Opera e Danza a Bolzano la Stagione

Opera e Danza. La danza è protagonista della Stagione con tre compagnie di prestigio nel panorama tersicoreo. Il sipario si alzerà con Il Don Giovanni fa parte della cosiddetta “Trilogia Mozart-Da Ponte” .  
Redazione 

 
Bolzano – La Fondazione Teatro Comunale e Auditorium Bolzano presenta il programma della 14a Stagione di opera e danza, che porta la firma del responsabile dell’area artistica Emanuele Masi, dopo il grande successo di pubblico e di critica della passata edizione. La Stagione di opera e danza 2014/2015 traccia un ponte artistico tra diverse epoche e stili, dalla tradizione tedesca e francese a quella più globale della realtà contemporanea. Ciò è reso possibile dalla presenza di direttori d’orchestra, registi, cantanti e coreografi ormai affermatisi a livello internazionale e dando spazio anche a giovani compositori. Il tutto grazie anche al prezioso e affidabile sostegno degli sponsor.
La Stagione di opera e danza si articola in tre titoli d’opera, di cui due nuovi allestimenti e una prima assoluta, e tre spettacoli di danza con coreografie in prima italiana ed europea, distribuiti tra novembre 2014 e aprile 2015.
Con Don Giovanni di Wolfgang Amadeus Mozart e Faust di Charles Gounod, due capolavori della letteratura operistica saliranno sul palco del Teatro Comunale di Bolzano. Per la propria produzione la Fondazione Teatro Comunale ha scelto di realizzare un’opera contemporanea. Dalla penna del compositore Matteo Franceschini è nato così Forèst, una food opera che promette di soddisfare non solo l’udito, ma anche il palato degli spettatori.
La danza è protagonista della Stagione con tre compagnie di prestigio nel panorama tersicoreo. Dal repertorio della letteratura mondiale Mauro de Candia ha coreografato una versione contemporanea della grande storia d’amore tra Romeo e Giulietta per la Dance Company Theater Osnabrück. A Bolzano il 1 dicembre in prima nazionale. In pieno clima natalizio, il 18 dicembre, sarà ospite la promessa della coreografia internazionale Jeroen Verbruggen con il Ballet du Grand Théâtre de Genève e la prima nazionale del suo Schiaccianoci. Completa il programma di danza la compagnia statunitense Parsons Dance con uno spettacolo all’insegna dell’atletismo, della vitalità e della gioia pura, in scena il 3 marzo.
Il programma 2014/15 si caratterizza non solo per la presenza di artisti di spicco, ma anche per la valida e ormai consolidata collaborazione con il Centro Servizi Culturali S. Chiara di Trento e l’Orchestra Haydn di Bolzano e Trento, ma anche con il Landestheater Innsbruck e il Comune di Rovereto. L’offerta rivolta al pubblico bolzanino, anche in questa Stagione, si amplia quindi con la possibilità di assistere a tre ulteriori opere e tre ulteriori spettacoli di danza. Don Pasquale di Donizetti e Rigoletto di Verdi saranno di scena a Trento, mentre a Innsbruck gli abbonati potranno vedere Rosenkavalier di Strauss. Per quel che riguarda la danza la collaborazione si estende con l’aggiunta di un nuovo partner: in occasione della riapertura del Teatro Zandonai gli abbonati si sposteranno a Rovereto per la coreografia della compagnia tedesca Hamburg Ballett. A Trento i movimenti e le astrazioni della compagnia americana Shen Wei Dance Arts sono pronti a sedurre il pubblico, mentre la danza atletica e i corpi sospesi della NoGravity Dance Company ricreano sul palcoscenico situazioni surreali.
Grande importanza ricopre per la Fondazione Teatro Comunale e Auditorium Bolzano il compito di divulgare la cultura operistica tra i più giovani. Proseguono quindi gli ormai affermati progetti didattici rivolti ad alunni di diverse fasce di età, dalla scuola per l’infanzia alla scuola secondaria di II grado.
In collaborazione con il Cineplexx, la Fondazione Teatro Comunale offre il Met da New York a Bolzano. Tra ottobre 2014 e aprile 2015 gli amanti della lirica potranno assistere a dodici capolavori operistici interpretati da prestigiosi artisti del calibro di Anna Netrebko e Renée Fleming in diretta e in HD al Cineplexx di Bolzano.

OPERA
Il primo sipario si alzerà sabato 22 novembre, alle ore 20.00 al Teatro Comunale di Bolzano, su una delle opere liriche più enigmatiche del più grande genio musicale mai esistito: Wolfgang Amadeus Mozart. Il Don Giovanni fa parte della cosiddetta “Trilogia Mozart-Da Ponte” e viene considerato da vari musicologi il tentativo di Mozart di confrontarsi con la figura del padre e di superare il dolore per la sua morte.

