Il futuro nel calice. Wine Research Team. Villa Sandi on stage. 35 aziende e un pool di esperti insieme, animati dallo stesso obiettivo, la ricerca scientifica come passe-partout per il futuro.
di Antonella Iozzo
Crocetta del Montello (TV) – Il futuro nel calice. La nuova frontiera della viticultura e dell’enologia italiana parte con il 1° Forum internazionale di Wine Research Team, progetto voluto da Riccardo Cotarella, presidente dell’Assoenelogi e dell’Unione mondiale degli Enologi, e svoltosi a Villa Sandi, nel suggestivo paesaggio del Prosecco. Un pubblico di esperti, giornalisti e produttori tra cui Sandro Boscaini, presidente della Federvini, ha affollato l’elegante sala della dimora neoclassica risalente al 1622.
Sostenibilità, sperimentazione, biodiversità, triade che rilancia le dinamiche della qualità e ne amplifica le prospettive con il progetto Wine Research Team nato nel 2012 e che coinvolge 35 aziende dinamiche, lungimiranti e pronte a ridefinire il concept qualitativo puntando sulla ricerca scientifica applicata alla viticultura e all’enologia.
Il futuro nel calice. Ci troviamo nel cuore delle terre del Prosecco e Villa Sandi è magnifica espressione di territorio, ricerca, gesti del fare vino. Ispirazione innovativa proiettata nel futuro dal cuore antico, Il cuore di Villa Sandi, le sue segrete ovvero un chilometro e mezzo di secolari cantine sotterranee. L’altro volto del Prosecco, la sua evoluzione in spumante Metodo Classico Opere Trevigiane, ma anche grandi rossi bordolesi.
I lavori si aprono con l’intervento del padrone di casa Giancarlo Moretti Polegato che insieme al fratello Mario è socio fondatore di WRT. Immancabilmente la storia imprenditoriale della Famiglia Polegato fa da sfondo alla lungimirante visione del Wine Research Team. Idee che prendono forma dietro una sapiente gestione e una vocazione alla perfezione, alla qualità. Il successo internazionale di Mario Moretti Polegato con la Geox, più che una solidissima testimonianza è l’esempio tangibile di come l’innovazione, la sperimentazione, la ricerca siano il fulcro di un sistema che investe nel futuro coltivando bene il proprio presente. Aziende e un pool di esperti insieme, animati dallo stesso obiettivo, la ricerca scientifica come passe-partout per il futuro. Una realtà che sarà divulgata, comunicata, condivisa con il mondo del vino, per un sistema integrato che si trasforma in un living into the future of the mind.
Il futuro nel calice. Wine Research Team. Vini forieri del loro passato, vini come massima espressione territoriale e sintesi evolutiva di un processo che preserva il presente nel percorso verso il futuro. Un viaggio che è già iniziato e che sabato scorso dalla storica Villa Sandi di Crocetta del Montello, ha raggiunto una platea internazionale. Il prof. Vincenzo Tassinari, presidente di WRT, orgoglioso dei risultati raggiunti ha espresso viva soddisfazione per un evoluzione senza confini che è riuscita ad affiancare alle 35 aziende sparse su territorio nazionale e due realtà internazionali, la francese Chateaux Frusseille e la giapponese Camel Pharma. Orizzonti che si estendono nell’universo della sperimentazione raggiungendo menti aperte e pronte a intraprendere traiettorie nuove ed inconsuete per dare un solido valore futuro e al mondo della viticultura.
Il futuro nel calice. Wine Research Team. Preservare il patrimonio enologico italiano, valorizzarlo e saperlo gestire con etica e rispetto è anche se non soprattutto una questione scientifica. La ricerca, la sperimentazione sono validi strumenti per mantenere inalterato nel tempo questo immenso patrimonio, perché ogni singolo terroir e unico e irrepetibile, è l’emblema delle tantissime varietà che identificano le DOC, i vitigni, le mille sfumature del vino italiano. Villa Sandi riflette tale pensiero nelle sua più piena autenticità e la visita ai vigneti lo ha tradotto in mirabile visione. Nell’area più nobile della Valdobbiadene – Conegliano, sulla collina di Cartizze, si trova il vigneto di Villa Sandi La Rivetta. Declivi scoscesi, terrazzamenti che dipingono un mare verde e la bellezza del paesaggio per un Cru prezioso. Che seduce ogni palato. Diverse le tenute che si trovano nel cuore del Montello e dei Colli Asolani, come la Tenuta di Nervesa della Battaglia, Biodiversity. Distese come armoniche partiture, dove la serenità bucolica invita ad una colazione in vigne stile Colazione sull’Erba di Manet. È cultura del vino e cultura del buon vivere che incontra le ragioni scientifiche della ricerca. Solo così si può preservare per il futuro l’essenza di una bellezza che parte dal vigneto, dal suolo, dalle radici dei vigneti come vedremo più avanti.
