Waitress. Emozioni che sfornano Ricette d’amore al Brooks Atkinson Theater. Waitress al Joe’s Diner, è qui che Jenna sforna ogni giorno deliziose creazioni da forno, dolci che sembrano esprimere gli eventi tumultuosi e le emozioni della sua vita quotidiana.
di Antonella Iozzo
New York – Waitress, il musical che scivola sulla realtà con la musicalità di una favola. Si basa sul film del 2007 scritto e diretto da Adrienne Shelly e si muove sulle tracce brillanti di una teatralità leggera e sognante capace di amplificare l’emisfero femminile nella sua quotidiana realtà di Waitress “cameriera”.
Al Brooks Atkinson Theater, Broadway, si alza il sipario su Waitress un musical variopinto nelle mille e una sfumatura del femminile che il cast e la performance musicale di Sara Bareilles esalta con toni vivaci e brillanti. Il ritmo ci conduce lungo le vie della musica country, ma anche alle ballate tradizionali di Broadway-pop.
Waitress è ambientato al Joe’s Diner, è qui che Jenna sforna ogni giorno deliziose creazioni da forno, dolci che sembrano esprimere gli eventi tumultuosi e le emozioni della sua vita quotidiana. Jenna ama, sogna, spera, guarda al domani mescolando zucchero, burro e farina con il suo cuore, ingredienti e sensazioni tradotte dal sua voce in una melodia che, come una ninna nanna, scivola sull’intero musical. Nella mise en space di Waitress, tipicamente americana, l’incisiva partitura di Sara Bareilles intervalla i vari passaggi di una ricetta, quella della torta “Colpo basso”, che potrebbe cambiarle la vita facendola vincere un grosso premio in denaro ad un concorso per la migliore torta. Ad incoraggiarla è il proprietario del ristorante, Joe, un uomo di mezza età, interpretato con grazia accomandante da Larry Marshall.
Ma quando scopre di essere incinta, sforna ‘Non voglio il bambino di Earl’, una torta salata con uova e formaggio con al centro del prosciutto affumicato. Il cibo, diventa emblema di desideri e rifiuti, di delusioni e amarezza. L’infelicità coniugale, la squallida realtà rappresentata dal marito Earl, rozzo, aspro e poco incline all’armonia di coppia è l’ultima cosa di cui hanno bisogno per costruire una famiglia insieme. Ma gli eventi della vita si evolvono in curve ed ellissi che decollano dal forno al tavolo di lavoro creando inconsapevolmente la ricetta della propria felicità.
Stephanie Torns, interpreta Jenna, possiede una voce ricca di fascino e grazia, che ci regalano un’emotiva traslata in chiaro. Qualità che emergono anche nei dialoghi accattivanti e non privi di profondità nonostante l’atmosfera leggera del musical.
Una profondità di superfice che Jenna trasforma in una vitalità travolgente legata alla sfera emotiva e al desiderio di cambiamento. Un desiderio che si tocca, che disegna l’anima dei personaggi in una stimolante lettura del vissuto presente.
Un presente dove il marito di Jenna, Earl, interpretato con sagacia da Ben Thomposn, la sprofonda in una terra fredda e arida tanto che per un po’ di tempo Jenna tiene per se la notizia della gravidanza, sperando che possa trovare un modo per divincolarsi dal suo matrimonio e forgiare una nuova vita per se stessa e il suo bambino.
Speranza che sembra divenire radioso preludio ad una nuova vita quando Jenna incontra l’affasciante dott. Pomatter, interpretato da Joey McIntyre, amabile, divertente, comprensivo, ovvero, l’esatto contrario del marito Earl. McIntyre si muove con sicurezza e sobria ironia. La sua presenza scenica genera il momento reale del sogno e tutto sembra carico di fascino e incredibilmente possibile. Una piacevolezza che si evolve nel duetto “It Only Takes a Taste”.
Una relazione che assume divertenti ambivalenze in un contesto romanzato capace di riportarci agli anni ’40, grazie alle amiche e colleghe di Jenna, la goffa e sorprendentemente geniale Dawn, (Lenne Klingaman) e l’esplosiva, accattivante, e impertinente Becky (Dayna Jarae Dantzler). Una sorta di divertissement in stile musical con due caratteri diversi ed esilaranti che si lanciano in rapporti e situazioni sdrammatizzanti il quotidiano, semplicemente cambiando prospettiva. Un diverso punto di vista che punta dritto ad una comicità travolgente. La storia di Dawn è un colpo di fulmine a ciel sereno, il suo amore è Ogie (Eddie Jemison). Così innamorato che si presenta al ristorante di prima mattina dopo il loro primo appuntamento e proclama eterna devozione in un esuberante “Never Ever Getting Rid of Me”, una delle canzoni che si faranno più ricordare. Becky al contrario disinvolta come non mai non si tira indietro vive con ardente passione il suo feeling con Cal (Benny Elledge), il manager del ristorante.
Waitress, intimo e riflessivo nella sua fulgida veste ironica ed esuberante, intreccia un dialogo interiore e rinasce vita e vitalità, forza e cambiamento nel sorriso e nella voce di Jenna che con “She Used to Be Mine”, lancia un phatos emozionale che commuove. In questa canzone è come se Jenna si guardasse dall’esterno, analizzando i conflitti e le complessità dentro di lei: gentile, solitaria, disordinata, riconosce gli errori, ritrova autostima, trova la forza rigeneratrice. È una donna che come un astro nascente brilla di nuova luce rilanciando il sorriso dell’anima.
La vibrante esibizione di Jenna (Stephanie Torns), in questa canzone si libra in dolci arabesque e poi si allontanano in onde che ritornano in una culminante cadenza di realtà, ci sentiamo trascinati dentro lo spettacolo. Il cuore è colmo di serenità, tenerezza e soddisfazione nel vedere il Joe’s Diner risplendere in un clima sereno segnato dal successo e dalla figlia di Jenna, una piccola mascotte tra torte, creazioni da forno e il team di sempre, Cal, Dawn e ora anche suo marito Ogie, Becky, Joe legato dall’autenticità dei sentimenti alla vibrante Jenna. La realtà ora è un sogno che rinasce Waitress ricette d’amore.
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di Antonella Iozzo ©Riproduzione riservata
(13/03/2019)
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