ISWA ed è interazione di idee e di valori come coesione, condivisione, comunicazione ed ospitalità. Allegrini, Arnaldo Caprai, Feudi di San Gregorio, Fontanafredda, Frescobaldi, Planeta, Villa Sandi essenza concreta ed economica del valore Italia.
di Antonella Iozzo
Serralunga d’Alba (CN) – ISWA, Italian Signature Wines Academy, sette Cantine d’Eccellenza per essere oggi artefici del futuro che cambia, Allegrini, Arnaldo Caprai, Feudi di San Gregorio, Fontanafredda, Frescobaldi, Planeta, Villa Sandi. Sette espressioni del territorio Italia in una partitura armonica di gesti e di stili individuali cadenzata in innovazione, ricerca, comunicazione, dinamismo economico, alta qualità. Asset di una progettualità mirata alla crescita, alla coesione, alla formazione e che rende ISWA piattaforma produttiva per il business internazionale ed un hub notevole per gli scambi tra le singole entità, le singole Aziende che formano il gruppo.
Ma ad un occhio esterno la formazione di una nuova associazione può sembrare l’ennesima ripetizione, cosa ne pensa Roberto Bruno, Fontanafredda? “I presupposti sono totalmente diversi e anche la tipologia dei protagonisti, sia come numero che come caratteristiche. Noi siamo partiti con l’obiettivo di costruire dei progetti che andassero oltre la componente promozionale ed istituzionale. La nostra impronta è molto più commerciale, solo da qui poteva scaturire quella linfa che ci avrebbe proiettato su altri orizzonti, del resto mai esclusi, non è un caso, infatti, se abbiamo deciso di chiamarci Academy. Formazione, comunicazione, mercato, cultura come punti cardini di sette grandi aziende molto affini fra loro, che si scambiano idee e dati. Semplicemente sinergica intesa per sviluppare la nuova dimensione della condivisione”.
Sinergia d’intenti e di talenti, quindi, che in questo primo anno di attività possiamo dire che ha esercitato un ruolo di leva per lo sviluppo e l’innovazione di settore. Giovedì scorso presso le Cantine di Fontanafredda, focus ISWA ed è interazione di idee e di valori come coesione, condivisione, comunicazione ed ospitalità. Strategie concrete e coese verso l’habitat naturale del marketing internazionale. Investire nella formazione è come dare alla tradizione il plus dell’innovazione e creare le prospettive di una nuova era che parte dalla territorialità, dalla qualità, dall’identità e dal Valore Italia, voce dalle mille, le stesse esaltate, interpretate, elaborate con estremo rispetto e nobiltà d’animo da ogni produttore.
Il vino è cultura, civiltà, entità. Confluenze di verità in una performance di pensieri che attraverso la sua evoluzione e grazie alle diverse competenze che caratterizzano ciascuna Azienda divengono patrimonio della nostra esistenza, trait d’union fra la storia e il nostro presente, fra l’arte, l’architettura, il design e l’Arte del vino, fra le dinamiche tecnico-scientifico e quelle imprenditoriali. È una realtà complessa e affasciante, un percorso dentro le fibre della realtà d’impresa proiettata verso un’economia dinamica, aperta all’innovazione e in misura crescente ai mercati esteri. Imprenditori che con competenza e passione forgiano gli elementi naturali trasformandoli in prodotti di qualità distintiva che conquista l’estero. Un anno ISWA che ha aperto nuove prospettive nel segno dell’armonia, grande soddisfazione coniugata al fermento che anima il gruppo come confermato dalla Presidente del Gruppo, Marilisa Allegrini (Allegrini): “Sì, è stato un anno di grande stimolo e di grande spessore, innanzitutto ci siamo conosciuti meglio, abbiamo capito di avere molte cose e che la nostra evoluzione non può che essere positiva, anzi la nostra associazione può essere anche un esempio proprio per quel concetto di fare sistema di cui tanto si parla e di cui tanto l’Italia ha bisogno”.
Sette aziende per 2.620 ettari vitati, quasi 51 milioni di bottiglie, un fatturato di 256,5 milioni di euro relativo al 2014 ed una spiccata destinazione internazionale. Un annata eccezionale il 2015 con una grandissima vendemmia che in termini di numeri significa una crescita media del 10% delle cantine ISWA. Estero in progress e un occhio attento alla Cina il cui mercato va studiato e affrontato sicuramente in maniera diversa.
