Baron Di Pauli, storia, cultura e passione formano un substrato profondo dal quale attingere per ridefinire la propria prospettiva e creare le fondamenta del domani. Il vino alleato e custode di valori imprescindibili, diventa entità e vocazione.
di Antonella Iozzo
Caldaro (BZ) – Il valore del terroir, la qualità superiore e una passione chiamata vino. L’Alto Adige sfoggia la sua natura. Un paesaggio dalla stravolgente bellezza, le montagne quasi sempre come fondale, i laghi come specchi di vita, e i vigneti come armoniche partiture cadenzati da un preciso alternarsi di filari.
Alture, declivi, distese compongono un paesaggio dal fascino mediterraneo e dal clima alpino caratterizzato da escursioni termine fra il giorno e la notte. È come se la natura valorizzasse la cultura enoica e viceversa, librando il carattere autentico dell’Alto Adige.
Storia, cultura e passione formano un substrato profondo dal quale attingere per ridefinire la propria prospettiva e creare le fondamenta del domani. Il vino alleato e custode di valori imprescindibili, diventa l’entità e la vocazione di Anton Di Pauli che si è avvicinato a tale mondo alla fine del ‘700 e s’iscrive e Scienze Agrarie.
Ma è nel 1837 quando Andreas, insignito dal titolo di Barone, si prodiga a divulgare concretamene la mission enoica di famiglia facendosi promotore del binomio cultura- qualità nel calice. Una passione che cammina e varca i confini fornendo i vini più pregiati alle Corti del mondo e del clero, mentre il vino sfuso era smerciato in tutte le stazioni di posta da Caldaro a Vienna, dove la famiglia possiede l’enoteca Paulus Stube. È la location di rilancio internazionale per il vino altoatesino che conquista politici e intellettuali.
L’evoluzione è una costante nei tempi che cambiano come le dinamiche dell’economia e si sa che le infrastrutture, i trasporti facilitano gli scambi commerciali; ed è quello che succede a Caldaro quando nel 1861 Anton Di Pauli ne diventa sindaco e si attiva per l’arrivo della ferrovia.
Gli avvenimenti storici, purtroppo, frenano le prospettive di sviluppano ma non intaccano la determinazione e la caparbietà altoatesina nel rinascere forieri del proprio valore e della propria entità. L’attuale Baron Di Pauli, Georg, senta il pulsare del vino come la propria essenza interiore. Una vibrazione che parte dalla terra e conduce dritto al cuore, percepirla è pura empatia con il terroir. Un sentimento che dona nuova vita al proprio vissuto e alle generazioni passate dalle quali trae nuova linfa per irrorare il futuro. La vocazione diventa progettualità, solida e concreta, entrano in scienza, professionalità, competenze nuove soluzioni gestionali. È il domani della Baron Di Pauli è già presente.
Per ciascuno vitigno un terroir, per ciascuna espressività, uno stile quello del produttore
Se per ciascuno vitigno esiste un terroir ben preciso, per ciascuna espressività, che ritroviamo nel calice, esiste uno stile, un concept, quello del produttore. Simili per obiettivi e determinazione diversi per interpretazioni.
L’Alto Adige è un territorio variegatissimo e a Sud, scendendo verso Caldaro, l’orografia si apre accogliendo gli influssi del Mediterraneo. Esposizioni diverse, quote variali, dai 200, 300 metri fino ai 500, e immersi in microclimi eterogenei consentono di coltivare un gran numeri di varietà. Ed è proprio qui a Caldaro che troviamo la Tenuta Arzenhof della Baron Di Pauli. Solo visitandola si può percepire fil rouge tra l’uomo e la terra capace di generare quel particolare sentimento che nasce, cresce e trionfa nel calice divenendo cultura del vino.
Una sinfonia beethoveniana si apre sotto i nostri occhi abbracciandoci come un anfiteatro, è una distesa di vigneti che risponde perfettamente a due verità: rispetto per il territorio e interazione con la sua dimensione più profonda. Passeggiare tra i vigneti, seguendo la pendenza è come scoprirne la bellezza che affonda le radici proprio nell’identità del posto. Valore che da generazioni la Baron Di Pauli non solo custodisce ma tramanda con cura e dedizione. È un sapere carico di esperienza e passione che incontra il presente in costante movimento e ne modula gli effetti.
Sono terreni quelli della Tenuta Arzenhof vocata ai vitigni di bacca rossa. Ecco allora che su nove ettari di proprietà, Merlot, Cabernet Franc, Cabernet Sauvignon, Lagrein e Schiava, disegnano l’anima della Tenuta scandendo l’alternarsi delle stagioni. È una visione geometrica che si distende nella memoria e nel lago, calmo e silenzioso. Sembra quasi impossibile che durante l’Ora del Garda cambi aspetto e le sue nuance siano perfino apprezzate dai serfisti. Sentire il battito della natura nel silenzio dei vigneti è come entrare in un’altra dimensione e riscoprire lo scorrere del tempo, l’origine e l’entità intrecciarsi alla tradizione e trasformarsi in un qualcosa di unico, in vini che narrano la storia, il valore del gesto.
