Banfi Wines. Dalla vigna alla cantina lo stile Banfi sviluppa la propria filosofia: Horizon, un orizzonte di idee in movimento capace di scolpire il processo produttivo in materia evolutiva. In perfetto equilibrio tra tradizione italiana e visione internazionale Castello Banfi, mission qualità.
di Antonella Iozzo
Montalcino (SI) – Wines Banfi, una fantastica avventura che firma la qualità e sposa il terroir. Una storia che ha inizio nel 1978, quando la visione lungimirante dei fratelli italoamericani John e Harry Mariani ridefiniscono le coordinate del mercato enologico e sviluppano un progetto che guarda lontano, partendo dalla migliore tradizione italiana.
Lo standard alto della qualità è una mission quotidiana capace di integrare le tecniche più innovative con la voce del territorio, sempre presente, in ogni passaggio, un lavoro di ricerca e di rispetto per il territorio dal quale nasce il futuro. Evoluzione sembra essere la parola chiave, memoria l’essenza di una storia profondamente legata all’Italia. Una storia di famiglia che conserva nel nome le sue radici. Giovanni F. Mariani Sr. nasce nel 1895 a Torrington Connecticut, con la perdita del padre a causa di un tragico incidente di lavoro, a soli nove anni si trasferisce in Italia, presso la zia Teodolinda Banfi sorella della madre di Giovanni F. Mariani Sr.
Adottata dalla famiglia Ratti di Milano, Teodolinda diviene governante dell’Arcivescovo a Milano e lo segue anche presso il Vaticano quando nel 1922, viene nominato Papa Pio XI. Le influenze dell’ambiente aristocratico e degli eventi convivali che si avvicendano in quegli anni stimolano il nipote Giovanni F. Mariani Sr. ad avvicinarsi al mondo enogastronomico. Nel 1919, oltreoceano le speranze prendono forma e le idee divengono realtà per Giovanni F. Mariani Sr che fonda Banfi Vintners, azienda leader nell’importazione di vini.
Per il consumatore americano inizia auna nuova epoca, conoscere i vini italiani e francesi, è un crescendo che forma, modella, plasma il palato americano. Il vino diventa cultura, messaggero di storie e di storia italiana, simbolo del Bel Paese. Agli inizi degli anni ’60 Giovanni F. Mariani Sr, cede l’azienda ai suoi figli John e Harry che avvalendosi di esperti collaboratori proseguono sulle orme della tradizione di famiglia coniugando qualità, modernità e territorio in sorsi di autenticità.
In perfetto equilibrio tra tradizione italiana e visione internazionale
In perfetto equilibrio tra tradizione italiana e visione internazionale, John e Harry intraprendono un percorso produttivo che non solo valorizza le eccellenze ma ne diviene parte. Nel 1978 Il domani diviene storia, a Montalcino, nel cuore della Toscana, nasce Castello Banfi, il sogno di Harry è ormai tangibile espressione di una vocazione nata nel secolo scorso. Il percorso evolutivo continua e nel 1979 i fratelli Mariani rilevano la storica casa vinicola piemontese Bruzzone, l’attuale Banfi Piemonte, a Strevi. Oggi James Mariani, insieme alla cugina Cristina Mariani-May, rappresenta la terza generazione nella gestione dell’azienda. Entrambi impegnati nei diversi settori, commerciale, marketing, comunicazione, sviluppo del brand, ne tessono le fila partendo dal valore etico, dal gesto dell’uomo, dal vitigno. Ed è Ezio Rivella, uno dei più grandi enologi italiani ad affiancare la famiglia Mariani, a trarre la massima espressione dai territori acquistati. Il suo è un viaggio nella natura del suolo nelle condizioni microclimatiche, tra le varie esposizioni per carpirne le potenzialità e tradurli in grandi vini.
Tenuta Castello Banfi, a sud di Montalcino, 2830 ettari adagiati tra i fiumi Orcia ed Ombrone, magnifica estensione di terra e cielo che regala allo sguardo la poesia della natura. Un terzo della proprietà è coltivato a vigneto specializzato, il resto a uliveto, frumento, tartufi, prugne e foreste. Un piccolo regno reso vivo da grandi progetti dinamici e sicuri, che traducono l’intraprendenza della famiglia Mariani d’investire nell’innovazione rimanendo in equilibrio tra habitat naturale e business internazionale.
Il territorio è una perla di Montalcino che porta in se le migliori caratteristiche geologiche e climatiche oltre che per i due vitigni tradizionali Sangiovese e Moscadello, anche per le principali varietà nobili internazionali. Un mosaico di elementi che regalano complessità ai vini rossi, grazie alla presenza di argilla e calcio, e sentori minerali ai bianchi dove il terreno è ricco di scheletro.