La regia del nuovo allestimento, frutto dell’eccezionale coproduzione tra ben otto teatri, è stata affidata a uno dei più celebri registi, l’inglese Graham Vick, noto per la forza e soprattutto per l’originalità delle sue idee, che gli hanno fruttato vari premi, tra cui l’ambito Award della Royal Philharmonic Society nel 2013 e la nomina a “Commander of the Order of the British Empire” nel 2009. L’Orchestra Haydn di Bolzano e di Trento, nonché il Coro Lirico Regionale saranno diretti dal giovane venezuelano José Luis Gomez-Rios, vincitore del 1. Premio al Concorso di Direzione d’Orchestra “Sir Georg Solti” di Francoforte nel 2012. Il suo talento, la sua energia elettrizzante, da alcuni paragonata a quella di Gustavo Dudamel, e la sua creatività hanno attratto l’interesse di varie orchestre a livello internazionale.
L’opera monumentale in quattro atti Faust di Charles Gounod inaugurerà l’anno 2015. Nel nuovo allestimento in coproduzione con l’Opera di Lipsia interagiranno il giovane e pluripremiato regista olandese Michiel Dijkema e l’affermato direttore d’orchestra e Vice-Generalmusikdirektor dell’Opera di Lipsia, l’inglese Anthony Bramall, che dall’alto della sua esperienza dirigerà l’Orchestra Haydn di Bolzano e Trento. Dijkema, nel doppio ruolo di regista e scenografo, trasformerà il palco del Teatro Comunale in un capannone con enormi porte che verranno alzate da convertitori di coppia e lasceranno scorgere il mondo surreale creato a suo tempo da Johann Wolfgang von Goethe.
Punto di forza del programma lirico della Fondazione Teatro Comunale e Auditorium di Bolzano sono i progetti di opera contemporanea, proposti in questi anni sia con prime nazionali che con debutti assoluti. Quest’anno sarà la volta di una coproduzione internazionale per la prima assoluta di un nuovo lavoro di Matteo Franceschini. Di origini trentine, dopo i suoi studi presso il Conservatorio di Milano, Franceschini si è perfezionato presso l’Accademia di S. Cecilia di Roma e l’IRCAM a Parigi, dove attualmente risiede, collaborando con prestigiose istituzioni musicali europee e raccogliendo molti elogi da pubblico e critica.
Con la “food-opera” Forèst, commissionatagli dalla Fondazione Teatro Comunale e Auditorium di Bolzano, Franceschini trasporterà il pubblico in un mondo multisensoriale, che comprende l’incontro tra arti e sensi diversi, legati dalle suggestioni, le memorie, i sapori e la natura delle Dolomiti. Gli spettatori, limitati a un numero di 50 per ogni rappresentazione, prenderanno posto al centro della scena e saranno completamente immersi in suoni, immagini e sapori per un progetto della durata complessiva di circa un’ora. Un modo tutto nuovo di vivere l’opera ascoltando, guardando, degustando e superando la passività del puro ascolto.

DANZA
Tre titoli e tre compagnie di assoluto rilievo compongono il cartellone della Stagione danza 2014/2015. Due rivisitazioni di grandi classici del repertorio ottocentesco e novecentesco, Lo Schiaccianoci e Romeo e Giulietta, e un’icona della danza americana, David Parsons, con il suo gruppo di energici danzatori. Una stagione che fa incontrare l’italiano Mauro de Candia con la compagnia residente del teatro tedesco di Osnabrück, il belga Jeroen Verbruggen con il Balletto di Ginevra e David Parsons con il pubblico regionale.

Si comincia l’1 dicembre con Dance Company Theater Osnabrück e la danza poetica del suo direttore artistico, il pugliese Mauro de Candia, che rilegge nell’anno dei festeggiamenti dei 450 anni dalla nascita di Shakespeare, il suo dramma più celebrato in ambito tersicoreo: Romeo e Giulietta. Stile post-classico cesellato sulla celeberrima partitura di Prokof’ev, luci che sottolineano gli aspetti emotivi, corpi che raccontano il dramma dell’incomunicabilità sociale con gli occhi di due adolescenti innamorati.
Il 18 dicembre, a ridosso del Natale, il balletto che più rappresenta le festività: Lo Schiaccianoci. A darne una nuova versione è la promessa della coreografia internazionale Jeroen Verbruggen pronto a rileggere con la sua fervida immaginazione il racconto fatato di E.T.A. Hoffmann che Petipa-Ivanov-Čajkovskij misero in danza e musica nel lontano 1892. Pochi i dettagli rivelati al momento sulla produzione che si annuncia sfarzosa – marchio di fabbrica del Ballet du Grand Théâtre de Genève – nelle sue scene ‘barocche’ create da Livia Stoianova e Yasen Samouilov, nel numero di interpreti coinvolti e nell’esuberanza dello stile di Verbruggen, già definito dalla stampa francese “tsunami creativo”.
Terzo e ultimo appuntamento il 3 marzo con la compagnia americana di David Parsons. Una raccolta di titoli cult per celebrare la storia più che trentennale della compagnia-icona della danza made in USA. Parsons Dance porta, per la prima volta in Regione, il suo mix di atletismo, vitalità e gioia pura, mostrando al pubblico le sue infinite sfumature. Dal capolavoro stroboscopico Caught alla nuovissima creazione Whirlaway, in prima europea a Bolzano, su musiche di Allen Toussaint, il programma non smentisce il successo planetario di David Parsons. Info:  www.fondazioneteatro.bolzano.it

  Redazione
( 12.09.2014)

 
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