che non è riuscito a realizzare?
<< Mettere insieme musica classica con altr media o forme artistiche per facilitare il coinvolgimento di pubblico nuovo. Ho usato teatro, rock, jazz, elettronica, la moda riuscendo a portare la musica classica al successo. Mi piacerebbe un’unione tra sport e musica per attirare i giovani. Essere musicista è come essere un atleta: ci vuole tempo per raggiungere l’eccellenza, cme lo sportivo anche noi dobbiano riscaldarci prima di suonare, indossare un’uniforme e… Firmare autigrafi! Se un maggior numero di giovani ascoltasse la musica classica, potrebbe essere altrettanto cool del calcio. E forse più giovani verrebero ai concerti>>.
di Franco Soda
(maggio 2012)
Mensile Il giornale della musica
Bluarte è su https://www.facebook.com/bluarte.rivista e su Twitter: @Bluarte1