Wine Research Team vira verso il futuro, volo planare di 35 Aziende e del team scientifico, meravigliosa evocazione, mirabile intuizione.
Il futuro nel calice. Wine Research Team. Riccardo Cotarella è l’anima del progetto, colui che ne segue e ne intreccia le diverse diramazioni in un mosaico di successi che lentamente rilascino i loro frutti. Dalle aziende alla scienza il trait d’unione si chiama Riccardo Cotarella, per la qualità è una mission che passa attraverso la ricerca e la sperimentazione. Solide basi per un innovazione che non scende nei meandri della finta cultura o sapienza spicciola per avventori del settore.
Il comitato scientifico è composto da personalità di rilevo che durante il convegno tracciano le linee guide del progetto ad iniziare dal il prof. Attilio Scienza, docente e ricercatore di viticoltura all’Università di Milano. Scienza e intuito, ingegno e passione un’interazione d’idee, per una sinergica squadra di esperti e di Aziende che nell’arco di pochi anni hanno ottenuto ottimi risultati dai vini senza solfiti aggiunti, grazie ad una gestione ottimale del vigneto e alle moderne tecniche utilizzate in cantina, alla riduzione dei trattamenti chimici, grazie alla viticultura di precisone. Attilio Scienza, con una dialettica loquace ci conduce nel mondo della ricerca e della scienza. Allora scopriamo che la sostenibilità del vigneto inizia con il rispetto del suolo, che biodiversità dei vigneti ci consente di capire come funziona e che le radici del vitigno sono considerate il cervello della paisa.
Wine Research Team. Focus innovazione, per essere artefici di un futuro figlio dell’ingegno umano e del patrimonio che la natura ci ha donato. I traguardi sono ambiziosi ed il Wine Research Team non demorde, anzi, quotidianamente, svolge attività di ricerca capace di rigenerare la linfa della qualità. Si punta in alto e si lavora sulla creazione di portainnesti resistenti alla siccità e ibridi resistenti alla principali malattie fungine della vite.
Dalla ricerca alla comunicazione per ampliare la conoscenza e divulgare un patrimonio che può incidere notevolmente sul futuro dell’enologia.
La comunicazione è un tassello importante dal quale nasce il confronto, il dibattito, la riflessione. È un’onda d’urto intellettiva che sfiora quella emotiva e raggiunge le menti del mondo. Saper cogliere l’input ma prima ancora saper comunicare quello giusto è una responsabilità che collima con l’onesta professionale ed intellettuale. Tra i relatori del Wine Research Team noti giornalisti, moderati da Riccardo Cotarella, hanno espresso le tensioni in divenire di un progetto destinato a modellare le curve del futuro enologico. Marco Sabellico, curatore delle Guide dei vini del Gambero Rosso, ha elogiato il sistema WRT, fare sistema è la condizione necessaria per essere solida realtà di un domani che si evolve continuamente. Fusion d’intenti italiani che punta dritto alla qualità e non teme confronti. WRT è coesione capace di sviluppare l’aspetto tecnologico accanto a quello sociale, un doppio risultato che Il Gambero Rosso non può che rilanciare.
Concorda Fabrizio Carrera direttore di Cronache di Gusto. Il vino è piacere conviviale che coinvolge i consumatori sotto più punti di vista, saper regalare loro una cultura senza tempo passando per la ricerca e la scienza è preservare la naturale ragion d’essere del vino.
Vino che è storia e che diventa storia come sottolineato anche da Bruno Vespa giornalista e produttore che in un video messaggio esprime la condivisione di un progetto che è sintesi armonica del processo evolutivo della qualità dalla natura alla scienza, dall’uomo alla ricerca.
Hot spot internazionale con il giornalista americano John Defterios, Middle East Marketplace della CNN, iperbole sui mercati internazionali e parabola ascensionale sul vino italiano, una grande realtà riconosciuta in tutto il mondo da preservare proprio per le sua varietà, dal terroir al calice l’unicità come valore.
Il futuro nel calice parte dal Wine Research Team.
di Antonella Iozzo ©Riproduzione riservata
(18/07/2016)
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