Gretl Am See, il piacere del gusto, il sapore della vita

Gretl Am See, un luogo speciale dove il cibo assume i ritmi e le nuance del piacere, della convivialità, dell’armonia dei sensi. Una dimensione altra che può esistere qui e con altrove, perché solo qui personalità differenti, convivono e con-vibrano di empatia armonica.
di Antonella Iozzo

Gretl-am-see-vedutaCaldaro (BZ) – Tutte le emozioni della natura, tutti i sapori della vita nell’unica location possibile il Restaurant Gretl Am See, sul Lago di Caldaro. People, colors and holiday sensation che inevitabilmente porta a chiedersi: where is the party? Ma la festa è una meravigliosa estensione nell’eterna bellezza paesaggistica che il proprietario Klaus Maran, regala a suoi ospiti dai primi anni del 70’. È un luogo speciale dove il cibo assume i ritmi e le nuance del piacere, della convivialità, dell’armonia dei sensi. Partitura da cui parte Maran per suggellare momenti indimenticabili che rilasciano la quiete adagiata sulla superficie dell’acqua e il vivace sciabordio della freschezza estiva.

Una realtà che si muove a vele spiegate, foriera della lunghissima tradizione come ci racconta Maran stesso: “Mia madre ha una lunga tradizione alberghiera alle spalle e sul finire degli anni 40’, ha preso in affitto il Lido di Caldaro costruito dalla Proloco di Bolzano , in seguito decide di comprare questo terreno, dove si trovava già una piccola struttura ricettiva, completamente sostituta da quella attuale. Dal 1972, anno della sua inaugurazione, il Gretl am see è sempre stato il luogo dove poter viaggiare restando tranquillamente sdraiati o seduti in riva al gusto”.

Attraverso le mutevoli espressioni dei tempi, che solcano come vascelli sonori gli anni, oggi il Gretl am see si presenta come un’oasi multi – sfaccettata che abbraccia i vari stilemi culturali. Non un luogo che inspira un lifestyle, ma setting ideale per i diversi lifestyle che ridisegnano l’arcobaleno della vita. L’enogastronomia è il cuore, il senso dell’ospitalità le sue arterie, la natura il palcoscenico, dove far respirare i suoni e le timbriche del gusto, dove creare l’atmosfera perfetta tra massima tensione emotiva e abbandono del piacere nella panacea culinaria.

Un mix di idee dinamiche
Gretl-am-see-notteLontano dall’ovvietà quotidiana l’intuizione di Maran assume una variegata gamma espressiva: l’importanza della stagionalità nel menu, il valore del territorio per la carta vini, l’apertura verso la cucina del mondo, giapponese in particolare. Un mix di idee dinamiche che divengono concreto appeal capace di strizzare l’occhio alle nuove tendenze contribuendo a rilanciare la realtà locale, come per dire, dal calice al piatto l’Alto Adige incontra la cultura del gusto internazionale.

La carta vini, infatti, è un sunto poetico capace di raccontare il fascino dei vini altoatesini, diversi per natura: terroir, microclima, impronta dei produttori, in particolare quelli di Caldaro, come ci conferma Maran: “Si, la zona di Caldaro, è una delle più interessanti e noi facciamo parte dell’iniziativa wein.kaltern, un marchio di qualità fondato da alcuni produttori locali di vino, da strutture ricettive e ristoranti del posto, proprio per contraddistinguere i vini di Caldaro, rendendoli subito identificabili, tramite un punto rosso in menu, posto accanto al nome del vino, marchio che possiamo trovare anche sulle bottiglie”.

Exotic touch e tradition wine
Gretl-am-see-panoramicaCorrispondenza d’intenti che promuove il territorio, garantendo qualità altoatesina al cliente. Sono molti gli elementi che concorrono a creare un’atmosfera straordinaria al Gretl Am See, una sorta di allegrezza vibrante che avvolge l’ospite sospingendolo verso la quint’essenza del piacere, del benessere sensoriale e fisico. È una dimensione altra che può esistere qui e con altrove, perché solo qui, personalità differenti convivono e con-vibrano di empatia armonica la stessa che ritroviamo nel team. Un gruppo di lavoro coeso e compatto, il cui unico obiettivo è far vivere l’anima vitale del Gretl am see. Dalla cucina alla sala, dal giardino al pontile, ogni angolo completa la cangiante luminosità che disegna lo strepitio dell’acqua ed esalta il verde circostante, parte viva della scena.

Qui i desideri si adattano al profilo della natura e Klaus Maran, li esaudisce rivestendoli di luce propria, di sorsi audaci, di sapori che conservano reminiscenze lontane e vicine evocazioni, dicevamo in particolar modo giapponesi: “Si”, continua Maran, “durante il mese di agosto, da 14 anni, ospitiamo per due settimane il Ristorante Giapponese Endo, uno dei primi ad aprire in Italia, ed ogni sera una diversa Cantina del territorio abbina il suo vino. Una proposta alternativa e raffinata molto apprezzata dai nostri clienti”. Exotic touch e tradition wine sulle rive di Caldaro, ma come nasce l’iniziativa?

