Per un giorno l’Orto della Casa del Vino è divenuto meta didattica, approccio divertente all’educazione alimentare, al valore e all’identità del cibo.
di Antonella Iozzo
Isera (TN) – Casa del vino di Isera, la cultura del gusto, il gusto di viverla. L’ospitalità del suo gestore Luca Bini disegna l’anima del luogo, scandisce tradizione e passione, apre le porte all’emozione. Un viaggio-esperienza che rivela la sua mission: far conoscere il valore della tradizione, il territorio e la sua storia attraverso la tipicità e il contatto con la natura.
Un percorso nell’esplorazione dei sensi che coinvolge anche i più piccoli. Luca Bini, infatti, imprinting comunicativo, lungimiranza intraprendente, piglio dinamico, ridefinisce l’orizzonte del domani custodendo e tramandando le origini e l’autenticità del passato, attraverso il valore e l’identità del cibo. Sintesi di un progetto che ha coinvolto gli alunni delle scuole elementari di Isera. Punto di partenza, la conoscenza e quindi lo studio delle piante officinali, delle spezie e degli ortaggi, da qui lo stimolo per indagare i rapporti con l’alimentazione e la percezione del bello che fa bene, per una cultura del mangiar sano.
Itinerario iniziato nelle aule si è concluso con la visita all’orto della Casa del Vino, dove ogni specie vegetale è stata rappresentata da appositi cartellini realizzati dai bambini. Emozioni e suggestioni nate dall’incontro con l’espressione della natura per giungere alle fasi conoscitive della cucina tradizionale e contemporanea, che parte proprio dal contatto con la terra, valore primario.
Per un giorno l’Orto della Casa del Vino è divenuto meta didattica, approccio divertente all’educazione alimentare che inevitabilmente ci conduce verso un contatto diretto con il mondo naturale e verso il piacere del fare, incontrandosi in cucina perché la convivialità può iniziare anche fra i fornelli.
La cucina, infatti, è un’attività dall’enorme valore educativo e culturale. Lo sa bene Luca Bini che ha trasmesso a sua figlia, la piccola Cecilia di nove anni, la passione per il cibo, il senso dell’accoglienza, la musicalità dei sapori. È sorprendente essere accolti dal sorriso solare di Cecilia, dai suoi modi garbati e oserei dire professionali. I suoi occhioni azzurri, conquistano subito l’ospite e la sua naturale declinazione all’ospitalità è la firma di famiglia. E se è vero che il cibo è il primo veicolo della relazione umana, il percorso intrapreso da Luca Bini con la piccola Cecilia è riscoprire un tempo fatto di scambio e di dialogo, è coesione sociale, è crescita, è cultura, è saper cogliere il gusto della vita nelle sue infinite sfumature.
Dalla cucina alla sala il cibo attraverso i cinque sensi vive la sua trasformazione acquistando gusto e profumo, è una continua tensione creativa che per Cecilia parte ancora prima: dalla ricerca degli ingredienti al mercato, insieme alla nonna, o nell’orto ed è proprio qui che in modo pratico, spontaneo e divertente si scoprono gli alimenti, si ascoltano i sapori, si alimenta la passione nutrendo l’intelletto.
La natura entra in scena alla Casa del Vino, e i nostri piatti sono un’esplosione di colore e di sapori. Tavolozze cromatiche che dipingono gli accordi sensoriali che dall’orto si elevano come una partitura orchestrata poi in cucina. Ed è proprio così con il “Carpaccio di cervo con mele macerato all’aceto di mela, ribes e menta” la dolcezza del cervo è esaltata dalle note acidule delle mele, e la menta corona la delicata freschezza di un piatto decisamente estivo. Il secondo piatto è una festa per gli occhi, una gioia per il palato. “Fiore di zucca con ricotta di Sabbionara, aromatizzata alle erbette su crema di peperoni”, l’orto è protagonista più che mai, la croccante panatura del fiore di zucca racchiude un cuore morbido dove ogni aroma concorre all’armonia. Crema effetto mediterraneo, quasi un incontro di profumi intensi e vibranti capaci di dare ritmo al piatto. In abbinamento un vivace rosè Dumalis dell’Azienda Vitivinicola Grigolli Bruno, piacevole e informale.
Passione cucina, passione per la pasta, quella di Cecilia che ama cucinare i primi piatti. Vedendola alle prese con gli attrezzi del mestiere, ci si rende conto di quanto sia importante raccogliere e tramandare le tradizioni alimentari della propria terra e della propria famiglia, in questo caso dobbiamo dire che Luca Bini è anima e parola nel valorizzare e diffondere la cultura enogastronomica nella sua totalità.
Direttamente dalle mani di Cecilia “Spätzle al pesto con pomodorini dolci”, naturalmente il basilico tenerissimo e freschissimo proviene dall’orto, è meraviglioso il suo sentore erbaceo capace di rilasciare quella sensazione di essere stato appena colto. Una degustazione all’insegna della stagionalità che prosegue con “Filetto di manzo gratinato alle erbette, pomodori gratinati e patate novelle”, nel calice un buon Cabernet Sauvignon DOC “Germano” 2007, sempre dell’Azienda Vitivinicola Grigolli Bruno, rotondo, morbido, si evolve nel tempo lasciandosi gustare lentamente, perfetto con il nostro filetto, semplicità, naturalità e un pizzico di creatività.
L’estate è nell’aria e anche nel piatto … con il dessert: scenografica presentazione nei toni del giallo per un “Carpaccio d’Ananas macerata, scorzette di arancia, sorbetto e mousse al sambuco”, ancora una volta un riverbero mediterraneo ci rimanda alla carriera internazionale di Luca Bini, alla sua esperienza presso un ristorante stellato a Palma di Majorca, vibranti emozioni nella variante esotica. Il sapore aspro e dolce allo stesso tempo dell’ananas, è calibrato dalle scorzette d’arancia caramellate, una suite che rilancia la sua verve con la mousse al sambuco il cui profumo è solarità vitale, un battito d’ali che esprime la luce della natura.
La fascinazione della Casa del Vino conquista lentamente, distendendo nella memoria momenti incastonati nel gusto e nel piacere della convivialità. È un lungo istante che ritorna perché in fondo ai nostri pensieri, il desiderio ci condurrà ancora una volta alla Casa del Vino.
Casa del Vino della Vallagarina
Piazza S.Vincenzo, 1 – 38060 Isera (TN)
Tel. 0464 486057 –www.casadelvino.info
di Antonella Iozzo ©Riproduzione riservata
(16/06/2014)
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