Chianti Rùfina, la Toscana che non ti aspetti. È come se il vino avesse trovato il suo spazio, la sua condizione ideale, un percorso particolarmente avvincente per le diverse realtà che ritroviamo: antichi manieri, cantine sotterranee, eleganti residenze di campagna, sfarzose ville rinascimentali, location come valore aggiunto del territorio.
di Antonella Iozzo
Firenze – Quando storia, tradizioni e territorio si fondono in un unicum culturale, la massima espressione vitivinicola non può essere che il Chianti Rùfina. Luogo di produzione tra i più importanti della Toscana. A nord-est di Firenze le pendici dell’Appennino Tosco-Romagnolo accolgono vigneti come testimonianze di un passato carico di autenticità e unicità, le prime testimonianze storiche risalgono, infatti, ai primi anni del XV secolo, ma è nel XVIII secolo, con l’Editto del Granduca di Toscana, che arrivò il riconoscimento ufficiale e nel 1716 Cosimo III classificava questo vino tra i migliori della Toscana.
Un viaggio nel tempo punteggiato di riconoscimenti e passi importanti come la Denominazione di Origine Controllata (DOC) del 1967 è l’assegnazione della Denominazione di Origine Controllata e Garantita (DOCG) del 1984.
Rùfina è la più piccola delle specificazioni geografiche del Chianti con un’estensione di oltre 12mila ettari. La zona di produzione comprende i comuni di Pontassieve, Rùfina, Londa, Pelago e Dicomano, respirarne il fascino, intriso di sapori lontani, e memoria, attraverso un itinerario che ne rivela le caratteristiche più peculiari, è come degustare il sentimento del Sangiovese del Chianti Rùfina, nell’interpretazione di ogni singola azienda produttrice. Interpretazione che ha saputo valorizzare al massimo il terroir: terreni composti da pietre calcaree, galestro e alberese, esposizione solare a Sud e Sud-ovest, altitudine fino a 400 metri, perfetta per le escursioni termiche tra il giorno e la notte che conferisce poi, note aromatiche e aiuta a sviluppare spiccate acidità.
È un paesaggio che custodisce la civiltà toscana, che racconta di torri, di antichi manieri, di ville cinquecentesche e pievi romaniche, che richiama la suggestione con le ville e i castelli che le grandi famiglie fiorentine eressero nel corso dei secoli. Qui l’Arte, quella che non declama la sua popolarità con continui eventi di richiamo si tocca con mano, anzi tocca l’emozione di scoprire la Casa natale di Giotto proprio a Vicchio.
È come se il vino avesse trovato il suo spazio, la sua condizione ideale, un percorso particolarmente stimolante per le diverse realtà che ritroviamo: antichi manieri, cantine sotterranee, eleganti residenze di campagna, sfarzose ville rinascimentali, location come valore aggiunto del territorio.
Parola d’ordine per ogni azienda: ospitalità che amplifica e comunica la personalità e il carattere del produttore e dei suoi vini. Si apre un mondo sulla natura, oasi di relax con atmosfere di vacanza e cultura enogastronomica ad iniziare dalla Fattoria Il Lago, di Filippo Spagnoli, a Campagna frazione di Dicomano, a soli 35 km da Firenze è appartenuta in passato ai Marchesi Vivai-Bartolini-Salimbeni, nobile famiglia di Firenze. Acquistata dalla famiglia Spagnoli nel 1962, la fattoria, dopo un ampio processo di recupero, rinasce nello stile composito dell’abitare il fascino della natura e sotto il segno dominante della passione per il vino lasciato riposare in cantine dal fascino antico, dove le pietre sembrano essere i custodi più preziosi.
La libertà espressiva della struttura formata di due borghi con gli appartamenti per agriturismo, Borgo La Villa e Borgo Il Lago si coniuga perfettamente all’attività viticola, un mondo che si apre con i vigneti naturalmente di Sangiovese che circondano quasi la struttura, abbracciando il lago e rilasciando il piacere di una vista spettacolare. Ed è da questi vigneti che nasce il vino “Pian de’ Guardi”, vendemmia rigorosamente a mano e breve periodo di appassimento per un’intensità vellutata, il “Chianti Rùfina Docg Fattoria Il Lago” fruttato e profumato, da tutto pasto, la sua morbidezza avvolge il palato rilasciando piacevoli sensazioni che divengono molto profonde con il “Chianti Rùfina Docg Riserva Fattoria Il Lago”, corposo e di notevole persistenza per un giusto equilibrio che ridefinisce il gusto.
