Los Vivancos

 

LOS_VIVANCOS_7_hermanos3Bassano del Grappa – Los Vivancos: indossare la tradizione per liberare il mistero del flamenco con vivacità creativa, stile informale, passione e sentimento. Un travolgente spettacolo che sfiora il piacere sensuale della danza tracciandone le forme esuberanti, i nastri di luce, le curve del suono, variazioni sul tema modulati con intrigante suggestione visiva.

Los Vivancos, sette strepitosi artisti, musicisti e ballerini, ma soprattutto sette fratelli, questo il segreto della loro straordinaria sincronizzazione armonica e della loro percezione comunicativa, un feeling tradotto in simbiosi del movimento nel riflesso della sensazione corporea, nasce “7 Hermanos” un processo creativo che dal 2007 ha conquistato il pubblico internazionale e che adesso è approdato  al Teatro Astra di Bassano del Grappa nell’ambito dell’Opera Estate Festival.

Originali innovazioni compongono e scoprono i risvolti del flamenco, sono fascino, allusione materica alla cultura latina, odore di Spagna e desiderio mescolati al rigore ritmico e all’assoluta perfezione tecnica e sul palcoscenico irrompono i Los Vivancos. Il loro carisma è tensione, è estasi vissuta, è una particolare energia trasparente al tempo, aperta al passato come al presente, atta a creare ritmi simultanei, quasi un richiamo al flusso vitale che scorre nelle vene.

“7 Hermanos”  è un prorompente vortice di emozione ardente, la sua complessità nasce dalla combinazione di azione e ricordi, di seduzione e nostalgia, di storia arginata nel vissuto, una poliedricità di arte e sensualità sapientemente coesa nei movimenti, nei passi, nella rapidità, nel ritmo, nei timbri agitati e negli slanci impetuosi di un’evoluzione danzata che coinvolge stili differenti dal funky al balletto, pur mantenendosi fortemente fedele alla “classicità del flamenco senza mai tradirne l’essenza.

I sette fratelli poi cedono il passo, o meglio alternano con  l’esecuzione musicale, non dimentichiamoci infatti, che i Los Vivancos sono anche musicisti, le loro interpretazioni proiettano la forza dinamica dello strumento divenuto parte di sé. Il suono è danza e la danza penetra nel corpo del suono, assume il carattere della passione e si liquefa tra le dita, tra le mani che vibrando toccano le zone periferiche dell’anima e ne titillano il magnetismo con magistrale padronanza.

In  “7 Hermanos” la notevole prestanza scenica crea atmosfere sature di flessuose divagazioni del pensiero, mentre il gioco di luci e la coreografia risultano fatali al colpo d’occhio dello spettatore letteralmente rapito dalle movenze ferine, ed eleganti dei sette artisti.

Cinque sorprendenti musicisti, poi, sostengono l’architettura dello spettacolo con estrema qualità e abilità tecnico – espressiva e ogni brano scivola nel virtuosismo, dalla Toccata e fuga in re minore di Bach alla Rumba, dalla Bulerie e tango al Capriccio n. 24 di Paganini e al concerto op.104 di Dvràk sul quale è stata creata la coreografia di  un intenso “El Duelo” interpretato dai fratelli Israel e Elias, sulla lama della passione fino all’ultima nota. Focoso, energico, magmatico, incandescente, carismatico temperamento nella trascendenza del flamenco. Impeto e sangue un incontro fulminate tra la dualità dei due artisti contemporaneamente ballerini e musicisti, corpi avvinghiati nel sincronismo dell’azione corporea quanto nell’esecuzione musicale: voce calda e quasi fisica del violoncello, eleganza diafana, sicura e vaporosamente musicale del flauto.

Un grande successo, una grande maturità artistica, trasportata dalle corde vocali di Angelica Leiva “La Tremendita”, filo conduttore invisibile dell’intero show, eppure così intensamente penetrante con le increspature, la rugosità, la rochezza, le velature, gli spasmi e i sospiri. Un misto di timbro e linguaggio, un’essenza felpata e quasi erotica creata dalla voce, pura presenza di lubrificante materialità per un mistero chiamato flamenco che sgocciola emozioni a tinte forti.

© Produzione riservata – Antonella Iozzo
(03/08/2009)

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