Nel racconto di Alessandro Mori le emozioni e le sensazioni rilasciate dalle vite si confondono con quelle della sua stessa vita. Il Brunello è proprio così, un vino che ti parla, che ti racconta, che ti seduce.
di Antonella Iozzo
Montalcino (SI) – A Montalcino le linee della storia e i toni scuri del Brunello disegnano l’Azienda “Il Marroneto” di Alessandro Mori, una dimora antica che decanta il sapore e il valore dell’autenticità.
Un insieme di dolci colline costituiscono il territorio del Comune di Montalcino, borgo senese che fin dal Medioevo svolse un ruolo di primo piano nelle vicende politiche della Toscana. Dal Duecento al Cinquecento, infatti, Montalcino è stato l’epicentro delle bellicose dispute territoriali fra Siena e Firenze.
Cultura che scivola nella vocazione enologica e tesse la trama dell’Azienda “Il Marroneto”. Uno scrigno incastonato nella disarmante bellezza del paesaggio circostante i cui colori filtrati dalla luce, esaltano la passione assoluta del proprietario, Alessandro Mori cuore e anima dell’Azienda. Visitarla è un’insolita esperienza sensoriale perché è come se l’essenza dei vigneti lentamente, amorevolmente, naturalmente si trasformasse in poesia, in profumi, in nettare di vino.
Curve e declivi, si aprono alla nostra vista e l’antichità, la natura, la storia depositata dai nostri avi etruschi, tratteggia i contorni de “Il Marroneto”, solo così l’Arte del vino entra nel nostro contemporaneo rilasciando le forme della tradizione. La stessa che nei primi dell’Ottocento usa il termine “Brunello” per indicare un’uva rossa, “Sangiovese Grosso”, diffusa sul colle di Montalcino.
Il tempo ispira la mano e la mente dell’uomo, nascono, così le prime sperimentazioni per produrre vino da uve di un solo tipo, il “Sangiovese” e nella seconda metà dell’Ottocento la svolta enologica ad opera di Clemente Santi ed, in seguito, del nipote Ferruccio Biondi, ne scaturisce un vino corposo, caldo, vellutato, nettamente superiore alla media. Sono pagine di storia che ci vengono incontro raccontando il cammino verso l’evoluzione, è il passato che continua a rinascere sempre diverso e sempre fedele a se stesso, è la vite in un gesto che regala la vita. È come aprire un archivio di memorie future orchestrato in un’armonica partitura di sapori e saperi da Alessandro Mori, essenzialità e passionalità che puntano dritto al cuore.
La sua completa dedizione al vino, come espressione del territorio, si evolve, si raffina e si rinnova in un sinergico continuum culturale, fedele alle origini ma proiettato verso il futuro, un continuum in cui le linee contemporanee e i ritmi della natura s’incontrano nel segno dell’emozione. Intreccio di tradizione e qualità in grado di aprirsi tra i flutti di un vino unico, avvolgente e fortemente identitario come il suo produttore.
Le vivide fragranze del Brunello di Montalcino Il Marroneto, nascono dai vigneti che circondano l’Azienda, vigneti baciati dal sole, uno spettacolo il cui protagonista è il Sangiovese Grosso, vitigno unico che trattiene tutte le caratteristiche del terreno, la sua mineralità e la sua consistenza, e ne trasuda la poesia in acini ricchi, maturi e turgidi capaci di esprimere la parabola del tempo. La costante e amorevole cura dei vitigni, coltivati con metodi tradizionali ed escludenti qualsiasi pratica di forzatura, è la chiave di volta di una filosofia atta al rispetto dei vigneti, nonché ad uno stile di vita in perfetta sintonia con l’ambiente circostante e con l’infinto custodito nel nostro intimo, una dimensione che scopre noi stessi e rivela la verità del vino. Le lavorazioni in vigna sono infatti, limitate e senza uso di fitofarmaci sistemici, senza dimenticare inoltre che le barbe cercano l’humus nei primi 60 cm di terra, smuovendola togliamo alla pianta quello che cerca. Esperienze che si tramandano mantenendo vivo il sapere dei nostri nonni nella gestione di Alessandro Mori più che semplice produttore, anima del suo Sangiovese.