Terreni di indubbio valore e vitigni storici come il Sangiovese sono stati i protagonisti di anni di studi e ricerche per una qualità senza compromessi.
Dalla vigna alla cantina lo stile Banfi
Agli inizi degli anni ‘80 Banfi inizia una collaborazione con l’Università di Milano, e in particolare con il Prof. Scienza. Il progetto si focalizza sul Sangiovese, che all’interno dell’azienda Banfi presenta bel 650 differenti cloni. Selezionati, successivamente in 180, vengono impiantati in un vigneto-catalogo e micro vinificati separatamente, con l’obiettivo di individuare 15 cloni che rappresentano al meglio le caratteristiche di questa uva molto complessa. Per trarre l’essenza più significativa di queste eccezionali bacche si è pensato a identificare più cloni che insieme potessero esprimere la ricchezza e la particolarità del Sangiovese, ecco perché dal 1992, tutti i nuovi impianti dell’azienda sono caratterizzati dalla presenza di almeno tre-quattro cloni selezionati e complementari l’uno all’altro. Un blend di cloni per un Brunello che parla di eleganza e verità, di terroir e ricerca, di temi passati e tempi futuri, è il risultato in bottiglia dell’unione dei cloni Janus 50, Janus 10 e BF 30.
Dalla vigna alla cantina lo stile Banfi sviluppa la propria filosofia: Horizon, un orizzonte di idee in movimento capace di scolpire il processo produttivo in materia evolutiva. È una sinergia di esperienze e di talenti, di senso artigianale ed energia innovativa, di anima e scienza, di sentimento e ragione, a partire dalla ricerca sulla selezione clonale, l’essenza Sangiovese rinasce foriera del proprio carattere e artefice di espressioni mirabili. L’accurata zonazione dei vigneti e soluzioni mirate alle dinamiche della produzione, in soluzione di continuità tra vigna e Cantina sono il plus del futuro Banfi.
Uve scelte con cura e rigorosamente raccolte a mano, grappoli e acini selezionati con l’aiuto di moderna tecnologia e tini compositi, questa la vera novità, il vero punto di forza Banfi. Sono tini realizzati in legno e acciaio, in cui avviene la fermentazione, facili da pulire, che permettono una gestione ottimale delle temperature, di mantenere ed esaltare le caratteristiche delle diverse varietà di uva e dei loro territori, versatili, quasi sculture che garantiscono un ottima fermentazione. È l’area di vinificazione Horizon, è il luogo pulsante della cantina, completamente visitabile, grazie a soluzioni architettoniche che conducono l’ospite in un’esplorazione emozionale: dentro la magia che trasforma le bacche in vino. Gli ampi spazi della Cantina riflettono l’ampia veduta di Famiglia nel rendere realtà concreta e solida, un progetto che si espande in corso d’opera e che riceve nuova linfa da professionisti e manager che giornalmente danno vita e corpo al sogno toscano.
Un grande valore, la qualità
Una nuova dimensione di spazialità sembra voglia amplificare una prospettiva globale che acquista giornalmente un grande valore, la qualità, la passione, che nasce da un team coeso e motivato. È questo che percepiamo durante il tour che ci conduce nelle anse del tempo, dove l’invecchiamento elargisce la sua poesia.
Si scende nei sotterranei, l’atmosfera è intima, silenziosa, la cura per ogni più piccolo dettaglio denota l’amore e il rispetto per il nettare di bacco che riposa in oltre 7000 barriques, disposte su file ordinate e in grandi botti. È un continuum armonico nell’intermezzo di suite artistiche disposte con gusto e stile. Opere d’arte e oggetti di design che dialogano con l’arte del vino.
Il tempo distilla la sua aurora e danza il suo eterno battito lasciando che il vino ne interpreta la sinfonia. È un rito che nasce dal culto dell’invecchiamento. Protagonisti i legni. Grandi vini, soprattutto quelli originati da uve provenienti dai vigneti selezionati, maggiormente strutturate e ricche, richiedono grandi legni. Banfi non poteva che seguirne il percorso dalla scelta delle piante alla tostatura passando per la stagionatura. Una ricerca qualitativa che lo conduce nei pregiati boschi di Alliers, Nevers, Fontainebleu e Tronçais, nel Massiccio Centrale della Francia, dove il rovere francese esprime le sue qualità e potenzialità al massimo.
La stagionatura delle doghe avviene nella tenuta Castello Banfi, come la tostatura delle barriques, a temperatura bassa e prolungata, per un periodo più lungo rispetto alle normali tempistiche, questo per evitare la sbollatura ed avere un risultato molto più uniforme.