“Molto tempo fa praticavo windsurf e lo sport mi portò in Giappone, qui grazie ad un amico giapponese ho iniziato a conoscere e ad apprezzare la loro cucina. Rientrato in Italia, continuai a frequentare questi locali, molto pochi a dire il vero, e un giorno trovandomi, insieme al mio Chef, all’estero per lavoro ci avventurammo in una prelibata esperienza orientale. Rimase affascinato al punto di voler a tutti i costi imparare questa straordinaria cultura culinaria, per poi proporla nel nostro ristorante. Attivammo una ricerca che ci portò a Milano dal Ristorante Endo, che concretizzo il nostro obiettivo venendo sul posto. Con il proprietario del locale, Kato Shozo s’instaurò, in seguito, una bella amicizia, oltre al rapporto professionale, tanto da frequentarci tutto l’anno”.

Una tavolozza di sapori
Gretl-Am-See-orienteUna tavolozza di sapori che riassumono il talento naturale del Gretl Am See, di coniugare sotto lo stesso angolo di cielo, le più differenti espressioni culturali, le più dissonanti musicalità sociali, accomunati dalla joie de vivre e dalla passione per la buona cucina. Qualità, a prescindere dalla quantità, sempre. E lo Chef Markus Josef Steger, c’è ne da prova. Abile, creativo, energico, dispensa la sua tecnica in piatti che esaltano i sapori del luogo e la sua esperienza.

La sua formazione internazionale le permette, infatti, di spaziare, di osare, di orchestrare i diversi ingredienti come una partitura sinfonica. “Ho naturalmente frequentato la scuola alberghiera, il MasterChef, ma la mia formazione è stata alimentata dai continui viaggi per il mondo, da Oriente a Occidente e viceversa, un arricchimento continuo che oggi metto al servizio del Gretl am see”. Ed è proprio così, come conferma pienamente la nostra degustazione, dal saluto della casa “Speck stagionato con sottoaceti fatti in casa” al “Salmerino macerato con carciofi e crema di carciofi”, le voci soliste del luogo titillano il palato, tutto è in sintonia, la corposità del salmerino e Gretl-am-see-cucinabilanciata dalla nota amarognola dei carciofi, la crema ne avvolge il morbido contrasto e lo Chardonney della Cantina Terlano, è un delicato interludio.

Tipicità che sposa l’esotico con la “Pasta di riso con gamberi, funghi, e verdurine”. Servita sul tipico tagliere nero, orientale, la pasta, leggerissima, s’intreccia con l’agrodolce dei peperoni, con l’intensità dei funghi, la dolcezza dei gamberi e la nota tipica delle striscioline di frittata. Sponde d’oriente, che guardano al mediterraneo, nell’interpretazione dello Chef Steger. Perfetto l’abbinamento con il vino Reserve della Contessa della Cantina Manincor, Pinot Bianco, Chardonnay , Sauvignon Blanc , per una eleganza dalla lunga persistenza.

I sapori della terra ritornano armoniosamente bilanciati negli “Spaghetti al Kamut, fatti in casa, con funghi e speck croccante”. La cottura della pasta suggella la sua consistenza che le permetta di amalgamarsi ai sapori intensi e forti dei funghi e dello speck, ognuno rilascia il suo profumo, ognuno è un accordo sonoro che libra le sue note all’unisono, per una melodia composita e aromatica. In abbinamento un vino, contrassegnato dl punto rosso, Lago di Caldaro, “Bischofsleiten”, schiava, molto gentile e delicato, servito fresco è una buona variante estiva. Verso l’imbrunire le candele poste su ogni tavolo, come fiammelle erranti, tessono un dialogo silenzioso con i fiori, freschissimi, delle decorazioni, semplicemente atmosfera che ricade perfino sulla “Sella di vitello con crosta di olive, chiodini e flan di patate e finocchio”.

La carne è protagonista, rosa all’interno, croccante all’esterno, grazie anche alla crosta di olive, moderatamente aromatica, una cottura omogenea ne ha esaltato le qualità, d’altronde come ci riferisce lo Chef: “ La carne è la materia prima che amo cucinare. Tengo in grande considerazione l’animale, lo rispetto durante la lavorazione e ne utilizzo ogni parte esaltandone le qualità con il giusto procedimento”, un modo di cucinare che apprezziamo e che riscontriamo nella preparazione di questo delizioso piatto accompagnato dalla cremosità di un flan che oltre a trattenere la freschezza e Gretl-am-see-dolcela vivacità del finocchio, rende molto più leggera la corposità delle patate.

L’eleganza del Pinot Nero Kollerhof Mazzon, ne completa la sonorità avvolgente. Rosso rubino intenso e buona struttura per un vino raffinato, fondale di una conversazione che tesse le sue lodi.

Il “tortino al cioccolato con ciliegie e gelato aromatizzato al Gewurztraminer” è la più dolce e sensuale conclusione. Il gusto deciso del cioccolato e la freschezza, in contrasto, delle ciliegie si abbracciavano, ma la nota sensual chic del gelato ravviva il palato e pulsa di effervescente poesia nell’anima, quasi un richiamo per il Passito Anthos 2010 della Cantina Erste + Neue di Caldaro, nuovamente, è la voce del territorio a declamare versi di passione autentica.

Gretl Am See, il piacere di vivere il gusto della vita sulle rive dei Lago di Caldaro.

 

Gretl Am See
via S. Giuseppe al Lago – 39052 Caldaro (BZ) Italy
Tel. 0471 960273 – Fax. 0471 960140  – http://www.gretlamsee.com

 

di Antonella Iozzo ©Riproduzione riservata
                  (21/06/2014)

 

 

Bluarte è su https://www.facebook.com/bluarte.rivista e su Twitter: @Bluarte1