Francesco Ventriglia
Interpretazioni e coreografie che s’intrecciano e delineano
il suo percorso sempre in salita fino a giungere nel maggio 2010
Firenze – Francesco Ventriglia è il nuovo Direttore di MaggioDanza,la Compagnia di Ballo del Maggio Musicale Fiorentino. Dopo Vladimir Derevianko, il gesto di Ventriglia andrà a corroborare la professionalità e l’ottima maturita tecnica del corpo di ballo fiorentino.
La duttilità di Ventriglia lo rende protagonista indiscusso non solo nel repertorio classico. Non possiamo dimenticare le sue interpretazioni nei lavori di Forsythe, Preljocai, Kylian, Béjart, Petit. Una capacità di essere sempre dentro l’essenza della danza che lo portato a danzare al fianco di Sylvie Guillem al Metropolitan di New York e al Covent Garden di Londra.
Ventriglia non solo sensibile interprete, non solo voce corporea nell’espressività del gesto, ma protagonista assoluto tra le fibre della danza stessa attraverso la sua attività di coreografo. Affascinanti le creazioni per Roberto Bolle, “La lotta” (da Affabulazione di Pasolini) e il “Concerto di Capodanno” dal TeatroLa Fenice, per l’Arena di Verona “Sogno di una notte di mezza estate” e “Jago”, “l’onesta poesia di un inganno” con Abbagnato e Riga, per il Teatro Marijnsky di San Pietroburgo, “Contraddizioni” con Ulyana Lopatkina, per il Teatro Bolshoi di Mosca, la sperimentazione multimediale “Zakharova super game”.
Nel 2007 la sua creatività è chiamata a coreografare a Parigi la cerimonia di presentazione della candidatura di Milano ad ospitare l’Expo 2015.
Ventriglia vive la danza come una seconda pelle sulla quale ricadono le tensione sociali, le inquietudine di una realtà sul borderline, i drammi del diverso in mezzo a noi.
Realtà che affronta con lavori nei quali il corpo svetta e ricade carico di messaggi cifrati, di intima umanità e di struggente verità come in “Il mare in catene” presentato alla Biennale di Venezia con la compagnia Eliopoli da lui fondata, un approfondimento sul tema dell’erotismo e della disabilità. Seguono altri lavori come a Pergine Valsugana (Trento) “Normale, indagine sulla normalità della follia” all’interno dell’ex ospedale psichiatrico, e nel maggio 2009 “Pietas”, sullo Stabat Mater di Pergolesi.
Interpretazioni e coreografie che s’intrecciano e delineano il suo percorso sempre in salita fino a giungere nel maggio 2010 alla sua creazione “Immemoria” per quaranta danzatori su musiche di Sostakovic, che ha debuttato in prima mondiale al Teatro alla Scala
Nei primi giorni di ottobre un altro successo ha declamato le sue eccellenti doti un’altra creazione ha suscitato consensi di critica e di pubblico: “Transit Umbra” sulla partitura di Notte trasfigurata di Schönberg per il Ballet du Grande Theatre di Ginevra.
Ventriglia accolto calorosamente dal MaggioDanza, ha subito iniziato a lavorare con la dedizione che le è propria. Costanza, presenza, partecipazione emotiva sembrano essere i punti sui quali si basa il suo impegno artistico e personale per una Compagnia ed una città che danzano il respiro dell’internazionalità nella coscienza della tradizione.
Dopo il debutto il 13 ottobre scorso al Teatro Goldoni di Firenze con “Trois Histories” di Fabrizio Monteverde, attendiamo con trepidazione il 22 dicembre “Coppélia” che si ispira fin dal primo impatto ai mille “occhi di smalto” della fanciulla del racconto “L’uomo della sabbia” di E.T.A. Hoffmann.
di Antonella Iozzo © Produzione riservata
26/10/2010
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