Conclusa la stagionatura e assemblate le barriques, è la volta della tostatura: la novità di questo processo consiste nel tenere conto della composizione finale del legno al momento in cui è scelta la modalità di esecuzione della tostatura: questo permette di valorizzare al meglio la variabilità delle barriques.
Total living in the wine generation
Intraprendenza imprenditoriale, passione vitivinicola, rispetto per i valori umani, ricerca costante e mirata verso la qualità più alta, e una stretta cooperazione con un team che crede nel lavoro di squadra. Sono questi i punti fermi di un’azienda che scopre ogni giorno la solida bellezza di un total living in the wine generation.
La vocazione del territorio di Montalcino è una fluida essenza che si traduce in tre linee: Castello Banfi, Poggio alle Mura e Poggio all’Oro. Eleganza, verve possente e persistenza il comune denominatore di diverse declinazioni di eccellenza. E se il Brunello di Montalcino “Poggio alle Mura” ha un finale lungo e asciutto dall’impatto pieno al palato le potenzialità delle Riserve implodono in una pienezza strutturata dove il frutto è ancora giovane. “Poggio all’Oro” è la linea produttiva più importante di Castello Banfi, vini ottenuti da un’unica vigna, caratterizzata da un microclima particolarmente favorevole è il Brunello, non può che sedurre con eleganza.
Due linee produttive diverse per caratteristiche uguali nell’imprimere il segno Banfi, “Poggio alle Mura” avvolge subito al naso e in bocca, “Poggio all’Oro” si lascia scoprire poco a poco.
Banfi Toscana, è una certezza che parla il linguaggio di Bolgheri e del Chianti con grande naturalezza e raffinatezza. Banfi Piemonte, è una spumeggiante allure che si tinge di vivacità e terroir con gli Spumanti Metodo Classico & Charmat.
Castello Banfi – Il Borgo
Castello Banfi, esperienza multisensoriale che raggiunge il benessere dei sensi al Borgo. È un angolo toscano dove il tempo assume la dimensione sospesa del benessere, della quiete musicale. Durante il percorso in macchina che ci conduce al Borgo, landascape sui vigneti e sull’intera tenuta Banfi si distende tra evocazione e visione, memoria che risuona di fascino e si accosta al bien vivre tra il richiamo del vino e la cultura del suo sentire. Un vero e proprio borgo medievale con il suo Castello, restaurato nel rispetto dell’epoca, che diventa Hotel dotato di tutti i comfort, ampie camere dove respirare la pulsione del luogo. Due ristoranti La Taverna e la Sala dei Grappoli, meravigliosamente suggestivo la sera, sono scrigni del gusto. Variazioni sul tema del cibo, per il giorno e la sera nella creatività dello Chef, e nella discrezione del servizio. Ritorno alle origini con l’enoteca dal richiamo medievale, le calde tonalità del legno sono la profusione della qualità dai vini alle grappe, all’olio extra-vergine, alle prugne essiccate, una vera prelibatezza, dolce ma mai stucchevole, alla Salsa Etrusca, sono presenti moltissimi prodotti di gastronomia e artigianato locale. Giardini curatissimi come tappeto sonoro alle nostre emozioni, corte interne, il museo del vetro e un fiore all’occhiello dell’arte Banfi: la Balsameria. Sotto l’ala nord del Castello Banfi un suggestivo tempio, dove nasce e si evolve la Salsa Etrusca. Una raffinata Salsa che esalta il gusto del cibo, dai risotti alle carni bianche, dai formaggi alle fragole, ne bastano poche gocce ed una setosità cadenzata in persistenza conquista ogni palato. Le uve, raccolte tardivamente, vengono pigiate e il mosto filtrato viene messo a cuocere. Una volta raffreddato viene travasato in botti di legno per 4 – 8 mesi per poi procedere al progressivo passaggio in botticelle di capacità decrescenti da 60 a 25 litri, dato che le quantità diminuiscono con l’evaporazione, e di legno diverso, rovere, castagno, ciliegio, frassino e gelso. Entrando nella Balsameria il profumo è inebriante, la vista spettacolare, botticelle armoniosamente disposte custodiscono il liquido scuro e denso, complesso e prezioso. Provarlo è d’obbligo.
Castello Banfi, lungo le coordinate del tempo, il passato rivive nella curva evolutiva di un imprinting aziendale che modula la tradizione in memoria futura più che mai viva e pulsante la musicalità dei vitigni.
Castello Banfi
Località Poggio alle Mura
53024 Montalcino (SI)
Tel.0577 – 840111 Fax 0577 840444
http://castellobanfi.com/it/
di Antonella Iozzo ©Riproduzione riservata
(15/05/2015)
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