Allegrini lo stile di una tradizione incontra l’evoluzione senza confini, “L’Occidente incontra l’Oriente” tema del Vinitaly Allegrini 2019 e Cracco firma le cene di gala a Villa Della Torre. Dialoghi nel segno del vino celebrano il suo esistere con scelte di carattere.
di Antonella Iozzo
Milano – Quando il mondo s’incontra in un calice di vino, le forme della comunicazione intrecciano culture, dinamismo economico, tradizioni. Una texture cosmopolita di un virtuoso dialogo “L’Occidente incontra l’Oriente” tema del Vinitaly 2019 di Allegrini presentato a Milano, all’hub di Identità Golose. Preview alla 53 edizione del Vinitaly, da domenica 7 a mercoledì 10 aprile, moderata da Sebastiano Barisoni, Radio 24.
Incontri che aprono prospettive, che stimolano la condivisione e creano l’humus per collaborazioni fra mondi diversi per natura simili negli intenti. Conversazioni fra Occidente e Oriente, fra realtà simbolo come Entità Golose e lo spazio di Milano, fra il vino e la cucina al suo miglior livello con Carlo Cracco che firma le cene di gala a Villa Della Torre. Fil rouge: il vino, iconico ambassador della nostra entità.
Visioni di straordinaria lungimiranza by Allegrini, massima espressione dell’eccellenza Made in Italy nel mondo con una presenza costante in oltre 80 Paesi. Esperienza, propensione a capire e gestire, con piglio ecclettico e intraprendente, gli input del mercato internazionale, rendono Allegrini la voce del vino italiano nel mondo, ma la chiave di volta sta nella sinergia, nella consapevolezza che fare sistema ed è indispensabile, ecco perché nel nasce ISWA, Italian Signature Wines Academy (l’associazione che riunisce otto brand storici del vino italiano: Allegrini, Caprai, Feudi di San Gregorio, Fontanafredda, Frescobaldi, Masciarelli, Planeta e Villa Sandi), piattaforma produttiva per il business internazionale.
Idee che diventano progetti e progetti che raccontano la realtà attraverso il vino, simbolo, identità, storia di un popolo. Degustarlo è come ascoltare il background di persone che tessono il tessuto sociale del proprio Paese. Espressioni che flettono e rispecchiano l’andamento dei mercati, e quest’anno l’attenzione è rivolta più che mai ad Oriente e al Giappone in particolare. Partnership per Allegrini che rilancia le dinamiche del mercato amplificano gli asset di una strategia mirata e collaborativa che nasce da una profonda conoscenza e competenza. Emisfero Oriente, un mondo a parte, dove le diverse culture richiedono diverse approcci e tempi diversi per una crescente costante ancora in stato embrionale ma dalle ottime aspettative.
E poi, poi Carlo Cracco, iconico, comunicativo, carismatico. Loquacità veneta, appeal milanese, talento da … Cracco, non si discute. Se la sua attesa è stata quella degna di un vip, la sua presenza è andata oltre sottilmente, elegantemente, suggellando la stima che lo lega alla Famiglia Allegrini, velature di un incontro ad alta quota “La collaborazione con Allegrini nasce sul Monte Bianco – ha ricordato Cracco -, dove abbiamo inventato assieme una cena spettacolare lo scorso giugno. Ora torno a Vinitaly, che resta la manifestazione leader del settore, con un menu ispirato ai contatti tra cucina italiana e giapponese”.
Dare profondità alla storia Allegrini non è semplice o scontato, è quasi una mission come la loro dote innata a riconoscere il valore della bellezza autentica e a perseguire l’armonia. Un segno distintivo che si eleva dal vino gratificando i sensi e nutrendo l’anima esattamente come l’Arte.
Nascono così le etichette della Limited Edition de La Grola, un Cru straordinario che porta in se il carattere dei vitigni autoctoni della Valpolicella e l’espressività della collina La Grola, da cui prende il nome. Dopo artisti del calibro di Milo Manara, Athos Faccincani, Arthur Duff, Wassily Kandinsky e Nazareno Rodrigues Alves, Leonardo Ulian, la collezione di etichette d’artista de La Grola si arricchisce così di una nuova prestigiosa collaborazione, quella con Hiroyuki Masuyama.
Il Giappone incontra la Valpolicella attraverso il lavoro dell’artista Hiroyuki Masuyama. Cogliere l’attimo in uno scatto è un fermo immagine che immortala l’inafferrabile del quotidiano regalandoci lo splendore dell’immenso. Lo sguardo diventa introspettivo in una sequenza del reale dalle mille sfumature, è un racconto che incontra l’altro reale possibile, l’essenza fattasi liquida emozione.
È quello che ci regala Hiroyuki Masuyama, che ha osservato e fotografato per 24 ore consecutive il vigneto de La Grola, da qui il titolo dell’opera 24 HOURS. Pixel che si dilatano e fluiscono magicamente in una dimensione atemporale, sovrapposizione di entità dal quale sembra emergere l’anima del vigneto ed un effetto ritmico che enfatizza l’intensità dell’immagine trasformandola in una sorta di pulsazione emozionale. La scelta di Caterina Mastella che ha seguito e sviluppato il progetto in una costante ricerca di bellezza espressiva e carica dei valori simboli della Famiglia Allegrini, quali identità, tradizione, storia evolutiva, territorio, non poteva che cadere su Hiroyuki Masuyama .Con la sua naturale eleganza Caterina Mastella ci ha condotto dentro l’etichetta: “Tempo e spazio sono gli elementi base dell’intera opera di Hiroyuki Masuyama, le cui opere saranno in esposizione fino al 13 aprile negli spazi di Studio La Città, a Verona – spiega Caterina Mastella Allegrini -. Tutto gravita attorno a questi due concetti. Masuyama affianca e sovrappone il risultato di centinaia di scatti fotografici presi sui luoghi rappresentati, da un punto di vista fisso, in questo caso uno dei luoghi panoramici più spettacolari della Valpolicella”.
Lo stile giapponese caratterizzerà anche lo stand Allegrini (padiglione 6, E5) del Vinitaly con un’iconografia realizzata di kanji, leggerezza incorporea di raffinatissimi logogrammi, e haiku, componimenti poetici di tre versi. La grazia in un sol gesto. Il tema dell’allestimento sarà “Nel segno del vino, senza confini”, un omaggio ai tanti mercati e ai tanti incontri che caratterizzano la vita della cantina.
The spirit of Japan divine mirabile evocazione gastronomica con i piatti dello chef stellato Michele Biassoni, ristorante giapponese Iyo, che hanno accompagnato la presentazione presso Identità Golose Milano.
Cura per i dettagli, equilibrio, presentazione raffinata. Feeling perfetto con i vini Allegrini, su tutti La Grola 2016, che in abbinamento ad una rivisitazione del Niku Ryori a base di carne di manzo, un tributo all’armonia d’intenti che s’innalza in un inno con il dessert, una sfera esotica eterea e sensuale accompagnata dal Poggio al Tesoro Teos, Petit Manseng Toscana Passito IGT 2015, armonico e contrasti intriganti si esaltano per poi cedere il passo all’evolversi di complessità e finezza.
Allegrini lo stile di una tradizione incontra l’evoluzione senza confini, “L ’Occidente incontra l’Oriente” tema del Vinitaly 2019 di Allegrini. Dialoghi nel segno del vino celebrano il suo esistere con scelte di carattere.
ALLEGRINI
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(03/04/2019)
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