La Brace by Flavio e Alfio Biondo.Viaggio lungo le rotte del sapore

La Brace, Ristorante Pizzeria di Rovereto by Flavio e Alfio Biondo, tradizione e innovazione in una suite enogastronomica che sublima i sapori. Dove osa l’alta qualità della materia prima risiede la consapevolezza etica di essere differente per fare la differenza.

di Antonella Iozzo

Rovereto (TN) – Il sapore quello vero, autentico, quello che rimanda al ricordo di un momento speciale, di un gesto, di un sorriso tra i fornelli di casa, è un’emozione che inizia quando il primo boccone incontra il palato, sfiora le papille gustative e s’attivano le sinapsi. Inizia un viaggio lungo le rotte del gusto, dei profumi e delle fragranze, si scoprono territori noti e paesaggi sconosciuti che diventano subito parte integrante della nostra cultura.

Un qualcosa di straordinario semplicemente andando a cena nel posto giusto come il Ristorante Pizzeria La Brace di Rovereto. Un nome, un luogo, una storia dove identità, origine, territorialità, stagionalità e rispetto della materia prima sono la triade che ormai da decenni caratterizza La Brace.
Una storia di famiglia che inizia con Alfio Biondo, una passione che trasmette al figlio Flavio che fin da piccolo si nutre di quel sentimet che pulsa in ogni angolo del Ristorante di Dro, e nella seconda location di Rovereto. Flavio ne assorbe la linfa che permea il carattere del ristorante e ne diventa l’anima. Fa suo il concept di offrire ai suoi ospiti un’esperienza culinaria di qualità che gratifichi il piacere di stare insieme, di condividere gustando piatti capci di esprimere al meglio le infinite sfumature di ogni singolo ingrediente.

Esperienza, competenza ed infinita passione, ecco come Flavio gestisce La Brace di Rovereto, insieme al figlio Alfio al quale ha trasmesso la stessa passione e gli stessi valori, ecco cosa trasmette al suo staff, ecco cosa percepisce l’ospite appena varcata la soglia. È una accoglienza calorosa e sincera che svetta nell’aria delle diverse sale che compongono La Brace. Spazialità ben sequenziata da un layout di ampio respiro con un punto di convergenza la reception da qui si diramano le tre diverse sale e la Cantina con un’ampia selezione di vini trentini e italiani più un piccolo focus su quelli francesi.

Ristorante Pizzeria La Brace di Rovereto, l’origine segna il presente, la storia il suo futuro che porta in sé l’identità di famiglia. Non è un caso se sulla divisa di ogni componente dello staff, campeggia la scritta “Alfio”, identità, memoria, radici. Si parte da qui, si guardano nuovi orizzonti gustativa nella cittadina di Rovereto.

Ristorante Pizzeria La Brace. Tre sale, uno stile
Tre sale, uno stile. Modern essence con forme geometriche nette ma fluide, luminosità imperante in perfetto accordo con la luce naturale data dalle ampie finestre, arredi in legno che diventano separé dall’armonia sagomata, sequenza armonica per pregiate bottiglie di vini e fondale per iconici dipinti dedicati al jazz, altra passione di Flavio. Vivaci tocchi di verde date dalle comode sedute, come improvvisazioni jazzistiche ravvivano l’ambiente dalla perfetta pulizia formale. Atmosfera più soft e intima nella sala dedicata al jazz. Sì, perché ogni giovedì sera è qui, che il ritmo del jazz prende vita rendendo l’esperienza gustativa esperienza multisensoriale. Food passion, soul jazz con un ricco calendario dove noti interpreti danno vita a momenti musicali capaci di srotolare il lato più espressivo della musica.

La Brace, dove la musicalità del cibo si sente da ogni singola fibra dell’ingrediente reso sempre protagonista nei piatti che compongono un menu dedicato non solo al territorio ma alla migliore espressione culinaria senza confine che possa soddisfare i palati più esigenti, e se parliamo di carne La Brace risponde con i tagli internazionali più pregiati come il Wagyu Giapponese, Rubia Gallega, Black Angus, Kobe, ognuna trattata ed esaltata rispettando le proprie caratteristiche.

Bollicine Altemasi Trentodoc per iniziare, e il sorriso caldo e ospitale di Flavio che invita alla convivialità. E se il servizio scorre tranquillo e allo stesso tempo dinamico conscio del proprio lavoro e sempre attento ad ogni richiesta dell’ospite, l’atmosfera si tinge di gusto con l’Antipasto di Lago Trentino. Una sinfonia di profumi che rimandano alla delicata consistenza del pesce di lago dal Salmerino affumicato alla Trota affumicata, dal mordente sapido del caviale e bottarga di trota e salmerino alla delicata texture della Trota salmonata in carpione e Sarda di lago “en saor”, su polenta di Storo per un assaggio di territorio che esplode in bocca. Nel calice il Gewurztraminer della Cantina Valle Isarco, fresco e aromatico. 

