Basilea -Renoir (Pierre-Auguste, per distinguerlo dal magnifico figlioregista, Jean, che ha narrato del resto di papà) risulta alla fin fine uno stranissimo «animale» d’artista. Per lo meno nella valutazione dei gusti. Che ci può contaminare di piacere, ed anche molto, per le prime opere, sino ad una certa datazione (che diremo). Poi, anche per molti dei suoi ammiratori, quasi il disastro: la precipitosa «caduta degli dei» del gusto, in picchiata,…