Lasciata la Fattoria il Lago, proseguiamo il nostro tour verso la scoperta del territorio del Chianti Rùfina. Le colline si alternano scoprendo nuovi scenari mentre ci avviciniamo alla nostra prossima meta, il Museo del Vino con sede dal 1978 nella storica Villa di Poggio Reale in Rùfina, antica Villa in stile michelangiolesco, di proprietà della famiglia Spalletti Trivelli fino alla metà degli anni ’80 , oggi di proprietà del Comune e sede del Consorzio Chianti Rùfina, impegnato a promuovere i vini e a tutelare l’intero territorio di produzione. Promozione che passa anche attraverso la realizzazione di un nuovo marchio che sappia sintetizzare, storia, evoluzione, qualità Rùfina, in un colpo d’occhio intrigante, dinamico e fortemente comunicativo. A tal fine è stato presentato un concorso presso la facoltà di Architettura di Firenze che ha suscitato molto interesse, sono stati ben 207, infatti, i laureandi che hanno aderito all’iniziativa. A maggio una giuria di esperti nominerà i primi tre classificati e il nuovo marchio per il New look del Consorzio Chianti Rùfina.
Nelle ampie, ma decisamente umide, cantine sotterranee della Villa di Poggio Reale, realizzate verso la prima metà dell’Ottocento è allestita la mostra permanente sugli strumenti e i macchinari necessari per la coltivazione della vite, la produzione e la conservazione del vino, in uso tra 1930 e 1960, oltre ad una ricca raccolta di vetri soffiati del Settecento. Ogni strumento racconta una storia, ogni attrezzo rappresenta il sunto culturale di antiche famiglie di produttori, infatti, il museo e frutto delle raccolte possedute dal Consorzio Chianti Rùfina Docg. Dalla vigna alla cantina, un racconto completo ed esaustivo accompagnato da esaurienti didascalie.
Molto pittoresco e spettacolare, invece, il carro allestito con i classici fiaschi impagliati in occasione del “Bacco Artigiano”, una fiera che si svolge a Rùfina a fine settembre e trasportato fino a Firenze in piazza della Signoria dove venivano venduti i fiaschi.
I piani superiori della Villa di Poggio Reale vengono utilizzati per eventi culturali, soprattutto nel periodo estivo, questo,forse, spiega quel senso di abbandono e di non curanza che purtroppo accompagna la nostra visita, un netto contrasto con le linee classicheggianti, il viale alberato che c’introduce alle due scalinate circolari abbraccio armonico per una gestione disarmonica.
Lasciamo il Museo del Vino pensando al tempo che verrà sicuri che fra le anse future ci saranno buoni auspici di crescita e ci avviamo verso l’Azienda Agricola Colognole sulle colline che risalgono la sponda destra del fiume Sieve. Poco distante dalla cittadina di Rùfina, da dove partono frequenti treni per Firenze.
La proprietà della famiglia dei Conti Spalletti fin dalla fine dell’ 800, è una dimora d’epoca che esprime il suo passato e la dedizione della famiglia alla coltivazione dei vigneti, come ci spiega Cesare Coda Nunziate, figlio della Contessa Gabriella Spalletti Trivelli, che ci accoglie calorosamente insieme al fratello Mario. Nelle sue parole la passione tesse una fitta trama di ricordi, di momenti vissuti tra filari di ulivi e vigneti. È una poesia che risuona in ogni frammento del suo racconto. Poesia che parte da lontano e approda nella nuova generazione con la stessa intensità, la stessa identica forza espressiva.
Un ‘amore che ha come scenario il naturale anfiteatro della Docg Chianti Rùfina, condizione privilegiata per la produzione di grandi vini.
Vigneti reimpiantati dopo attenti studi e valutazioni, con cloni di sangiovese e vitigni internazionali che qui hanno trovato quelle particolari condizioni per rilasciare aromaticità, sapidità e acidità perfette. Studi, ricerche e tradizione, che si tramanda da generazioni, esprimono l’organicità della natura, i suoi frutti, la sua enorme potenzialità sapientemente tradotte in vini dal sapore inconfondibile, come il “Sinopie Chardonnay Toscana Igt” sorprendente freschezza e sapidità che rinsalda le emozioni.