Sapori decisamente più intensi ed eclettici con il Tagliere di salumi dal mood spagnolo, ad iniziare dal Chorizo, la salsiccia di maiale speziata tipica della cucina spagnola prodotta nella comunità di La Riojache, rende l’assaggio accattivante come anche il Salchichon Iberico. Ma sono gli scatti di manzo, ovvero il ‘prosciutto’ di origine bovino tipico della Spagna ha trasportarci in quella profondità che raggiunge un giusto grado di affumicato, quanto basta a conquistare ogni senso.
Poi, entra in scena il Carpaccio di Picanha, un’eccellente delizia culinaria soprattutto per chi ama la carne cruda. Assaggiato in purezza è un’elegia vaporosa che si scioglie in bocca ed eleva ogni sensazione in nuance di leggerezza vaporosa, di avvolgenza delicata che invita a nuovi assaggi. In una parola poesia. Un tagliere diverso che ci invita a scoprire le diverse potenzialità della carne quando trattata con professionalità e rispetto. Un’insalata di cavolo viola della Val di Gresta dona la giusta verve al piatto, così come la vinegrette al mandarino. In abbinamento il Lagrein DOC di Armando Simoncelli, molto piacevole ed equilibrato.

Che il protagonista sia il pesce o la carne a La Brace ogni piatto è una danza di sapori che inarcano le loro sfumature rilasciando l’essenza di ogni ingrediente. Ed ecco che le Linguine di farro Felicetti, con solo farine trentine, e sarde di lago affumicate divengono esplosione di profumi e fragranze perfettamente bilanciate. Ottima cottura, ottima mantecatura con i pomodorini e il pane raffermo. Il carattere deciso delle sarde è delicatamente esaltato, il risultato è un piatto dove ogni elemento concorre alla profondità del piatto. Il Pinot Noir Trentino Pendici del Baldo Cantina Mori Colli Zugna, si rivela molto morbido e armonico, ideale per accompagnare questa portata.

E se il desiderio della pasta all’uovo fosse d’incontrare il pathos della natura? Allora si tratta delle Tagliatelle fatte in casa con ragù, rigorosamente in bianco, di capriolo e cervo. È l’apoteosi della bontà, un gusto pieno, corposo che viaggia lungo l’asse dell’eleganza classica, senza compressi. La rugosità della pasta abbraccia il ragù che a sua volta rilascia una raffinata complessità in armonica corrispondenza con il Merlot Grigoletti, un rosso trentino dal gusto pieno, morbido e rotondo.

Le fibre di ciascun ingrediente diventano le note preziose di un pentagramma scritto con le potenzialità della materia prima e la passione veemente di Flavio che coinvolge ogni membro della brigata e dello staff di sala in un sinergico impegno vocato all’ospitalità a 360°.

Salmerino alla griglia, parla la freschezza, la semplicità, tutto il resto è espressività del salmerino che fa esultare al palato, insieme al Bourgogne Pinot Noir Louis Latour, fresco ed elegante, elegante e speziato.

Vision steakhouse identità La Brace con tagli che deliziano i sensi e sublimano la vocazione per la carne. Tra le diverse tipologia assaggiamo la Rubia Gallega, una delle più pregiate, perché i bovini allevati allo stato brado in Galiza, hanno un ‘età dai 5 ai 10 anni. Le sue prelibate qualità organolettiche e nutrizionale sono tra le più apprezzate. Un sapore ricco che ammalia i sensi. Tenerissima, succosa e gustosa ha un sapore inimitabile dato anche da una frollatura Dry Age. Ad ogni assaggio si è completamente rapiti dalla sua consistenza che scivola in seduzione, quasi un attimo eterno di massimo piacere culinario. Allure che riscrive il desiderio di scoprire nuove prospettive. È una nuova pagina che rivela l’abbinamento con il Bordeaux Supérieur La Réserve 2019, Château Picon rosso scuro, con riflessi carminio per un’eleganza opulenta che si articola come una combinazione di fragranze nella rotondità dei tannini fino a sfiorare vibrazione di luminoso splendore in rosso tanto espressivo quanto intenso.

Fascinazione gustativa che continua con i dessert, un goloso Strudel di castagne del territorio capace di unire la tradizione dello Strudel e la corposità stagionale e alternativa delle castagne e la Tartelletta di susine di Dro. Un’eccellenza di zona che rinasce come un inno alla natura, alla sua gioiosa vitale energia creativa, un dessert servito caldo quanto basta per far esaltare tutte le note organolettiche delle susine che rivelano dolcezza vellutata ma mai stucchevole, esaltata dalla nota minerale del Rena, Trentino Superiore DOC, vendemmia tardiva.

La Brace, Ristorante Pizzeria di Rovereto by Flavio e Alfio Biondo, tradizione e innovazione in una suite enogastronomica che sublima i sapori. Dove osa l’alta qualità della materia prima risiede la consapevolezza etica di essere differente per fare la differenza.

La Brace, Ristorante Pizzeria
Viale del Lavoro, 18
38068 Rovereto (TN)
https://www.labrace.net/

 

di Antonella Iozzo ©Riproduzione riservata
                  (03/11/2024)

 

PHOTO :  Sala, Courtesy by La Brace  – Piatti, Credit Michele Luongo

 

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