Un’elegante, nitida dimensione ci viene incontro visitando l’Azienda, i cui muri sono intrisi di storia, soprattutto nelle sue strutture centrali risalenti al 1247. Il suo primo nome era Marronato, poi per un errore di trascrizione nel ‘700 è diventato Marroneto ricordando la precedente destinazione: luogo di essiccazione dei marroni, prodotto fondamentale della cucina contadina. Una realtà storica che diviene sede pulsante dell’Azienda nel 1974, quando il padre di Alessandro, Giuseppe rimase ammaliato dal luogo. Dal 1975, quando furono piantati i primi 3.000 mt di vigna ad oggi, un continuo crescendo si eleva da terreni, per lo più a sabbia di mare, come trame musicali che rilasciano il loro composto di umore e luce.
Affacciati da una terrazza che guarda sui vigneti e sulla vallata circostante, ascoltiamo Alessandro che racconta la sua dedizione e le sue attenzioni verso un unico vitigno: il Sangiovese Grosso. Nel suo racconto le emozioni e le sensazioni rilasciate dalle vite si confondono con quelle della sua stessa vita. È un percorso parallelo, o meglio una partitura che segue le dinamiche del sentimento, dell’istinto e dei preziosi insegnamenti di Giulio Gambelli e Mario Cortedesio che Alessandro continua a portare dentro di sé.
Da 40 anni il cammino professionale, esistenziale e affettivo di Alessandro viaggiano all’unisono in un ‘infinito calice di Brunello Il Marroneto che pulsa, che respira che trasmette il valore dell’origine, del territorio, dell’unicità. È una realtà straordinaria siglata dall’esperienza e dall’amore profondo che lo lega a questa inimitabile, essenziale combinazione di terra, sole, vento e pura energia nel cuore della provincia senese.
Quasi un’ispirazione che diviene Brunello di Montalcino selezione “Madonna delle Grazie”. Una particolare selezione, appunto, di uve raccolte nella vigna storica del Marroneto e che essendo situata nelle vicinanze della chiesetta della Madonna delle Grazie, risalente al 1200, ne prende il nome. In ogni fase della sua lavorazione si riversa tutta il sapere e la passione di Alessandro, dalla vendemmia, circa a metà ottobre, alla vinificazione in tini di rovere di allier, dove rimane completamente fermo per i primi due giorni, per poi far salire lentamente la temperatura ai 30 gradi dopo circa 5 giorni, dalla fermentazione che dura circa 20/22 giorni, alla stagionature nelle botti di rovere, è qui che si cerca di conservare il più possibile i suoi profumi naturali proteggendolo dall’aggressione del legno. Il risultato è un vino intenso, fruttato capace di descrivere in un sorso un intero paesaggio e di raccontare con il suo profumo la sua magica evoluzione, il suo viaggio dalle vigne al bicchiere tra sgomento e gioia, tra incanto ed emozione.
Brunello di Montalcino “Il Marroneto”, ogni annata una emozione, ogni emozione un flutto di vino che ne riversa gli umori. Questo Brunello è proprio così, è un vino che ti parla, che ti racconta, che ti seduce. La sua è una fascinazione delicata e leggera, quanto intensa e profonda, capace di risvegliare la bellezza sopita in una danza che eleva pensieri ed anima.
Brunello di Montalcino “Il Marroneto DOCG”, un classico senza tempo, un intreccio di memoria ed evocazione. Sangiovese 100% dal segno denso ma mai invasivo che si rivela appieno in ogni calice grazie ad una vinificazione capace di fissare i suoi profumi e quindi anche la tipicità della posizione.
Cinque anni d’invecchiamento, cinque anni di silente musicalità affinché il vino divenga la migliore espressione di Arte e Natura, di passione e dedizione, di sincerità e memoria, un sorso di luce e cultura che conquista il mondo.
L’entusiasmo travolgente di Alessandro Mori si distende come una tavolozza cromatica calda e vibrante che si accende di sentimento al tramonto e rinasce intraprendente dinamismo professionale all’alba, punti focali di una personalità capace d’interpretare questo straordinario vitigno nella sua declinazione più nobile.
“Il Marroneto” non solo un’Azienda ma il sunto di una vita, una biografia scritta tra i filari e comunicata tramite i loro frutti in un cantico di espressioni che ne stillano la preziosità e l’umanità.
Az. Agr. il Marroneto di Mori Alessandro
Località Madonna delle grazie 307
53024 Montalcino (SI) – Italia
Telefono +39 0577 849382 Fax +39 0577 846075
Cellulare +39 393 9621739
Sito http://www.ilmarroneto.it
di Antonella Iozzo ©Riproduzione riservata
(04/09/2013)
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