Decisamente elegante e dalla personalità decisa il “Colognole Chianti Rùfina Docg 2008”, giustamente tannico il 2009, due annate importanti che si evolvono continuamente. Feeling complesso e articolato che ci conduce verso il “Riserva del Don Chianti Rùfina Docg Riserva 2008”, caratterizzato da una singolare e avvolgente longevità. I nostri sensi ne sono letteralmente rapiti e implodono ne “Le Lastre Igt Toscana 2009” dove l’acidità si sposa perfettamente con i profumi di frutti di bosco e le spezie. Una degustazione dalle pennellate avvolgenti capaci di disegnare il territorio, il passato e la spinta propulsiva verso il futuro.
Innovazione, infatti, e l’accordo dinamico dell’Azienda Agricola Colognole che interagisce con il territorio e le menti che disegnano le coordinate del domani, nasce un nuovo progetto in sinergia con il Dipartimento di Architettura DIDA, Università degli Studi di Firenze: progettare, appunto, la nuova cantina dell’Azienda Agricola Colognole tramite concorso, l’opera vincitrice sarà la nuova realtà dell’Azienda.
Una struttura che sappia coniugare la filosofia della famiglia alle dinamiche del territorio, che sappia ascoltare la natura e le esigenze tecniche, che sappia veicolare l’anima del vino e la sua storia, senza però dimenticare l’impatto ambientale, l’estetica, la praticità, la tecnologia che una cantina oggigiorno richiede. 37 progetti, illustrati anche in un libro “Progetti tra paesaggio, agricoltura e tecnologia”, compongono una partitura di forme e volumi abilmente orchestrati. Linee morbide e sinuose, si alternano a soluzioni dal taglio razionale e netto. Giochi prospettici e tagli di luce disegnano il design e pongono l’accento sulla funzionalità. Chiunque sarà il vincitore, siamo sicuri che nei prossimi anni l’Azienda Agricola Colognole avrà una cantina- scrigno dove il vino evolverà la usa preziosità.
Cultura del vino da vivere grazie anche alle strutture ricettive dell’Aziende, dai primi anni ’70 nel campo dell’agriturismo. All’interno dell’Aziende vi sono tre splendide Ville, case coloniche con piscine, giardini, interior design raffinati e dotati di tutti i confort. Deliziosi e accoglienti appartamenti, per una pausa all’insegna della libertà, nello stile di arredi curati e spazi aperti ed eleganti camere. Dal passato al contemporaneo il passo è breve grazie al sapiente restauro della vecchia tinaia, qui negli anni 50’ e 70’ tutti i coloni della Fattoria Spalletti portavano le uve, oggi prendono letteralmente vita quattro stanze doppie spalancate sulla natura e curate in ogni più piccolo dettaglio, tanto da sembrare l’estensione della tranquillità. Un bed & breakfast dal servizio professionale e mai invadente che ci lascia scoprire la pulsione del luogo.
Sensazioni da percepire … con gusto al ristorante Il Colognolo, situato proprio all’interno dell’Azienda a circa 450 metri di altitudine, naturalmente cucina tradizionale toscana e vini del Chianti Rùfina, affiancati da una limitata selezione di grandi vini provenienti da tutta Italia. La vista sulla Valdisieve, che nelle serate terse e luminose, consente la visibilità fino ai monti del Chianti, è una cangiante vibrazione paesaggistica che si accorda con sapori ricchi ed intensi dei prodotti di stagioni.
Dalle verdure alla carne, dai formaggi ai tortelli casalinghi, dai funghi alle castagne, dalla selvaggina ai salumi, una variegata proposta che tratteggia la tipicità locale dal Mugello al Casentino, soffermandosi sui profumi dall’orto curato personalmente dallo Chef Mattia Gentile che, insieme a Sonia Cavigli, Direttrice del Ristorante, accoglie personalmente gli ospiti.
Chianti Rùfina, landscapes che scrutano il cielo, distendono la memoria in vigneti adagiati sulle colline e sfumano il passato in un presente che continuamente porta in sé l’eco di ciò che è stato, momenti di storia in un calice. La Toscana che non ti aspetti.
Fattoria Il Lago
Fraz. Campagna, 23 – 50062 — Dicomano, Firenze
Phone & Fax +39 055 83 80 47
Mobile phone +39 339/18.50.599 – 335/80.32.783
http://www.fattoriaillago.com
Azienda Agricola Colognole
via del Palagio, 15 – 50068 – Colognole Rufina (FI)
Tel. 055 831 9677 – http://www.colognole.it
di Antonella Iozzo ©Riproduzione riservata
(21/04/2014)
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