Meraviglie musicali nel respiro di Mercelli
Bassano del Grappa (VI) – Massimo Mercelli allievo di Maxence Larrieu e André Jaunet, a soli 19 anni diviene primo flauto al Teatro La Fenice di Venezia e da allora si esibisce in alcune delle maggiori sale da concerto. Insieme a Ramin Bahrami esegue nell’ambito di Operaestate Festival Veneto 2012, le sonate per flauto e pianoforte, uno di quei concerti che rimangono scolpiti nella memoria. Meraviglie musicali nel respiro di Mercelli.
Come nasce la sua passione per il flauto.
Suonavo il flauto dolce alle scuole medie. Possiamo dire un amore nato davanti alla televisione una domenica pomeriggio. Avevo dodici anni e rimasi incanto da un “forsennato” che suonava il flauto stando su un piede solo, era Ivano Fossati.
Ha mai incontrato Fossati?
Qualche hanno fa gli ho spedito i miei dischi portandolo a conoscenza di come era nato il mio amore per il flauto. Mi ha risposto con una lettera molto significativa con la quale mi ringraziava per il contributo nel promuovere la cultura suonando e organizzando.
Quindi oltre che musicista …
Ho una vita tripla, oltre a suonare dirigo L’Emilia Romagna Festival e sono vice presidente della Federazione Europea dei Grandi Festival di Musica, quindi spazio nella musica a 360 gradi.
Il programma di questa sera prevede le Sonate per pianoforte e flauto, uno strumento al quale Bach ha dedicato ampio spazio …
Era molto attento al flauto tanto da avere nella sua orchestra di corte un virtuoso. Appena questi scopriva un suono nuovo Bach lo utilizzava, era attentissimo all’evoluzione del flauto, il suo era un lavoro in progress. Un lavoro mirabile, come si evince dalla Sonata in Si minore, con cui chiudiamo il programma, sonata barocca più lunga in assoluto.
Si esibirà insieme a Ramin Bahrami, come nasce la collaborazione?
Ci conosciamo da più di quindici anni ci siamo incontrati a casa mia quando Ramina aveva 14 anni e doveva suonare in un Festival “Da Bach a Bartok” per metà curato da me. Già in quella occasione ci siamo ripromessi che ci saremmo ritrovati, il distino ha voluto che a distanza di quindici anni suoniamo ancora insieme.
Suonare con Ramin è …
Facile e piacevole.
di Antonella Iozzo©Riproduzione Riservata
(2707/2012)
Articolo correalto: Bahrami ed è Bach
Bluarte è su https://www.facebook.com/bluarte.rivista e su Twitter: @Bluarte1