Adua Villa. Bere con la testa…soprattutto per valutare cosa beviamo ed essere sempre curiosi verso il vino non fermandosi a ciò che già conosciamo: la sorpresa è sempre dietro l’angolo.
di Antonella Iozzo
Adua Villa, sommelier consulente eno-gastronoma, volto noto della Rai e di Sky-Alice tv, con semplicità ed eleganza ci conduce nella fascinazione del vino. Cultura, stile, tradizione e passione raccontate con il giusto mordente. Seduzione che continua in libreria con il suo ultimo libro Vinorosso Tacco12.
Come nasce la passione per il vino e come diventa un lavoro?
Nasce per caso perché interessata alla cultura del vino e ai suoi significati storici, e talmente me ne innamoro che mi è sembrata la cosa più naturale al mondo proseguire per questa strada.
Volto televisivo, firma di noti mensili e quotidiani, scrittrice, la comunicazione a servizio del vino?
La comunicazione del mondo del vino ha ormai varcato le soglie di tutte queste porte, le più interessanti rimangono la scrittura e la trasposizione di questa in linguaggi Social.
Il vino si racconta o s’interpreta?
Secondo me tutti e due. Il vino nasconde sempre aneddoti, racconti e innovazione legati alla storia.
Parliamo brevemente del suo libro “Una sommelier per Amica”
Questo libro edito da Sonzogno è alla sua quarta ristampa, un grande successo per un libro semplice dal linguaggio pop….ma a breve avremo il prossimo questa volta edito da Cairo e con un cuore molto più femminile sempre intriso da tanto vino.
Il dialogo tra un vino e il sommelier … durante la degustazione?
Tecnico fino ad un certo punto, poi completamente emozionale.
Una sommelier può essere sedotta da un vino?
Assolutamente SI.
Che cosa pensa di eventi come Mondo Merlot, VinoVip, Merano wine Festival e altri che ruotano intorno al vino?
Che servono a far conoscere il vino ai più ma anche a fare in modo che gli stessi produttori presenti abbiano un continuo confronto fra loro e la realtà globale del mercato.
E cosa mi dice invece delle Fiere, ricordiamo Vinitaly o Vinexpo?
Qualcosa deve cambiare, alcune cose ad oggi sono un po’ anacronistiche, bisognerebbe cambiare l’approccio e il modo di gestirle. Le trovo come i quotidiani, quando li leggi la notizia la sai già da parecchio!
Autoctono e internazionale, è sempre e solo questione di terroir?
È sempre questione di terroir e della cura dell’uomo quando parliamo di grandi vini.
Le tre regole principali per scegliere il vino giusto
Bere con la testa… soprattutto per valutare cosa beviamo e capire se il nostro gusto è stato appagato. Scegliere il vino giusto per il piatto che si andrà ad abbinare. Ma soprattutto cercare di essere sempre curiosi verso il vino e non fermiamoci a ciò che già conosciamo: la sorpresa è sempre dietro l’angolo.
Se dico vino, amore, passione?
Il mio mondo.
L’ultimo pensiero della sera?
Di solito crollo….non credo di averli!!!
Il momento perfetto, il desiderio celato, il vino preferito
La perfezione la creiamo noi….continuo a cercarla sempre!!!
In una notte di mezza estate la sensualità di una sommelier
Per le altre non posso parlare, per me, è veleggiare nel mediterraneo con una cambusa colma di vini da scoprire in rada.
E se una notte d’inverno un viaggiatore incontra il calice di Auda Villa
Dico solo VINOROSSO TACCO12, il titolo del mio nuovo libro.
Auda Villa in tre aggettivi
Ironica, dinamica, mangiona se me lo permettete!
di Antonella Iozzo ©Riproduzione riservata
(28/11/2013)
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