Ai Fiori Restaurant, presso il Langham Hotel, Fifth Avenue, New York City, si celebra la dolce vita tra sapori autentici, abilmente orchestrati, e un’atmosfera protesa alla gioia dei sensi, dove moderne declinazioni culinarie incontrano classicità e raffinatezza.
di Antonella Iozzo
New York – Travel culture in New York City between food, art, glamour and lifestyle. i mille volti di New York si rivelano e seducono al primo sguardo mentre la sua verticalità è una dimensione che supera gli orizzonti.
Dinamiche che s’innescano anche a tavola con ristoranti gourmet che rilanciano le prospettive dell’ospite, e creano nuove aperture senza mai dimenticare la competenza, la professionalità, l’esperienza, le buone regole del fine dining.
Ai Fiori Restaurant, al secondo piano del Langham Hotel sulla Fifth Avenue a New York City, è una location carica di atmosfera e di calda ospitalità, dove l’arte culinaria esprime il meglio di sé con semplicità e naturalità.
Ai Fiori Restaurant tra i migliori ristoranti di New York, con una carta dei vini vincitrice del Grand Award, con oltre 1000 selezioni, guarda al nuovo, al creativo contemporaneo ma senza mai tradire la tradizione, il classico senza tempo. Le molteplici ispirazioni nate durante i numerosi viaggi nel Sud della Francia e nel Mediterraneo dell’Executive Chef Lauren DeSteno si traducono in piatti dai profumi intensi, dai contrasti audaci, dalle consistenze armoniose e autentiche capaci di condurci delicatamente verso esplorazioni culinarie che sfiorano nuove texture e nuove fragranze che risvegliano il palato.
Ai Fiori Restaurant un tripudio di fiori innerva il design della sala. Un’intera parete è una sinfonia di nuance tra petali e corollari di poesia floreale. Tratto distintivo di una sala dal carattere informale, è un’eleganza ben definita, discreta, che sceglie la sottrazione per esaltare le forme, mentre ampie vetrate scandiscono un’intera parete.
Tra musica soffusa e illuminazione calibrata il servizio scorre cordiale, garbato e particolarmente attento alle esigenze di ciascun ospite. Il menu autunnale si presenta come una poesia nei versi del gusto puro, esaltando sempre e comunque la materia prima.
Se con l’amuse bouche l’esprit della convivialità saluta gli ospiti tra una crocchetta di patata dal cuore morbido e un mini-arancino golosissimo, con il primo antipasto il gusto incontra l’eleganza raffinata del “Crudo e Caviar – atlantic fluke, american sturgeon caviar, crème fraîche, meyer lemon”. Mai il rombo atlantico è stato impalpabile, etereo, una nuvola che sfiora la salinità del caviale americano in un sussulto di crème fraîche stemperato dal limone. Una lirica dove ogni nota esprime la sua essenza.
Sapori più intensi e decisi con le “Marinated Sardines – potato crisp, red pepper, lemon aioli, olio nuovo”, la carnosità delle sardine incontra il trillo del peperoncino e la croccantezza del cracker di patate, il tutto sapientemente esaltato dalla salsa aioli al limone e dall’olio nuovo.
Ai Fiori si celebra la dolce vita tra sapori veri, abilmente orchestrati in un’atmosfera protesa alla gioia dei sensi, quasi un dolce naufragar tra delizie gustative e ambience raffinato. Una sorta di elegia che permea lo spazio di serena accoglienza.
Sono piatti quelli de Ai Fiori che lasciano ad ogni singola papilla gustativa il tempo di percepirli appieno, fin dentro la loro ideazione. Solo così possiamo cogliere il concept dello chef Lauren DeSteno e della sua brigata: freschezza, vivacità, armonia nei contrasti che evidenziano le diverse consistenze, una suite mediterranea che regala visoni su tema in linea con il gusto cosmopolita. Ed ecco entrare in scena il “Ruby Red Shrimp Risotto – acquerello rice, shrimp”, un risotto ai gamberi, molto delicato, dove una leggera nota acidula data dal pomodoro ridefinisce il piatto.
Moderne evoluzioni culinarie, classici abbinamenti che traducano la tradizione in gusto e memoria, è il caso dei “Epaulettes – veal breast & reblochon ravioli, butter, hazelnut, black truffle”, gustosi ravioli di petto di vitello, dalla cottura e consistenza perfetta, dilagano nella fonduta di reblochon per poi essere esaltati dal burro e dal tartufo nero, mentre le nocciole seducono con audacia. Un piatto stratificato dove ogni elemento è perfettamente bilanciato.
“Pan-Seared Halibut – chanterelle, turnip, mandarin orange, watercress”, in un sol boccone, un magnifico nuovo viaggio culinario esalta la qualità della materia prima. L’Halibut, scottato in padella in modo esemplare, il risultato è una fibra morbidissima e una pelle croccantissima. Poi, fragranze eleganti e carismatiche quali, le rape, il crescione, ma su tutti, i mandarini, creano una originale piramide olfattiva e gustativa. Perfetto.
Nel calice il Chablis “Plateau de la Cornasse”, Patrick Piuze: acidità vibrante, intensa mineralità e note di agrumi e mela verde che invitano a nuovi assaggi
Intensità che ritrova nuova linfa creativa nell’”Agnello – roasted lamb chop & confit shoulder, shelling bean, pistou, fig”, paso dople tra una succulenta costoletta di agnello arrosto e una spalla confit che si scioglie in bocca. Il gusto materico dei fagioli, la freschezza del pistou, una salsa originaria della Provenza, di basilico pestato, aglio e olio d’oliva, e l’estro di completare il piatto con i fichi caramellati creano profondità sublimandolo in materica emozione. Nel calice l’Aglianico del Vulture, Grifalco, con tannini morbidi e sentori minerali che gli conferiscono una giusta persistenza.
L’importanza del gesto, del sorriso nel servizio di sala è essenziale, fondamentale, Ai Fiori è la regola, la firma di un’arte dell’ospitalità che crea pathos emotivo, che armonizza la convivialità, che dialoga con la cucina e al contempo con l’ospite. È il plus che rende l’esperienza completa.
Improvvisazioni jazz con pre dessert, un delizioso sorbetto di mela con ginger sour, un trillo di vibrante vitalità alternativa, poi la sensualità loquace e appagante del “Cioccolato – chocolate mousse, hazelnut, espresso, toasted brioche gelato”. Una morbida e avvolgente mousse al cioccolato, che vibra di nocciola e caffè espresso, si lascia sedurre dal gelato alla brioche tostata. Simbiosi di sapori intensi che accarezzano le sensazioni del tramonto. Una dolcezza che rinasce sentimento gustativo, un dessert senza tempo che sottolinea le abilità tecnico- interpretative della Pastry chef Rachel Pancho
Ai Fiori Restaurant New York, dove moderne declinazioni culinarie incontrano classicità e raffinatezza, sfumata da sensibilità creativa e competenza. Nasce l’estasi del gusto.
Ai Fiori Restaurant
400 5th Avenue, 2nd Level – The Langham NYC
New York City, NY 10018
Tel: 212.613.8660
https://aifiorinyc.com/
di Antonella Iozzo ©Riproduzione riservata
(21/10/2024)
PHOTO : Courtesy by Ai Fiori
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