Per essere protagonisti del domani che cambia, bisogna vivere la contemporaneità con gli strumenti giusti, quali formazione e comunicazione, intersezione sequenziale che ISWA affronta con determinazione e concretezza attraverso l’area Academy e la collaborazione con l’Università IULM di Milano. Il Prof. Vincenzo Russo, direttore del Master Food & Wine Communication dell’Università, pone l’accento sull’importanza della comunicazione, sulle diverse modalità, ovvero interagire, conoscere, amplificare, entrare in sintonia con un determinato sistema e sfruttare al meglio le sue potenzialità, concetti che ci conducono direttamene verso la zona Neuromarketing sui lavori di ricerca scientifica pubblicati in partnership con Marco Polo Experience, che porta la sua esperienza a ISWA con un credo produttivo sottolineato da Patrizia Marin: “Un bilancio straordinario ha contraddistinto questo primo anno. E’ una grandissima soddisfazione per me e per Marco Polo Experience condividere questo entusiasmante percorso con tanti obiettivi concreti”.
Gli studenti presenti all’incontro, sono entusiasti di questo nuovo orizzonte che si apre al loro sguardo proiettato verso la nuova era. Ed è molto interessante notare lo spettro percettivo – razionale ed emozionale che si delinea dalle loro domande.
Academy, quindi, ricerca, formazione, comunicazione, cultura, ma anche solidarietà. ISWA è infatti accanto a Oxfam, una delle più importanti confederazioni internazionali specializzata in aiuto umanitario e progetti di sviluppo come Orti Sostenibili in Sud Africa. La sensibilità di ISWA assume le forme concrete della solidarietà e Maurizia Iachino, Presidente di Oxfam Italia, visibilmente soddisfatta, ringrazia ed evidenzia il feeling che lega questo due splendide realtà.
Confluenze di idee che s’integrano e si sviluppano divenendo solide basi per un futuro in rete con il mondo. In questa prospettiva s’inseriscono Forum come il Commerciali Estero e il Forum Commerciali Italia, punti di partenza come nuovi player per una solida e concreta coesione e condivisione che ha visto ISWA protagonista alle Fiere internazionali 2015 ProWein Düsseldorf, VinExpo Bordeaux e ProWein Shanghai e lo sarà anche nel 2016con Düsseldorf ed Hong Kong.
E’ il futuro del Gruppo secondo Francesca Planeta:” Attraverso questi forum che abbracciano più settori, commerciale, marketing, comunicazione ecc. riusciamo non solo a creare vera sinergia, ma ad essere più forti sui mercati internazionali. È il futuro della qualità Italia”.
Su questo sembrano essere proprio tutti d’accordo, sarà il punto forza di ISWA? Lo chiediamo a Giovanni Geddes, Frescobaldi: “Naturalmente, il nostro punto forza è la condivisione delle idee, portare avanti un’immagine dell’Italia che copre le principali regioni con delle aziende di altissimo livello.” Prosegue Giancarlo Moretti Polegato, Villa Sandi: ”Rappresentiamo territori diversi e allo stesso tempo le zone più vocate, valorizzare le nostre produzioni, quindi, non può che essere una mission ma con un valore aggiunto la formazione per i tanti giovani che si affacciano al nostro mondo fra cui tante donne.”
Quando la passione è l’essenza dell’Alta qualità, il culto della tradizione, il rispetto per la natura, l’amore e la sensibilità per l’arte divengono gli stilemi di un sistema produttivo. Lo stesso che anima queste sette realtà, sette grandi produttori diversi per natura simili per: “Valori, passione, energia e voglia d’imparare gli uni dagli altri e poi, anche, posizionamento di mercato”. La risposta di Antonio Capaldo, Feudi di San Gregorio, riassume in toto la storia futuribile di una filosofia nata per unire e condividere.
Essere fra i sette grandi del vino italiano è un onore e anche un dovere secondo Marco Caprai per Arnaldo Caprai, raggiunto telefonicamente:” Far parte di una associazione come ISWA è sicuramente un grande onore e un grande riconoscimento. Significa rappresentare appieno i valori del Made in Italy e condividere percorsi e strategie insieme ad altri grandi simboli italiani”.
L’eleganza informale del Wine Shop Fontanafredda è stato il palcoscenico ideale per festeggiare questo primo anno di attività per ISWA. Tra etichette che rivelano il segno della qualità, un piccolo anfiteatro per una sinfonia danzante gli equilibri e le parabole ascensionali di una solida realtà che si fa in sette in termini di concretezza, fattività e solidità economica, mirati alla crescita di un’Italia che va incontro al futuro.
ISWA festeggia insieme agli esperti di settori, ai giornalisti, agli studenti, con i piatti tipici delle Langhe i vini del cuore di ogni Azienda: raffinata eleganza Allegrini, La Poja Veronese 2001, solo morbida seduzione Arnaldo Caprai, 25 anni Montefalco Sagrantino 2011, solo espressività Feudi di San Gregorio, Piano di Montevergine Taurasi Riserva 2009, armonica evoluzione Fontanafredda, Vigna La Rosa Barolo 2011, morbida persistenza Frescobaldi, Castelgiocando di Brunello di Montalcino 2010, raffinata poesia Planeta, Chardonnay 2013, sapida verve Villa Sandi, Vigna La Rivetta Cartizze.
di Antonella Iozzo ©Riproduzione riservata
(23/11/2015)
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