Tutti i ritmi della natura con-vibrano di vita a Caldaro e lungo i vigneti, il respiro del tempo, in sintonia con il clima del luogo, sovrasta i terreni sabbiosi e calcari che ritroviamo in bottiglia. La percezione si apre alla ragione e l’intuito cede il passo all’olfatto rapito dalla freschezza del Kalkofen 2017, Kalterersee Classico Superiore. È la voce autoctona del territorio nella sua essenza più piacevole e conviviale. Ideale da condividere, conquista per un eleganza semplice e gentile che rilascia la verve di una notevole mineralità.
Dall’allegro con brio si passa ad un largo maestoso con il Lagrein Riserva Carano 2015. Un etichetta che segna l’inizio della Baron Di Pauli. La tipicità è una costante, la personalità decisa una variabile nei tempi che cambiano. Il carattere austero sfiora il rigore tannico che non cede favorevolmente il passo ad un’armonia corposa ma rimane fermo nella sua struttura, invitandoci ad un’espressività diversa dai soliti lagrein.
Viaggio bordolese nello spirito Baron Di Pauli con Arzio 2015, Merlot, Cabernet Franc, Cabernet Sauvignon. Grande personalità buona struttura, intensità e complessità sono le caratteristiche di un rosso rubino profondo, dove note di frutta a bacca nera e spezie rilanciano in morbidezza ed eleganza. Sorsi che rilasciano le grandi potenzialità di questo bordelese in grado di evolversi nel tempo.
Poco distante da Caldaro a Tramin, la Tenuta Höfl unterm Stein ad un altitudine che raggiunge i 550 metri sul livello del mare.
Perfetta per i vitigni a bacca bianca, infatti, qui troviamo il Riesling, il Gewurztraminer e il Sauvignon Blanc. Un panorama completamente diverso, a ridosso del bosco e della montagna, capace di regalarci vini dal gusto pieno e perfettamente equilibrati.
Anche l’ordine geometrico abbraccia il paesaggio e lo spazio intorno a noi si flette in una luminosità che sembra innescare la metrica delle proporzioni, ma è semplicemente conoscenza al servizio della natura.
La degustazione di questi bianchi rivela la voce de luogo e la propensione della Baron Di Pauli a creare la massima espressione della qualità tra innovazione e tradizione.
La musicalità enoica si eleva dai calici con Enosi 2017, Riesling e Sauvignon Blanc. Armonici contrasti in perfetto equilibrio. Lo stile avanza, il carattere trionfa, aromaticità e intensità, freschezza e mineralità, danzano con grazie in un lirico intreccio che conquista il palto con grazia.
Kinesis 2017, Sauvignon in purezza. La fascinazione è palpabile frutta esotica, spezie, agrumi celebrano le caratteristiche del vitigno. Al palato è ricco fresco e sapido, di buona struttura come per dire simmetriche emozioni, lineari espressioni gustative.
Dynamis 2016 è il Riesling della Baron Di Pauli. Quando il legame con la terra spinge verso risultati che non aspetti, nasce una mineralità fresca e in linea con la sua natura, quella del Riesling. Classico, moderno, caratterizzato da un leggero residuo zuccherino.
Sul finale una suite in chiave Gewurztraminer. Il Gewürztraminer Exil 2017 è particolarmente fresco nonostante la sua aromaticità, una musicalità dove non vi sono note estranee all’armonia ma accordi discenti che evidenziano le caratteristiche tipiche del vitigno.
Anima jazz per il Gewurztraminer Riserva Exilissi 2012. L’incanto liquido seduce nel suo colore dorato, poi risuona di virtuosismi esotici giocati nella complessità di profumi che richiamano la rosa e il miele. È un incedere lento ma deciso che ci avvolge nella sua intrinseca suadenza aromatica.
Suite che si conclude con il Gewurztraminer Exilissi Sell Passito 2015. Nettare ambrato con profumi di uva sultanina, albicocca e spezie, prologo di un viaggio sensoriale da mille e una notte. Morbidezza ben calibrata che sfiora le coordinate della tensione gustativa per poi incedere con un finale lungo e minerale. Saten sensuale, mai stucchevole che invita a lasciarsi guidare dalla suggestione per riscoprire il piacere intellettivo incontrare l’allure dei sensi.
Baron Di Pauli il vino come memoria evolutiva, il terroir come identità.
BARON DI PAULI
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39052 Caldaro – Italia
Tel. +39 0471 963 696
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di Antonella Iozzo ©Riproduzione riservata
(03/05/2019)
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