Amarone Bertani. Due Cinquantenari, una personalità senza tempo. 6 grandi annate per uno Special Vintage Tasting al Westin Palace di Milano. Un vino come biografia di un pensiero che nel corso degli anni rimane fedele a se stesso.
di Antonella Iozzo
Milano – Bertani a timeless personality. Se il cambiamento è una costante dell’evoluzione, la coerenza di un pensiero è una dinamica della tradizione, scelte di carattere che scrivono la storia. È tempo di emozioni con “Bertani, due Cinquantenari per ricordare dove è nato il mito dell’Amarone”, la degustazione tenutasi il 29 novembre scorso presso il Westin Palace di Milano.
6 grandi annate (1958, 1967, 1975, 1986, 2008 e 2009), 6 icone figlie di una visione lungimirante divenuta reale quotidiano capace di raccontare la Valpolicella e l’Amarone, i vigneti e il gesto, nella coerenza di una filosofia divenuta, anzi, da sempre filosofia di vita.
Se il tempo è la quintessenza del lusso, Bertani è l’essenza che ne decanta l’assoluto in attimi preziosi, fluidi e profondi come gli acini dai quali nasce un capolavoro di arte enoica, l’Amarone Bertani.
Un vino come biografia di un pensiero che nel corso degli anni rimane fedele a se stesso. Lontano dalle mode e dalle tendenze segue la via dell’autenticità, valore unico e simbolico che contraddistingue ogni annata.
Emozionarsi scoprendo lo straordinario nell’ordinario Bertani, con la verticale “Special Vintage Tasting” condotta da Luciano Ferraro, caporedattore del Corriere della Sera e autore del blog Corriere DiVini, è come sentire il respiro del terroir prendere corpo nella lungimiranza e passione di Giovan Battista e Gaetano Bertani.
Amarone Bertani, unico e diverso, con un proprio codice identificativo che lo rende impareggiabile interprete del tempo e della storia. Una storia capace di condensare le visioni in mirabili intuizioni, le stesse che Ernesto Barbero, l’enotecnico di Canelli, chiamato da Bertani nel 1960 per una valutazione, ha dato vita con il secco Bertani. Nasce uno stile, il tempo lo trasforma in mito.
Nella sala del Westin, esperti del settore e giornalisti, da Alessandro Scorsone a Fabio Piccoli di Wine Meridian, si lasciano sedurre dall’unicità di attimi stillanti flutti di rarefazione temporale nel segno Bertani. Emilio Pedron AD di Bertani Domains, racconta di un romanzo in un sol gesto, che non ostenta la qualità la crea, che non brama di essere ricordato perché è memoria futura di un passato in soluzione di continuità con il presente. Viverlo è assaporare il tempo nell’eleganza di un sorso che celebra l’origine, l’autenticità, la passione.
Parola chiave: coerenza. Oltre il ragionevole diktat del marketing, del gusto che cambia, del senso della modernità, perché Bertani è contemporaneo e moderno, classico e vintage allo stesso tempo. Come può essere possibile? Grazie al coraggio di rimanere fedeli a se stessi nella consapevolezza che l’origine, il territorio, l’identità sono un valore indissolubile.
La degustazione è una promenade nella fascinazione dell’esclusività Bertani, ogni annata, un saggio sul quale meditare per rinascere storia nelle fibre del tempo. Danza che inizia con il 1958, caldo avvolgente velluto sonoro, preludio di una visione che determinerà lo stile secco Bertani. Corrispondenze emozionali che puntano dritto al 2008, intensità aromatica in continua evoluzione, è un degustare in divenire che lascia i sensi sospesi in una progressione gustativa decisamente appagante.
L’enologo Andrea Lonardi, soddisfatto, emozionato, entusiasta, lascia al calice il compito di stimolare il pubblico. Poche parole bastano a sottolineare con l’eleganza sottile e raffinata che nel corso del tempo ha dialogato con l’espressività di ogni annata dell’amarone Bertani. È questione di feeling, di classe e il 1967 è l’assoluto che scivola verso la profondità di un evoluzione ancora in atto. Fresco e vibrante, complesso e seduttivo, una sinfonia che fino all’ultima nota conquista l’anima. Un salto di dodici anni ed il 1975 s’impone con carattere e determinazione. Armonia di profumi e sentori di frutta rossa matura, spezie fino alle note di vaniglia e noce una texture di grande respiro, tutto il resto è pura poesia che sottende la sensibilità dell’assaggiatore.
Se la coerenza e il comune denominatore, la coerenza evolutiva del concept che si fa fluida espressività nell’annata 1986. Ci conduce l’immaginifico, verso le sponde del domani, è un orizzonte che si accende di calda intensità sostenuta da una buona acidità, un binomio che non tradisce.
Così viva da sentirne la pulsazione, così autentica da vederne l’origine, la coerenza oltre ogni compromesso. Un eterno attimo di bellezza intellettiva nel sentimento della ragione. È la voce del vino nell’anima Bertani e viceversa a concludere la degustazione con il 2009, tra i primi 5 vini più premiati dalle più autorevoli guide enologiche italiane.
È la voce blues dello stile Amarone Bertani, è lo sguardo interiore capace di evocare la storia in un trait d’union con l’arte di viverla giorno dopo giorno, nel valore identitario di una personalità senza tempo.
Bertani Domains
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37023 Grezzana (VR) – Italy
Tel. +39 045 8658444 Fax +39 045 8658400 – https://www.bertani.net/it
di Antonella Iozzo ©Riproduzione riservata
(04/12/2017)
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